Re: [Hackmeeting] tentativo di sunto<--- grazie

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Author: jilt
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To: hackmeeting
New-Topics: Re: [Hackmeeting] tentativo di sunto
Subject: Re: [Hackmeeting] tentativo di sunto<--- grazie
Dear

> avrei voluto leggere una mail riassuntiva dopo un thread di 250 email,
> ma cio' nn e' avvenuto quindi mi tocchera' fare un tentativo.
> Quindi tocchero' un po' di punti, mi scuso in anticipo della lunghezza,
> sia della mail, sia dei capoversi.


e' un tentativo nobile.

> Questione cos'e' l'hackmeeting:
> Siccome ogni anno ci si fanno milioni di pippe su questa cosa
> dell'hackmeeting, e ogni anno cerchiamo nuovamente di scolpire sulla
> pietra dei concetti che dovrebbero essere quelli portanti e gli unici
> condivisi da questa comunita' cosi' eterogenea



1_d'accordo sulla questione delle pippe
chiedo scusa se quest'anno mi sono fatta esasperare troppo dalla cosa
non era mia intenzione partecipare ai flames
quello che voglio e fare qualcosa che ci permetta di sfruttare in positivo
le energie che spesso sprechiamo.

2_internet non ha nulla ache fare con le pietre
qui le cose vanno e vengono come dicono molti ma apprezzo e condivido gran
parte dei punti che hai elencato sotto.

> a) Beh innanzitutto l'autogestione mi sembra un punto chiave


okok

> 1) La strumentalizzazione (cut) per i piu' paranoici si e' accordato col
> sismi che hanno riempito di cimici il luogo...



ecco cadere nella paranoia mi pare come minimo poco utile.

>
> 2) La piena liberta' e indipendenza dell'evento; mi spiego meglio,
> mettiamo caso che noi ora si decide che all'hackmeeting si fa' un'azione
> dimostrativa contro il diritto d'autore e si decide che ognuno deve
> condividere almeno 10 opere protette da copyright, che e' una cosa
> palesemente illegale ok? l'associazione e' disposta a sucarsi
> l'eventuale linciaggio mediatico di questa roba?


una maniera per testare il terreno..
CONSENSO (vedi dopo).

>
> per il resto direi che i cervelli per mantenere l'evento uno spazio
> autogestito ci siano (ok abbiamo capito che la parola catering vi fa'
> venire il tremore nero)
>


:)

>
> b)Accessibilita' all'evento;
> quindi stiamo parlando di entrata libera con sottoscrizione volontaria,


da prendere sul serio ma non succedera'....

> c) I contenuti
> brevetti software, di cose fiche insomma, che potrebbero magari andare
> in contrasto lo statuto dell'associazione che ci sta offrendo lo spazio
> in val di non, in particolare come sottolinea elettrico:
>
>> L'Associazione ha inoltre per scopo la realizzazione, il coordinamento
>> e la gestione di:
> ...
>> C) servizi in remoto per il controllo ed il monitoraggio del territorio;
>
> e questo per alcuni potrebbe essere un problema (anche per lo scrivente
> in realta'), visto che va' proprio in palese contrasto con quello che ci
> proponiamo.


Qui sono d'accordo sia con te che con elettrico,
E tanto per usare la tua proposta precedente potremmo proporre una azione
contro il "controllo" in ogni forma sociale esso si presenti.
Probabilmente sarebbe meglio usare un "fare digitale" per questo genere di
azione...come si dice "tanto per ricordarsi i vecchi tempi" anche se io
(ignorante) non posso fare proposte su questo.
Magari questa azione andrebbe gestita pure bene de un punto di vista
teorico tipo usando la frase che hai usato:

> Quoto una frase presa dal manifesto usato a torino che mi sembra
> significativa:
> "Siamo sinceramente spaventati dalla velocità con la quale la tecnologia
> viene legata a doppio filo al controllo sociale, alle imprese belliche,
> ad una malsana e schizofrenica paura del proprio simile: il nostro
> approccio è diametralmente opposto."


(cut)

> totalitarie insomma, che prevedono un controllo totale dell'individuo, e
> quindi la comunita' hackmeeting e' per sua natura antifascista!


