Author: marco fagotti Date: Subject: (L) aggiornate pagine web
> Ok son d'accordo sul 'concetto' ma sicuramente conosci le difficoltà,
> anche in ambiti agevolati ed aggregati, di coordinarsi.
> Il rischio della dispersione per il nostro tipo di realtà è, a mio
> parere, il malus horribilis.
> Non voglio dire che (L)eft debba essere l'ombrellone sotto il quale
> tutte le realtà no-copy si debbano aggregare ma se gli sforzi che
> stiamo compiendo per creare un coordinamento di realtà musicali
> possono servire ad allargare il discorso ben venga.
> Se la nostra pratica darà una spinta propulsiva avverrà in maniera
> naturale la nascita della comunità letteraria, visiva, illustrativa,
> ecc.. ma ritengo di vitale importanza non perdere di vista l'impatto
> che può avere un coordinamento rispetto alle molteplici singole realtà
> (con tutti i rischi connessi)
>
> Credo che la novità principale rappresentata dalla nostra esperienza
> sia quella di aver fornito un volto alle centinaia di nick e sigle che
> già da tempo costituivano una comunità virtuale. Una comunità
> piuttosto eterogenea alla quale è facile contribuire ed identificarsi.
> Questo è un punto di forza da utilizzare al meglio: come veicolo, come
> prassi da condividere.
>
> Abbracioni
>
> (e
Io punterei, dato che è il rpimo tentativo, a concentrarci sul tema che
in fondo ci ha coinvolto fin dall'inizio e cioè la musica. Questo non
significa chiudersi ad ombrello verso il resto della produzione serve
anzi a stimolarla dato che noi dimostreremo che è possibile trasferire
il virtuale in un ambiente concreto ed espandibile. Ma dato il limite
di tempo che abbiamo, due giorni non basteranno a dire tutto ciò che
vogliamo, andarsi ad infognare in ulteriori discorsi mi sembra
quantomeno rischioso.
Sono d'accordo con Pinna sul fatto che non dovremmo essere noi ad
occuparci di altri ambiti (anche se i confini non sono per nienti
definiti), già la musica è un territorio così ampio che riuscire a
costruire qualcosa di "diverso" sarà un'impresa.