Re: [Hackmeeting] I nemici della rete, il libro

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Author: caparossa
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To: hackmeeting
Subject: Re: [Hackmeeting] I nemici della rete, il libro
Il 01/10/2010 14:14, a.dicorinto@??? ha scritto:
> Capa--
> mi fai capire due cose:
> a) che non hai nemmeno sfogliato il libro I nemici della rete per fare questa affermazione;
> b) che non hai mai letto nè visto Revolution OS


sai 'na sega tu

> Quando nel 1997 abbiamo cominciato a ragionare di fare l'hackmeeting sulla lista di ecn.org con sandrino, p@sky, jerry, etc, e poi
> l'abbimao fatto a Firenze, non mi ricordo se c'eri.


no, non avevo manco il computer nel 1997.

> Ma da allora il mio contributo non è mai mancato, sia dentro gli hackmeeting,


no, please, non diciamo cazzate:

dentro hackmeeting dal 1999 (cioè da quando ho iniziato a starci io) tu
hai succhiato. hai fatto le presentazioni dei tuoi libri, hai fatto spam
delle tue cose, stop, non hai fatto altro.

> sia come giornalista per diffondere la cultura hacker italiana,


come giornalista - per quel che ho letto, cioè fino a che hai
scribacchiato su il manifesto - nella maggior parte dei casi hai cercato
di portare avanti la tua tesi - tua e di Vecchi - fottendotene di quello
che diceva la comunità hacker italiana, ed ancora peggio rispetto la
comunità del software libero.

> sia come professore per portare i nostri temi a gente diversa da noi.
> Sicuramente ho preso, come facciamo tutti, ma ho anche dato, come facciamo tutti. Senza questa reciprocità non si crea nulla.
> Quello che tu chiami spam per me è condivisione: io faccio una cosa e la dico alle persone che secondo me sono interessate.


sarebbe così se tu lo facessi _sempre_. cosa che non accade se non,
guarda caso, quando hai da presentare un libro, un dvd o qualche altro
cazzobuffo.
la cosa mi ha sempre dato fastidio, così come mi ha dato fastidio
vederti pubblicare un libro sotto FDL e poi non rilasciarne i sorgenti
quando il libro è uscito (do you remember hacktivism? do you remember lo
scazzo dentro isole?).

atteggiamenti del cazzo - a mio parere, che non vale una cippa - che mi
sono sempre stati pesantemente sui coglioni. ho sempre fatto pippa
perché alla fine me ne fottevo, ora mi ha dato noia vederti ricomparire
per raccontarci del tuo nuovo entusiasmante libro sulla rete - cioè su
quel medium dove le informazioni circolano in gran parte liberamente;
cioè su quel medium dove è nata la cultura del free software, delle cc,
etc etc - e tu raccontare cazzate sul perché il tuo importante testo ha
il copyright. qui.

come titolava "cuore" qualche decennio fa, "hanno la faccia come il culo".

> Dopodic, mi spiace che assumi questi atteggiamenti, soprattutto per quello che hai detto nella precedente email.


leggerle le mail: ho detto quanto qua sopra in un rigo:

"l'ha sempre fatto" (di dare troppe cose per scontate).

> Non ti si addicono, non si addicono alla tua veneranda età e alla tua intelligenza.


non ho mai preteso di essere intelligente, e in compenso la veneranda
età mi permette di dire quello che penso liberamente.

saluti.

- -- 
"un carabiniere mi disse: lottate lottate, che poi se vincete,
a noi ci mettono una stella rossa sopra il cappello
e vi picchiamo lo stesso".                          Roma, 1971
                          Guglielmo "Billi" Bilancioni