Re: [Hackmeeting] Proposte per il futuro (di|degli) hackmeet…

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Author: Elettrico
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To: hackmeeting
Subject: Re: [Hackmeeting] Proposte per il futuro (di|degli) hackmeeting
lesion scrisse:
>
> il problema secondo me non e' nel metodo, ma di persone,
> e dei mezzi delle stesse. un metodo piuttosto che un altro conta
> molto poi in quello che si viene a creare, ma la componente
> fondamentale imho sono le persone che decidono di usare quel metodo.
> per esempio, ecn e' un collettivo chiuso, e non mi sembra goda di
> ottima salute.


per il collettivo di ecn, a meno che tu non ci sia dentro, dovrebbe
parlare il collettivo di ecn, altrimenti parli "per voci", che non è
generalmente carino.

inoltre, storicamente, il collettivo di ecn ha funzionato per
cooptazione, che è diverso dal dire "questa lista è chiusa ed è per gli
interessati ma se vuoi puoi chiedere di essere iscritto".

> non capisco per quale motivo un metodo chiamiamolo "chiuso" possa
> soddisfarci di piu' di questo. perche' e' piu' funzionale?
> funzionale per cosa?


ma tu puoi chiamare questo metodo "aperto", ma di aperto non ha un cazzo
di niente. tu sai alla fine cos'è stato scelto per la corrente
elettrica, tanto per dire una cazzata? il fatto di essere sommersi dal
rumore tanto che *informalmente* le discussioni si spostano su altri
luoghi (irc, altre liste, telefoni, ecc) è un problema per la lista
stessa. se tu mi metti un wiki dove scrivere i seminari semplicemente
perchè risulta impossibile discuterne decentemente qui stai svuotando la
lista del suo significato, vuoi che questo non sia un problema?

> per hackmeeting? ma hackmeeting non era la comunita' hackmeeting?
> che quindi diventera' il gruppo ristretto? o la comunita' allargata
> che da esso dipende?
> per spiegarmi, il metodo si puo' pure cambiare, ma questa storia del
> metodo in hackmeeting da (dava?) una forte connotazione all'evento,


funzionamento dell'hackmeeting != funzionamento della mailing list

> di altro, che ci puo' anche stare, pero' e' diverso e non e' una cosa
> che mi interessa e in cui mi sento di credere o di appartenere.


l'approccio ideologico ad un problema però non serve.
formalmente tu e altri state organizzandovi per l'hackmeeting con altri
metodi, perchè qui dell'organizzazione non sta passando quasi niente.
quindi o non state organizzando niente, oppure avete di fatto
"""esautorato""" la lista, e non perchè siete stronzi ma perchè è di
fatto diventato pressochè impossibile seguire un qualsivoglia thread
interessante.

> detto questo, io speravo che in un tot di anni di uso di mezzi
> digitali, la consapevolezza di capire determinate dinamiche si
> fosse instaurata, cioe' quando qualcuno scrive qualcosa di
> totalmente inutile tipo w il fascio, noi si dovrebbe riuscire
> ad uscire dal contenuto della discussione, perche' c'e' un errore
> a priori, il rispondere con un'altra rima, e' come rispondere
> con una menzogna ad una menzogna, credendo che la propria sia
> piu' corretta. e' un'assurdita'.


il punto lesion è che non sei TU che rispondi. e manco io. e manco chi
ha un "tot di anni di uso di mezzi digitali" (generalmente). quindi il
tuo ragionamento è sbagliato, perchè il problema che continua a non
essere affrontato è che se tu continui a diluire la conoscenza e
l'esperienza perchè l'ingresso di "vergini" è >> rispetto alla presenza
di "antichi" allora vai verso lo stallo. è sicuro, non ci si può fare un
cazzo, perchè una volta si organizzavano le scuole quadri o cmq si
attuavano dei sistemi per diffondere veramente la conoscenza e cercare
di permettere a tutti di essere ad un livello tale da affrontare con
consapevolezza le discussioni, oggi invece tutto questo ci fa schifo
perchè tutto è diventato "soverchiamento", "verticismo" e
"autoritarismo", per cui facciamo che la gente si auto-spinga per
curiosità e si trovi buttata dentro ad una cosa di cui dovrebbe
intendere tutto al volo. cosa vuoi, che uno che fino a ieri usava
messenger e che per fortuna incuriosito s'è iscritto qui sappia che
"nomen nescio" è un anonymous remailer e che non ha senso rispondere ai
troll?

> in una situazione ottimale, tutti i partecipanti ad una
> discussione di questo tipo, consci dell'errore nel "protocollo
> di comunicazione" dovrebbero innanzitutto essere consapevoli


tu devi spiegare come. perchè altrimenti non stai dicendo niente. come
fai sì che questa consapevolezza possa essere raggiunta. facciamo un
altro esempio: prima per andare sul macchu picchu dovevi farti a piedi
una salita che non finiva più, dovevi sapere dov'era, dovevi sbatterti,
e quando arrivavi tutta la fatica che avevi fatto ti "infondeva" la
consapevolezza che quel luogo andava rispettato, era sacro, andava
preservato. oggi ti ci portano in 4 e 4 8 con delle comode 4x4, non
fatichi un cazzo se non per l'aria un po' rarefatta, arrivi su e cosa
fai? ti muovi come un bisonte, fai foto a raffica, non vedi veramente un
cazzo, e dopo un'ora torni giù perchè non hai capito niente di dov'eri.
oggi succede lo stesso con gli ambiti digitali (e non solo) e nessuno
sta affrontando il problema, se non con posizioni tipo "buuuu autoritari!".
chiudere gli occhi e creare dei gruppetti di lavoro basati su amicizie
incrociate o cose simili in maniera non formalizzata porta solamente due
cose:
- la gente si scoccia perchè si scolla la "persona comune" dal "giro
degli amichetti"
- la lista diventa un letamaio

anche non rendersi conto del tipo di metodo che si sta attuando è un
problema non da poco.

--

"In principio era il cubo"

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