Re: [Hackmeeting] due parole al volo

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Author: carl0s[at]anche.no
Date:  
To: hackmeeting
Subject: Re: [Hackmeeting] due parole al volo
Il giorno 04/set/06, alle ore 00:32, Elettrico ha scritto:



> per me è stata una sorpresa, visto che non ci avevo scommesso due
> lire,
> un hackmeeting di "risalita" dopo gli ultimi.
>
>


a me pare una considerazione non di poco conto.
Nella mia misera esperienza di hackmeeting (sono al secondo hackit) e
nella mia appena meno misera esperienza di movimento (4 anni alla
fine) noto la rottura di un circolo vizioso.
E anzi l'apertura di un circolo virtuoso.

Lo dico perché mi sono seguito quasi tutta la preparazione
dell'evento, in lista - tra melinda meeting, no droga no hackit ecc.
- -, in particolare dalla proposta dei parmigiani.
A quel punto c'è stato un gruppo ristretto di persone che ha
fermamente creduto, e pre-visto, in questo hackit una possibilità
abbastanza ampia.
Nel contempo, c'è stato il solito stressante emergere di thread
piuttosto inutili, non in sé, ma nel contesto. Cioè è cresciuto +kaos
ma non in ogni thread e in ogni argomento, ma solo in quelli
significativamente minori.
Sono proliferati i thread su logo, contrologo e controcontrologo. Sui
meganoidi io stenderei una termocoperta pietosa.
Ma hanno latitato interventi che potessero arricchire il panorama
dell'evento che per volontà ultraferma di un gruppo si stava definendo.
Non sono mancati invece i divertentissimi thread di cui vediamo
ancora propaggini in questi giorni.
Su questo mi concedo un "la madre dei cretini è sempre incinta".
(don't feed the troll può essere il proponimento di questi giorni cmq.)

Fatto questo ex-cursus del contesto su cui si definito questo hackit,
spenderei due parole su questa faccenda del gruppo ristretto.
Riprendendo le osservazioni fatte sia da kaos.mkr che da lesion, il
piccolo (neanche tanto piccolo se vogliamo eh) rammarico è che a
questo percorso ci si sia arrivati con una decisione meno collettiva
di quelle precedenti, credo.
In fondo sono state fatte scelte, poche sostanziali altre meno, che
la lista ha in qualche modo subito. Ma questo è avvenuto per
negligenza imho della lista e della qualità del dibattito stessi.

Si è aperto un circolo virtuoso perché, al di là dei pippozzi sulla
fase di riflusso e sullo stato del movimento - di cui hackmeeting
volendo o no è stato ed è un pezzo propositivo per lo meno per un bel
po' di persone che lo animano -, c'è stato netto uno scarto.
Mentre si parlava dell'opportunità non già di farlo in un posto
occupato, ma dei rischi che comportava popolare per 3 gg un posto
occupato (lo so amo gli incisi ma aggiungo che in due occasioni
_FORSE_ hackit era in un posto non occupato e quindi chi aveva paura
ed è venuto e oggi rompeva il cazzo temo che sucherà), questo hackit
stava determinandosi occupando temporaneamente un posto in una città
in cui i posti occupati se la vivono malissimo (uno dei due rimasti
se non erro non ha acqua da 2 anni) ribadendo fortemente la
radicalità di pratiche e contenuti portati avanti.
Collaborando strettamente coi parmigiani, che sono stati esemplari, e
creando uno spazio dove uno spazio non c'era, dando risalto alle loro
e alle nostre e quindi alle Nostre (di tutti e due i gruppi, per
valore r/aggiunto reciproco).
Evito l'elenco delle cose troppo radicali e troppo ok che sono state
fatte, ma penso che chi ha partecipato alla settimana preparatoria e
chi ha partecipato ad hackit possa convenirne.
E' stato un ottimo hackit per atmosfera, contenuti, partecipazione,
riscontri, facce nuove, mescolanze varie.
C'erano persino delle donne, anche se a jigen imbarazzano un po' (:**).

