Author: ANDREA AGOSTINI Date: To: forumgenova Subject: [NuovoLab] legambiente rio penego e via nullo sue nodi per il puc a
genova
dal corriere mercantile del 18 ottobre 2009
Viabilità Il Comune ha reso noto l'elenco dei proprietari degli
immobili interessati dalla procedura
RIO PENEGO, PRONTI
GLI "AVVISI " DI ESPROPRIO
Vicino all'approvazione in conferenza dei servizi il progetto
definitivo del collegamento stradale fra corso Europa e via Monaco
Simone
Espropri all'orizzonte nella valletta di Rio Penego per realizzare la
nuova strada fra corso Europa e via Monaco Simone. Il lungo elenco dei
proprietari degli immobili interessati dagli espropri è stato
pubblicato giovedì scorso dal Comune di Genova, Area lavori pubblici e
Politiche della casa - Ufficio Procedure espropriative ed
acquisizioni. Una comunicazione prevista dalla legge, dal momento che
l'opera (dall'iter lungo e controverso) è stata dichiarata di pubblica
utilità, e che il progetto si sta avviando verso la sua approvazione
definitiva, ma che riapre il dibattito sul progetto stesso - anche
perché comporta un intervento di tombamento del rio Penego -
sull'utilità dell'intervento e sulla nuova lottizzazione prevista
nell'area della valletta interessata dal tracciato della nuova strada.
«La pubblicazione dei nomi dei proprietari interessati dagli eventuali
espropri è un adempimento di legge» spiega Laura Petacchi, vice
direttore generale dell'area Lavori pubblici e politiche della casa
del Comune, responsabile del procedimento espropriativo. «La legge -
prosegue - prevede, infatti, che, prima dell'approvazione del progetto
definitivo di un'opera di pubblica utilità, siano resi pubblici i nomi
dei proprietari degli immobili da espropriare, se il progetto sarà
approvato, in modo che gli stessi possano presentare osservazioni». I
cittadini coinvolti avranno 30 giorni di tempo, dalla pubblicazione
dell'elenco, cioè dal 16 ottobre, per presentare osservazioni che poi
saranno valutate dagli uffici e che dovranno essere allegate, con le
risposte, agli atti all'esame della conferenza dei servizi. Per
l'approvazione del progetto definitivo in conferenza dei servizi,
quindi, passerà ancora qualche mese, e poi ci sarà da affrontare il
problema dei soldi, visto che si tratta di un'opera molto onerosa:
«Secondo una stima approssimativa il costo dovrebbe essere di circa
11-12 milioni, perché è un intervento complesso, che prevede anche un
piccolo viadotto» ha spiegato Pier Paolo Tomiolo, direttore di Urban
Lab. Ma alla strada è legato anche il destino dell'area della valletta
di Rio Penego - sulla sponda destra, di fronte a via Shelley - che
l'amministrazione aveva deciso di rendere non edificabile con la
variante urbanistica di salvaguardia. Nella delibera approvata dalla
giunta, infatti, l'area rientrebbe fra quelle da preservare da nuove
costruzioni, ma il municipio Levante ha approvato - con consensi bi-
partisan -un emendamento che chiede invece di lasciare quell'area
edificabile per consentire la realizzazione di un complesso
residenziale che, secondo le ultime notizie, prevederebbe la
realizzazione di tre palazzine per un totale di 90 appartamenti, da
parte di altrettante cooperative. E mercoledì scorso, durante la
seduta della commissione consiliare Urbanistica, Tomiolo ha spiegato
che se i privati proponenti dell'intervento, per il quale «non è
ancora stato presentato nessun progetto in Comune», saranno
disponibili a contribuire economicamente alla realizzazione della
strada, e se l'area edificabile sarà circoscritta il più possibile,
l'amministrazione potrebbe accettare la richiesta del municipio. E,
almeno per ora, sembra molto probabile che finisca così.
Annamaria Coluccia
Case in arrivo
SALVAGUARDIA, TURSI VERSO IL DIETRO-FRONT
Le aperture di Tursi verso la possibilità di far realizzare -
contrariamente a quanto previsto dalla proposta di variante di
salvaguardia - le nuove palazzine nella valletta del rio Penego, ha
già suscitato reazioni, che non si placano, dal fronte ambientalista.
Ester Quadri, esponente dell'Osservatorio verde e di Legambiente,
sottolinea «l'immenso disastro ambientale che si provocherebbe in un
sito così prezioso, testimonianza di un'antica cultura rurale e
contadina».
La riconversione dell'ex cenacolo - Il comitato ha respinto la
proposta rilanciata dalla proprietà dell'edificio
VIA NULLO, GLI ABITANTI RIBADISCONO IL "NO"
AL PONTE CARRABILE SULLA FERROVIA
Un "no" secco all'ipotesi di rendere carrabile il ponte sulla ferrovia
a Quarto. Lo hanno ribadito nei gioni scorsi gli abitanti che
aderiscono al comitato di via Nullo e che contestano soprattutto gli
interventi sulla viabilità collegati al progetto di trasformazione
dell'ex Cenacolo di via Nullo in un edificio residenziale. Gli
interventi di modifica della viabilità, previsti come oneri di
urbanizzazione, comporterebbero, infatti, secondo una perizia
commissionata dallo stesso comitato, la perdita di un considerevole
numero di posteggi pubblici, a vantaggio di parcheggi privati, e anche
problemi di sicurezza. Ma, dopo che, un mese fa, l'assessore comunale
al Traffico, Simone Farello, si era impegnato pubblicamente ad
accogliere le richieste del comitato e, quindi, a lasciare il ponte
pedonale e a non stravolgere la viabilità della zona, nelle settimane
scorse la società Fincos, proprietaria dell'ex Cenacolo, aveva
rilanciato al comitato una proposta di fatto uguale a quale iniziale.
Uniche differenze: l'ipotesi d'installare all'ingresso del ponte,
carrabile, dei tognolini a scomparsa per regolamentare gli accesi ,e
la cancellazione dell'allargamento, previsto, di via Nullo. «Fino a
poco fa la Fincos aveva sempre detto di non avere alcun interesse
particolare a realizzare il progetto di viabilità presentato
inizialmente assieme al progetto dell'ex Cenacolo - osserva paola
Borghini, portavoce del comitato - Adesso, invece, è apparso evidente
che il ponte carrabile sarebbe servito per essere utilizzato come
strada di cantiere per raggiungere direttamente via Acerbi». Ma, in
un'assemblea pubblica, il comitato di via Nullo ha respinto
decisamente la proposta della Fincos. «Speriamo che adesso
l'amministrazione comunale mantenga l'impegno assunto dall'assessore
Farello - commenta Borghini - anche se un po' ci preoccupa il fatto
che i tempi si stiano allungando rispetto a quanto era previsto». Un
mese fa Farello aveva annunciato, infatti, la presentazione, a breve,
di un emendamento di giunta per modificare la parte del provvedimento
su via Nullo relativa alla viabilità. Provvedimento che di lì a poco,
sembrava, avrebbe dovuto essere votato in consiglio comunale. E,
invece, da allora, non è accaduto più nulla. «Non c'è nessun
cambiamento di posizione da parte nostra - ribatte Farello -
Presenteremo, come avevo detto, un emendamento di giunta al quale i
miei uffici stanno lavorando. Ci sono solo lentezze burocratiche».
<+sigla>a.c.