Lunedì ore 11.00
     Consiglio Regionale della Calabria
     Via Cardinale Portanova, 89123 Reggio Calabria
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Lunedì 21 luglio i comitati ambientalisti e i precari Lsu-Lpu 
presidieranno insieme Palazzo Campanella
Un Consiglio regionale decaduto, a seguito delle famose dimissioni del 
Presidente Scopelliti successive alla condanna in primo grado per il 
caso Fallara, continua in maniera spudorata ed arrogante le sue 
attività, riunendosi e legiferando come se nulla fosse. Certo la 
giustificazione è data dalla necessità di dover assolvere agli atti 
indifferibili e urgenti, pena ulteriori danni per i calabresi: ma chi è 
che stabilisce quali siano gli atti veramente indifferibili e urgenti?
Non ci sembra questo, ad esempio, il caso della legge di riordino del 
settore rifiuti la cui mancata approvazione,nonostante le minacce 
apocalittiche dell’assessore Pugliano, a nostro modo di vedere creerebbe 
più danni ai privati che non vedono l’ora di rientrare a pieno titolo 
nella gestione del servizio, che ai calabresi che continuano a subire 
quotidianamente i danni di anni e anni di mala gestione. Una legge piena 
di belle parole e di grandi proclami, ma che si deve “armonizzare” con 
delle linee guida che guardano solo ai grandi impianti e a mantenere 
l’inceneritore di Gioia Tauro, piuttosto che ad un’inversione di rotta 
radicale che punti alla massimizzazione della raccolta differenziata.
All’incapacità, o mancata volontà, di proporre scelte strutturali, si 
continua avanzando soluzioni tampone, giustificate dalla necessità di 
togliere i rifiuti dalle nostre strade, soluzioni che però rappresentano 
comunque dei gravi costi per le casse ormai vuote del Dipartimento 
Ambiente. Così ecco la novità degli ultimi giorni:la richiesta di 
bloccare tutti i pagamenti da parte della Regione nei confronti dei 
Comuni morosi, che sono la quasi totalità.
Quello che questa eventuale scelta potrà causare ai Comuni calabresi è 
facilmente immaginare, ma ancor di più è legittimo prevedere cosa 
succederà per i cittadini e i lavoratori di quei Comuni, venendo a 
mancare i flussi di denaro dalla Regione.
Ed è una preoccupazione che contribuisce ad allarmare sempre più chi, 
come i lavoratori Lsu-Lpu , riceve le proprie spettanze con sempre più 
ritardo, grazie alla concertazione con quelle organizzazioni sindacali 
che hanno istituzionalizzato la precarietà nel nostro paese.
Lontani da quella contrapposizione ambientalisti-lavoratori, che tanto è 
stata utile a chi ha voluto devastare i nostri territori in cambio di 
qualche spicciolo, i comitati che si stanno opponendo alle scelte 
scellerate della Regione in materia di rifiuti, i lavoratori Lsu-Lpu, i 
lavoratori in mobilità, lunedì 21 luglio, in occasione dell’annunciata 
seduta del Consiglio regionale, presidieranno Palazzo Campanella per 
chiedere che non venga discussa la legge di riordino, che venga ritirato 
il provvedimento per la compensazione debiti-crediti, che venga 
garantita la copertura dei fondi per gli stipendi dei lavoratori Lsu-Lpu 
e, soprattutto, il rispetto degli impegni assunti sulla stabilizzazione.
Facciamo appello ai Sindaci dei Comuni calabresi e ai calabresi stessi a 
stare al nostro fianco per quella che non è una battaglia di parte, ma 
che segnerà il futuro della nostra regione.
Terre di Calabria, 14 luglio 2014
Coordinamento dei Comitati Ambientalisti calabresi
USB Calabria