[NuovoLab] Gronda, il ministero dell’Ambiente dice sì ora la…

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Author: Antonio Bruno
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Subject: [NuovoLab] Gronda, il ministero dell’Ambiente dice sì ora la Conferenza per aprire i cantieri
Gronda, il ministero dell’Ambiente dice sì ora la Conferenza per aprire i cantieri
Ok con prescrizioni alla nuova arteria autostradale. Nel 2014 il via ai lavori

MASSIMO MINELLA


UN PASSO in avanti, forse decisivo, per la realizzazione della gronda autostradale di Ponente, cioè il raddoppio della A10 nel tratto genovese che dalla Valpolcevera arriva a Vesima, 33 chilometri di nuova autostrada, il 90 per cento dei quali in galleria, che porterà al declassamento dell’attuale arteria a strada urbana. Con il parere positivo del ministero dell’Ambiente alla “Via”, la Valutazione di impatto ambientale, si può infatti procedere con l’apertura della Conferenza dei servizi, ultimo tavolo di confronto fra istituzioni ed enti locali prima della definizione del progetto esecutivo e dell’avvio dei lavori. La comunicazione ufficiale è stata data ieri mattina dal ministero dell’Ambiente: un via libera a procedere nella realizzazione dell’opera con alcune prescrizioni di carattere tecnico quali la captazione di eventuali falde acquifere all’acquedotto esistente e l’attenzione nell’impiego e nel trasporto dello smarino. Ma nulla di restrittivo perché il senso della “Via” dell’Ambiente
è un giudizio positivo: il progetto presentato da Autostrade per l’Italia, in sostanza, è migliorativo dal punto di vista ambientale della situazione esistente e quindi può essere realizzato. Inizia ora un iter molto rapido che prevede la richiesta da parte dell’ente concessorio (Autostrade) al ministero competente (Infrastrutture, titolare Maurizio Lupi) dell’apertura della Conferenza dei Servizi. In parallelo Autostrade può adeguare da
subito le tariffe autostradali lungo i 3.200 chilometri in concessione, così da ripagarsi l’opera. Unico obbligo, quello di “spalmare” l’aumento lungo otto anni, quelli cioè previsti dal “cronoprogramma” per la costruzione della gronda. Aspetto importantissimo riguarda il tracciato, che non è certo immodificabile (altrimenti non avrebbe nemmeno senso la conferenza dei servizi), ma può essere cambiato soltanto di fronte ad atti amministrativi
concreti. Eventuali modifiche, infatti, devono essere proposte al presidente della Conferenza (solitamente un alto dirigente della struttura tecnica del ministero competente) solo dopo delibere consiliari ed è facoltà dello stesso accoglierle oppure respingerle. E comunque, anche nel caso di accoglimento delle modifiche, queste non possono stravolgere il progetto nella sua essenza.
Insomma, la Gronda si mette
ufficialmente in movimento, per ora con gli ultimi passaggi amministrativi e burocratici. Codice degli Appalti alla mano, la Conferenza dei Servizi non deve durare più di novanta giorni, con una possibile deroga di altri quarantacinque, termini comunque non assoluti. Ci può anche un allungamento, ma a questo punto è ragionevole credere che nell’arco del 2014 l’iter possa essere concluso e si possa procedere con la definizione del progetto esecutivo, atto propedeutico all’apertura dei cantieri che, entro otto anni, cioè entro il 2022, dovranno consegnare a Genova la nuova infrastruttura, il cui costo è stimato al momento in 3,2 miliardi. Scavare questa sorta di mega-tunnel porterà all’estrazione di 11 milioni di metri cubi di detriti e alla fine, insieme alla Gronda, arriverà anche il potenziamento dell’A7 tra Genova Ovest e Bolzaneto e dell’A12 tra Genova Est e l’asse Nord-Sud rappresentato dall’A7 stessa, e la realizzazione del “nodo di San Benigno” che connette la viabilità locale a casello di Genova Ovest.

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