Chiaramente, ci sono state cose che non sono andate troppo lisce. Le
considerazioni fatte in plenaria finale circa la logistica delle
serate e l'attinenza con l'hackit stesso della serata di sabato erano
in qualche modo fondate.

A proposito dei seminari mi viene da dire una roba, concordando con
quello che ha detto Elettrico in assemblea: mancavano dei seminari
base. Anzi preciso, mancava un percorso per seguire coerentemente dei
seminari. Se nel 2002 mi pare fu fatto, sarebbe una ficata
riprenderlo. Cosicché chi vuole e può seguirsi più seminari durante i
due giorni, possa farlo. Ammesso che chi vuole e soprattutto può
tenere seminari ci sia.

Questo non come modo unico di vivere l'hackit ma magari come
possibilità aggiuntiva per chi vede in hackit un'occasione anche
didattica.

Evidentemente non sto parlando di una struttura didattica nel senso
classico (gentiliano per dirla complessa). Ma parlo anche di una
ambito di costruzione collettiva dello stesso seminario. Oddio l'ho
detto. Ora mi casca il pisello.

E' chiaro che non è il solo modo di viversi hackit quello di seguire
tutti i seminari. Ci sia anche il solo scambio di un'idea, la
condivisione di un'esperienza, è già ok.





> detto questo, durante il viaggio di ritorno ho avuto modo di
> scambiare 4
> parole e di riflettere un pochino sull'assemblea finale: una delusione
> devo dire.
>
>


mea culpa anche. Nel senso che personalmente stavo cercando di
ordinare le idee che in parte stanno prendendo forma in questa mail,
e che non mi sono sentito di esplicitare ieri in assemblea. Troppo
poco sonno e troppo tutto il resto.

- --8<----


> potevamo certo sfruttare la "buena onda" generata dall'ottima riuscita
> del tutto per parlare di questo, ma si è in qualche modo scelto di non
> farlo, forse perchè la un po' delirante assemblea di napoli ci aveva
> lasciato una certa paura.
>
>


qui secondo me cogli un po' il punto. Napoli lascia sempre un segno.
Dopotutto "vedi napoli e poi muori" non è mica così campato in aria ;)



> credo che questo sia un punto su cui impegnare la lista nei prossimi
> mesi, invece di perdere tempo coi troll che si scrivono per dire
> "l'hackmeeting fa cagare".
>
>


madonna porcoddio quanto sono d'accordo. +++lobbying. :)

- --8<---


> non l'ho fatto perchè in assemblea un tot di noi si sono perfettamente
> ri-calati nel loro ruolo storico, mentre altri hanno rifiutato di
> interpretare fino alla fine il ruolo di cui si erano appropriati
> (finalmente, aggiungo io, un po' di movimento :P). entrambe le cose
> secondo me non hanno giovato.
>
>


certamente vero. ma lascia aperta una certa agibilità questo hackit.
Abbastanza da poter avere spazio per rifare di questa lista uno snodo
centrale di condivisione di idee progetti e status quo varii sui temi
che questa lista ha sempre trattato più o meno.
Un patrimonio che penso sia il caso di investire nel modo più
intelligente possibile. Cioè investendo su quel che è stato lasciato
un po' a se stesso in questi mesi di mia partecipazione a questa
lista e comunità.
Cioè appunto la lista e riporto la proposta di ieri in plenaria di
puntare di più sul sito hackmeeting.org per farne anche lui un nodo
di consultazione importante. Magari portando lo status dei progetti
che sono nati attorno a questa comunità (in un delirio di onnipotenza
ho individuato come modello la parte di sourceforge in cui si denota
anche il coefficiente di attività :P)



> detto questo la morte mi induce ad andare a dormire, facendo un
> paio di
> pompini finali, che siano gli ultimi spero: bella lì, è stato fiko.
>
>


porcoddio si.
fico fico assai.

brav* tutt*, bava a tutt*.

--
there are very few personal problems that cannot be solved through a
suitable application of high explosive.

cia'
carl0s

GPG public key ::: www.nois3lab.it/gpg/carl0s/inventati.asc