Re: [Hackmeeting] Scelte etiche e danni morali. Was facebook

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Author: anathema
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To: hackmeeting
Subject: Re: [Hackmeeting] Scelte etiche e danni morali. Was facebook
On 07/30/2010 01:13 PM, Robert J. Newmark wrote:
> A un certo punto questa lista (come penso sia stato fatto all'interno
> dei collettivi) dovrebbe 'definire' cosa sia etico, o quantomento
> discuterci sopra.
>
> Dopo tanti anni (quasi tanti decenni ormai) a discutere di privacy e di
> free licenses, e' chiaro che una parte del lavoro ha dato frutti, come
> e' chiaro che una parte e' andata alle ortiche.
>
> Trovo inoltre i tuoi interventi (come quelli di Capa) nonostante non sia
> quasi mai totalmente d'accordo utili, perche' una voce che sia
> 'petulante' su certe cose e' necessaria per non cadere nel qualunquismo
> buonismo famounpocomecazzocepare.
>
> Pero' a un certo punto questa discussione andra' chiusa oltre che
> aperta.
>
> Dove e' il limite etico? usare hardware proprietario e' etico? comprare
> il latte dalla parmalat e' etico? lavorare e' etico?
> Io come tutti qui delle risposte ce le siamo date, magari sarebbe carino
> condividerle dichiarando anche quelle scelte che ci hanno fatto
> abbandonare la strada DURA E PURA (perche' TUTTI noi abbiamo dovuto e
> dovremo fare dei compromessi finche' facciamo uso di tecnologia o
> finche' non viviamo da eremiti).


Io penso che l'etica sia l'applicazione nel pratico delle personali
ideologie, la coerenza tra pensiero ed azione. Definire quindi cos'e'
etico e' puramente soggettivo in quanto ogni uno di noi ha un
particolare insieme di ideologie/pensieri.

Se dobbiamo fare una lista di cosa e' etico per me, per te, per tutti,
non la finiamo piu' perche' uscirebbero tante cose che non e' possibile
conciliare; possiamo arrivare ad una sintesi del concetto di "eticita'"
definendo quell'insieme di ideologie ed il riscontro pratico.
Perche' e' facile dire una cosa, ma essere coerenti nella pratica e' ben
diverso.

Come dice new ed anche pasky, ci sono dei compromessi inevitabili (lo
spazzolino) e la scelta di questo confine (dove ci puo' essere
compromesso e dove no) e' anch'essa una scelta etica.

Per quanto mi riguarda, ultimamente il mio pensiero si sta evolvendo
verso nuovi orizzonti, quindi il mio senso etico e' molto ridotto
(leggesi: ho un insieme di ideologie in via di formazione e ancora
nessun riscontro pratico).
Ho pero' scelto un compromesso che fara' discutere sicuramente, ma del
quale non me ne vergogno (non piu' di tanto): ho scelto di lavorare per
un'azienda formata da due persone (me ed il "founder"), azienda in stile
orizzontale. Non ci sono ruoli, le decisioni sono prese insieme, il
lavoro equamente diviso, le responsabilita' anche, nonostante io ci
lavori da 2 mesi e lui da 5 anni. Combatto la criminalita', la
pedofilia, i falsi, le truffe, il lavoro che prendiamo e' etico perche'
rispetta cose in cui crediamo e che riteniamo 'giusto'. Il compromesso
e' che si lavora per lo Stato e per la giustizia (con la g minuscola),
con gli sbirri di ogni tipo e forma.
E non crede, odio gli sbirri quanto voi, ma ho deciso di accettare
questo compromesso per combattere in maniera pratica, nel mondo di oggi,
quelle categorie di persone sopra elencate.
Sognando un mondo utopico.


--
Anathema

GPG/PGP KeyID: 0F26965C available on http://pgpkeys.mit.edu:11371/
Fingerprint: F808 18A2 2E7D 6E7A 7A18 4062 0AA3 7BF2 0F26 966C