Care/i, venite e fate girare
Sandra
*Da:*Milano in comune [
mailto:milanoincomune2016@gmail.com]
*Inviato:* venerdì 4 gennaio 2019 18:02
*A:*
*Oggetto:* LUNEDì 7 ORE 18 FLASH MOB DAVANTI A PALAZZO MARINO
Milano in Comune  sarà presente Lunedì 7 Gennaio, alle ore 18, davanti a 
Palazzo Marino per la pentolata “ SOSPENDERE IL DECRETO SALVINI – 
SUBITO” promossa dalla rete “ Mai più lager – NO ai CPR ”
Questo il testo del post fatto su Fb per rilanciare il presidio lanciato 
dalla Rete Mai più Lager - No ai Cpr, a cui ovviamente abbiamo aderito.
Dopo Leoluca Orlando, Luigi De Magistris, Sindaco di Napoli, la terza 
città italiana, si è schierato per la sospensione del decreto Salvini, 
fino a quando la Corte Costituzionale si esprimerà in merito.
Dichiara De Magistris "Ho schierato la mia città dalla parte dei 
diritti, noi applichiamo le leggi ordinarie solo se rispettano la 
Costituzione repubblicana. È obbedienza alla Carta e non disobbedienza 
civile. L'iscrizione all'anagrafe è fondamentale, consente alle persone 
di avere diritti. Sono in ballo interessi primari della persona: 
l'assistenza, l'asilo.”
Salvini è passato alle minacce fasciste, preannunciando denunce e 
tribunali, se non si rispetta una legge di destra ottenuta con il ricatto.
Si apre una crisi istituzionale pesante, nella quale il Comune di Milano 
deve avere una posizione netta e ufficiale.
Perché non è solo una questione basilare di umanità e di costituzionalità.
Con lo smantellamento della protezione umanitaria dello Stato, gli 
immigrati graveranno socialmente ed economicamente sempre di più sui 
servizi sociali dei comuni.
Pertanto, se è incominciato uno scontro di lunga durata tra molti 
sindaci e questo governo, Milano non può limitarsi a vaghe 
dichiarazioni. Tipo al mantenimento di chi  è già iscritto all’anagrafe.
Anche la Giunta di Milano, su mandato del Consiglio Comunale, è tenuta a 
sospendere gli aspetti del decreto che si ritengono anticostituzionali, 
in attesa che la corte costituzionale si pronunci.
Non si deve permettere alla destra di Salvini di scardinare la 
Costituzione Italiana. Ci vogliono atti, non solo parole. Se si è coerenti.
Vi invitiamo a partecipare numerosi, portando pentole, sveglie, 
campanaccie quanto possa servire a dare una "svegliata" al Sindaco.
Milano in Comune
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*Da:*Amalia Navoni [
mailto:amalia.navoni@gmail.com]
*Inviato:* venerdì 4 gennaio 2019 23:32
*A:* *info@???
**Oggetto:*Grazie sindaco Orlando
Grazie sindaco Leoluca Orlando.
Condivido che il decreto sicurezza costituisca “ un esempio di 
provvedimento disumano e criminogeno”,
un decreto che contraddice  la nostra Costituzione.
Cordialmente
Amalia Navoni – Milano
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*Dal sito Leoluca Orlando: *
*Un decreto disumano e criminogeno”*
“In un quadro di riferimento che alimenta, con il contributo di questo 
governo, l’odio contro i diversi il decreto 132 del 2018 costituisce* un 
esempio di provvedimento disumano e criminogeno*“.
“Si tratta di un provvedimento disumano perchè, eliminando la protezione 
umanitaria,* toglie ogni residuo di comprensione nei confronti del 
dramma dei migranti* – ha spiegato Orlando – ma anche criminogeno perchè 
trasforma in ‘illegale’ la posizione ‘legale’ di chi ha regolarmente un 
permesso di soggiorno. Un permesso che viene ottenuto per ragioni 
umanitarie e che alla scadenza non può essere riconfermato perchè non 
c’è più la protezione umanitaria. Un permesso – continua Orlando – che 
viene dato per effetto di un contratto di lavoro e che viene meno appena 
scade, senza i sei mesi necessari per potere trovare nuovo lavoro”.
di *Salvatore Cataldo*, giornalista
SALVINI: “CON TUTTI PROBLEMI CHE CI SONO A PALERMO..”
“Con tutti i problemi che ci sono a Palermo, il sindaco sinistro pensa a 
fare ‘disobbedienza’ sugli immigrati…”, scrive su Facebook il vice 
premier Matteo Salvini.
LA REPLICA DI ORLANDO: “NESSUNA DISOBBEDIENZA”
“Il nostro non è un atto di disobbedienza civile né di obiezione di 
coscienza, ma* la semplice applicazione dei diritti costituzionali che 
sono garantiti a tutti coloro che vivono nel nostro paese*“. Così ancora 
Leoluca Orlando, illustrando la nota inviata al capoarea dell’Anagrafe 
per chiedere che lo stesso svolga una “approfondita analisi dei profili 
giuridici” che derivano dalla recente normativa nazionale conosciuta 
come ‘Decreto sicurezza’.
Nel frattempo, mentre prosegue questa analisi, Orlando ha appunto 
disposto “di sospendere, per gli stranieri eventualmente coinvolti dalla 
controversa applicazione della legge, qualunque procedura che possa 
intaccare i diritti fondamentali della persona”.
Dice ancora il sindaco di Palermo: “Ci sono migliaia, decine di migliaia 
di persone che oggi risiedono legalmente in Italia, pagano le tasse, 
versano contributi all’Inps e fra qualche settimana o mese saranno 
‘senza documenti’ e quindi illegali”. Per Orlando tutto ciò “significa 
*incentivare la criminalità*, non combatterla o prevenirla. E’ certo, 
l’ho già detto più volte, che su alcuni temi, il rispetto dei diritti 
umani fra questi, il sindaco di Palermo ha una visione ed una cultura 
diversa da quella del ministro dell’Interno – ha sottolineato ancora 
Orlando -, ma qui siamo di fronte ad un *problema non solo ideologico ma 
giuridico*, non si possono togliere diritti a cittadini che sono in 
regola con la legge, solo per spacciare per ‘sicurezza’ un intervento 
che puzza molto di ‘razziale’”.