On 5/13/25 11:07, Mario Annunziato wrote:
> Personalmente la definizione "rivista predatoria" la trovo un po'
> forzata, almeno quella riportata in
>
> https://aisa.sp.unipi.it/editoria-predatoria/#_ftn1
>
> "Predatory journals and publishers are entities that prioritize self-
> interest at the expense of scholarship and are characterized by false or
> misleading information, deviation from best editorial and publication
> practices, a lack of transparency, and/or the use of aggressive and
> indiscriminate solicitation practices[1]."
>
> "Predatore" dal vocabolario Treccani:
> "... chi abitualmente o occasionalmente vive di preda, di ruberie, di
> saccheggi
> .... In zoologia, animali p., le specie animali la cui base alimentare è
> rappresentata da altre specie animali (prede), generalmente di
> dimensioni minori, che vengono catturate con diverse strategie di
> caccia ..."
>
> non so se l'uso del vocabolo possa essere assimilabile con le riviste.
Vivono a spese della vita (o del lavoro) altrui. Quello che si può
contestare è la definizione restrittiva, che tipicamente coinvolge i
piccoli predatori e non i grandi, vale a dire gli oligopolisti
dell'editoria scientifica.
> Comunque a parte queste disquisizioni, Mr. ChatGpt mi ha trovato
> questo motore di ricerca per pubblicazioni Open Access che non conoscevo
>
> https://oa.mg/about
>
> E' possibile selezionare il proprio settore di interesse.
>
> Alcune delle riviste che pubblicano OA, anche senza costi, evidenziano
> che spetta all'autore della pubblicazione di difendere il proprio
> diritto d'autore. In sostanza possono fare un minimo di revisione del
> manoscritto,
> anche anonima, non chiedono costi per la pubblicazione e sono ad acesso
> libero,
> ma poi sono fatti tuoi se qualcun'altro plagia i contenuti.
Sono fatti del titolare del diritto d'autore, se rimane interamente a
lui. Naturalmente, se il testo è pubblicato OA è talmente facile
provare che un copista ha copiato che di solito basta un messaggio di
posta elettronica alla redazione della rivista che ospita il plagio per
farlo sparire.
Infine, posso pregare chi partecipa di evitare di spedire in lista
output di SALAMI trattandoli come esiti di per se attendibili
(
https://blog.quintarelli.it/2025/03/ai-search-engines-are-confidently-wrong-too-often/)?
L'opacità degli algoritmi dei motori di ricerca (e la capacità di farne
uso a scopo di ricatto di quelli dominanti:
https://blog.quintarelli.it/2025/05/how-google-forced-publishers-to-accept-ai-scraping-as-price-of-appearing-in-search/#)
è nota. Quella dei SALAMI è opacità elevata a potenza.
https://www.northsouthnotes.org/p/nostalgia-for-2021
La ML è pensata per la discussione fra esseri umani. Per discutere di
("di", non "con") SALAMI esistono altre liste più pertinenti, quali
quella Nexa.
Grazie,
MCP