Elettrico wrote:
> alberto wrote:
>>Faccio una foto dell'atomica che sto costruendo in cantina. Mando la
>>foto alla cia e dico che detona se non mi danno 1000 miliardi.
>>La cia fa il raid a casa dei soliti sospetti, prende il dvd delle foto
>>di famiglia (che sono anche più di mille) e in 20 minuti mi fanno un
>>sedere così.
>
> "la cia fa il raid a casa dei soliti sospetti".. 10? 100? 1000? 10000?
> 100000?
>
> a me fa sempre ridere sentire i "pare che", che non sono diversi da "mio
> cugino mi ha detto".
Non è mio cugino. Sono pagati dall'USAF
> il ccd watermarking era possibile con le vecchie camere, che usavano gli
> stessi ccd del cazzo delle webcam, solo più grandi.
questi hanno usato
Canon PowerShot A10 1/2.7-inch CCD 1280×960 JPEG
Canon PowerShot G2 1/1.8-inch CCD 2272×1704 CRW, JPEG
Canon PowerShot S40 1/1.8-inch CCD 2272×1704 CRW, JPEG
Kodak DC290 1792×1200 TIFF, JPEG
Olympus Camedia C765 UZ - 1 1/2.5-inch CCD 2288×1712 TIFF, JPEG
Olympus Camedia C765 UZ - 2 1/2.5-inch CCD 2288×1712 TIFF, JPEG
Nikon D100 23.7×15.5 mm Nikon DX CCD 3008×2000 NEF-RAW,
TIFF, JPEG
Sigma SD9 20.7×13.8 mm CMOS-Foveon X3 2268×1512 X3F-RAW
Olympus Camedia C3030 1/1.8-inch CCD 2048×1536 TIFF, JPEG
che non fanno proprio cagare
> un documento sull'argomento lo trovi qui
> http://geradts.com/html/Documents/cameras.htm
e in generale lavorando un
> po' coi motori di ricerca sul ccd watermarking.
> oggi i ccd sono composti da milioni di pixel e tutte le fotocamere
> effettuano, oltre alla normale operazione di interpolazione fra i pixel
> dei tre colori primari, una marea di aggiustamenti alla foto, necessari
> per eliminare i difetti che ccd così sensibili e grandi producono.
> ne consegue che la foto che ti scarichi con il tuo cavetto usb non è il
> prodotto raw del ccd ma è il risultato di, in genere, tre o quattro
> operazioni di interpolazione e correzione dei colori, per non parlare
> poi della seppur minima compressione jpeg, la quale come saprai è lossy.
> quindi anche se il tuo ccd avesse un pixel bruciato, cosa estremamente
> difficile, non si vedrebbe.
it is possible to perform reliable identification even from images that
underwent subsequent JPEG
compression and/or resizing.
in secondo luogo la macchina digitale non è
> solo il ccd: ci sono tutta una serie di aberrazioni ottiche relative a
> luce e colori che sono dovute all'obiettivo, alla forma del diaframma,
> all'otturatore e ad altri cazzi, che intervengono molto visto che l'area
> sensibile di un ccd è molto più piccola di quella di una pellicola 35mm.
L'ottica è ininfluente per questo genere di indagine.
> praticamente la stragrande maggioranza delle macchine di oggi ha poi il
> suo profilo colore, il che vuol dire che quando apri la foto per farci
> qualcosa il colore viene adattato e rielaborato in base alla
> destinazione, introducendo nuove modificazioni. di conseguenza è molto
> più semplice risalire dalle, seppur minime, aberrazioni cromatiche di un
> negativo 35mm allo stock di produzione della pellicola che farlo da un
> jpeg di una macchina digitale basandosi su statistiche.
> in realtà, senza tirare fuori teorie matematiche, è molto più probabile
> che, decidendo che per combattere il terrorismo sia necessario che le
> foto siano identificabili, sia applicato all'interno di esse,
> direttamente dalla macchina e a nostra insaputa, un watermark che magari
> contiene il numero seriale, estraibile senza alcun giro di statistica.
Probabilissimo.
>
> dopodichè se uno dei "soliti sospetti" minaccia la cia e non è neanche
> capace a farlo con un poco di sale in zucca, beh...
E Moggi che comprava gli arbitri telefonandogli con la Tim?
>
> di certo non è seguendo i "pare che" o i "mio cugino" che ci si mette al
> riparo: quante volte la paranoia è talmente concentrata sui complessi
> calcoli statistici che l'nsa sta facendo su di noi da dimenticarsi che
> se scrivo la password su un postit essa è leggibile tranquillamente con
> una matita nei 2 o 3 successivi, tanto x dirne una...
Questo è vero.
>
> byez