\o/

> Ora, tirando le fila del discorso, e' vero che l'associazione che ci sta
> offrendo il posto potrebbe risultare in un'inculata, pero' non credo ci
> siano alternative se lo si vuole fare, quindi basta secondo me capire se
> e' piu' importante vederci per fare un punto della situazione, cercare
> di capire come e dove agire, cercare una strategia comune da portare
> avanti per ottenere delle cose che vogliamo (e qui quoto man0: viviamo
> nel migliore dei mondi possibili, siamo liberi, i diritti d'autore sono
> stati aboliti, il drm e` un ricordo, il tc e` ormai in disuso, i sistemi
> liberi si sono imposti e quelli proprietari sono scomparsi.)oppure
> continuare a tirarci le seghe.


/me vota per il sesso di gruppo.
NON per le seghe da ormone usato male.

> Quindi in sostanza abbiamo due scelte davanti a noi (quotando xavier):
>> una, fare l'hackit e discutere sulla logistica e il contenuto.
>> due, non fare l'hackit e fare una riunione sulla situazione della
>> comunita'



Qui non condivido:
credo che parlare di comunita' sia utile in particolare se si mette in
relazione la cosa con la situazione del controllo sociale attuale (un po'
come nel manifesto usato a torino). Senza contare che e' un discorso
piuttosto utile anche per affrontare discussioni sulle licenze etc etc


> io in realta' nn vedo orde di gente arrivare in val di non, credo che
> venga una cosa abbastanza intima dove si avra' tutto lo spazio e il
> tempo per discuterci addosso quindi non vedo questa grande differenza
> tra le due opzioni. Come diceva pinna, se c'e' qualcuno che vuole
> esplicitamente proibire che si usi il nome hackmeeting per questa cosa
> lo dica esplicitamente.


(cut)

Ho tagliato volontariamente qui perche' voglio che la questione del nome e
del sito vadano insieme; credo aiuti a spiegare la situazione.

> Questione sito:


(cut)

> Perche' comunque invece di fare un sito ogni anno nn ne facciamo uno
> solo? nel senso, ora apro una parentesi fuori dalla questione logistica,
> pero' diocane io dalla lista hackmeeting non ho mai visto uscire un
> comunicato (uno), tipo di solidarieta', o di proposta di qualcosa, cioe'
> in 7 anni di hackmeeting, a parte quello che e' rimasto a noi e nei
> posti dove l'hackit e' passato, nn c'e' rimasto altro, nn c'e' un sito
> che raccoglie della documentazione prodotta, un posto che raccoglie le
> trasmissioni di radio cybernet inerenti, o quello che la stampa ha
> scritto di noi, nn c'e' uno storico a parte un miliardo e mezzo di email
> nell'archivio della mailing list pieno di bestemmie e flame sulle cose
> piu' inutili. Cioe' sarebbe bello anche che questo luogo fosse un posto
> da cui uscissero proposte di pressione specifiche riguardo temi
> specifici (tipo dico una cazzata "la comunita' hackmeeting consiglia di
> non comprare i seguenti portatili perche' dotati di tecnologia TC: x y
> z" e link a qualche approfondimento al problema).


indubbiamente una bella proposta
darebbe anche modo di avere abbastanza memoria storica dei varii
hackmeeting da non perdersi in flames da schifio (lo so che ci sarebbero
cmq ma). Avremmo un archivio "concettuale" a cui fare appello appena
qualcuno dice una stronzata gia' detta almeno 70 volte nei 7 anni
precedenti; tipo un posto dove reperire facilmente anche il manifesto che
hai citato.

Quasi quasi si potrebbe fare un seminario solo per far questo.

Problema1:
qualcuno che abbia la costanza di starci dietro (cosa differente da
registrare il dominio e poi esercitare un veto)

Problema2:
COME mettere su una situazione di pubblic relation decente per la nostra
comunita'.
COME reperire il materiale "storico" dagli altri hackmeeting.
COME metterci d'accordo sui comunicati che eventualmente faremmo uscire
(il metodo del consenso vi piace?)

ci sarebbe di che mettere su un ufficio.
o meglio, ci vuole solo un po' di organizzazione..

> Mi sembra che comunque le braccia ci siano.
> E le idee pure.
> Scusate per l'apertura di un nuovo thread e del sunto non neutro ma nn
> ho potuto evitare.
> Vi bacio tutti (a jackpot con la lingua).


niente scuse
certe mails sono preziose proprio perche' rare :)

ciao
j