On Sat, 2010-08-07 at 16:54 +0200, P@sKy wrote:
> Io dico che qualsiasi mezzo di comunicazione serve per
> avvicinare genti/popoli e nazioni e se devo preoccuparmi
> l'uso che ne potrà fare la "criminalità" dovrei tornare
> all'epoca della pietra
L'argomento "La tecnologia è intrinsecamente buona, e non è responsabile
degli usi cattivi che ne vengono fatti", oltre ad essere ingenuo, è
vecchio: risale probabilmente al positivismo di Compte, ha arrecato
intime sofferenze ad Alfred Nobel e agli inventori della bomba atomica,
è stato dibattuto in lungo e in largo dai filosofi della scienza, and so
on. Sarebbe bene che tutti (me compreso) ci documentassimo un po'.
Io la vedo piuttosto come un change of paradigm: Internet (and CS in
general) is a reality in which people think superfast, change superfast,
and are smart. Criminal minds are no exception. Leggi o azioni che
bloccano, negano, vietano, sono soluzioni per problemi che appartengono
ad un diverso frame of mind, efficienti perché ci si muove
sufficientemente "piano".
Come per combattere la pirateria musicale è necessario inventare un
nuovo modo di consumare, acquistare e distribuire la musica, così per
combattere la criminalità in the digital world we have just to be
smarter than them.
--
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GPG key ID: EE201A43
Fingerprint: 9545 3777 D1C6 EE46 46F2 07C1 B959 6C74 EE20 1A43
<<Aleggiava da sempre intorno a Johnny una vaga, gratuita,
ma pleased and pleasing reputazione d'impraticità,
di testa fra le nubi, di letteratura in vita.>>
