scusate io non so che dire, perchè a criticare sono capaci tutti. A
giudicare sono capaci tutti. A sprecare parole anche.
Quell'essere spregevole è il sindaco di Roma Capitale, capitale di merda.
Al posto suo ci poteva essere qualsiasi altra testa di cazzo. Pensa che io
non sono andata nemmeno a votare, me l'hanno imposto coloro che invece ci
sono andati...e hanno scelto anche per me pensa un po te.
Necessario, non necessario, giusto, sbagliato, brindisi, non brindisi. Il
punto non è questo. Il punto non è questo.
Meglio niente allora? Che facciamo aspettiamo l'amministrazione di sinistra
per chiedere cambiamenti? Facciamo la rivoluzione nel frattempo? Dai, domani
scendiamo tutti in piazza, chiamiamo i nostri vicini, dai regà, facciamo la
rivoluzione no??? Cosa stiamo aspettando! Io non capisco. Prendiamo l'onda
del medio oriente no? Dai!
Per non piangere faccio ironia.
Perchè con l'amministrazione non ci parliamo proprio...apettiamo che santa
graziella ci mandi dei rinforzi per la rivoluzione. Giusto? Mentre
aspettiamo che santa graziella ci mandi i rinforzi, facciamo qualche asta di
bici, ci insultiamo, facciamo qualche iniziativa in maschera, è carnevale. E
siamo contenti pure noi.
Ma de che state a parlà???? Scendete dalle nuvole. Siamo in una società in
cui c'è uno STATO, uno stato che COMANDA, che DECIDE, che AGISCE, che HA
L'ULTIMA PAROLA, che è ORGANIZZATO. Noi possiamo fare la critical mass,
cercare di fare delle piccole cose per mettere il seme critico in qualche
persona, rispetto allle milioni che esistono, pensano, scelgono, che si
trovano sulla nostra strada. Ribellarci nel nostro piccolo. Ma alla fine:
CI sono tre possibilità, che la mia mediocrità mi fa vedere:
1) COLPO DI STATO. RIVOLUZIONE. AUTORGANIZZAZIONE.
2) PARLARE CON LO STATO, ROMPERGLI I COGLIONI, CAGARE IL CAZZO.
3) MOVIMENTI DAL BASSO.
una volta lo stato è fascista, uno volta è comunista, una volta è liberista,
una volta un misto...eccetera. Comanda lo stesso. Fa schifo lo stesso. Chi
sceglie la seconda strada, non si pone il problema, perchè non avrebbe senso
porselo. Chi sceglie la terza strada, si pone il problema, e sa che con le
istituzioni non ci parla a prescindere. Chi sceglie la prima, beh, se ci
riesce, tanto di cappello. Meglio però un colpo di BANCA oggi... forse....
Non so. Non mi ineteressa.
Io sono convinta che le persone che ieri stavano a festeggiare, stavano
festeggiando, perchè erano contenti di quel piccolo traguardo. Certo, sono
dei poveracci, perchè ma chette festeggi? Giusto? Ma che cazzo ci rimane???
Uno non è nemmeno libero piu di festeggiare? Solo perchè ci sono mille cose
che non funzionano?Perchè Alemanno è un terrorista? Allora ? Voi che siete
bravi a giudicare, sentiamo, che avreste fatto ? Non credo che tra quelle
persone ci fossero simpatizzanti per il sindaco. Non credo proprio. Je meni,
je sputi in faccia. Beh allora dove stavate?? Dove stavate pe sputaje in
faccia? Per insultarlo?
Smettiamola. Davvero. Basta.
Io, come molti di voi, ogni giorno, ogni giorno, affronto un strada lunga,
pericolosa. Ogni giorno, ho sempre piu paura, mi sento impotente, alcune
volte mi sento una poveraccia. Oppure fortunata perchè ho scampato la morte.
Ogni tanto prendo la macchina, perchè ho paura. Ogni tanto non me la sento,
non ce la faccio. Vedo intorno a me teste che non cambieranno mai. Almeno io
questo cambiamento non lo vedrò. E mi accontento, mi accontento della
ciclofficina, della critical mass, della possibilità di portare la
pieghevole sui mezzi, di incotrare un altro ciclista sulla mia stessa strada
e sentirmi meno sola. Mi accontento di dare quello che posso dare per
cambiare anche una sola piccola cosa, perchè null'altro posso fare. Di piu
non posso fare. Mi accontento di avere la forza di non piangere di rabbia
quando un suv prende una buca piena d'acqua e mi riempie di fango.
In questo mare di auto, alla fine siamo soli. Molto soli.
E questi discorsi inutili che facciamo lo dimostrano. Fiumi di parole e di
critiche non ci stanno portando lontano. Quello che ci porta lontano, e chi
ci ha portato fino a qui, è solo ciò che ci unisce e non ciò che ci divide,
perchè ci sarà sempre qualcosa che ci divide. Ci sarà sempre qualcosa che si
può migliorare.
Vi voglio bene, e sapere che ci siete, mi da la forza per continuare a
lottare, guardando l'utopia lontana, e di pedalare in questa città , dove
per caso mi sono ritrovata vivere.
Buone pedalate in questa giornata di pioggia.
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Ilaria
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