[Forumlucca] La risposta al terremoto? Paglia e legno!

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Author: marcantonio lunardi
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To: forumlucca
Subject: [Forumlucca] La risposta al terremoto? Paglia e legno!
Un intero paese rifiuta il trasferimento delle case della Protezione
Civile e ricostruisce il proprio paese con materiali locali: legno e
paglia. E salva il proprio paese dall'abbandono e dalla rovina.

Dopo il sisma che ha colpito L’Aquila, il governo ha varato il piano
C.A.S.E sul territorio comunale di L’Aquila e bando Moduli Abitativi
Provvisori nei rimanenti comuni del cratere. Il bando C.A.S.E. prevede
il trasferimento di tutti gli abitanti del comune dell’Aquila in
quartieri di nuova costruzione localizzati in 20 aree individuate
idonee dalla Protezione Civile.

A Pescomaggiore però non ci stanno. Nel paese vivono 45 persone, tutte
anziane. Il paese, come tanti altri, sarebbe morto abbandonato. Ma i
45 cittadini di Pescomaggiore rifiutano gli aiuti governativi e si
costruiscono autonomamente le case di legno e paglia. Il progetto si
chiama Eva e sta per Eco Villaggio Autocostruitoed è il progetto di un
complesso di sette case complete di impianto fotovoltaico e di
fitodepurazione.

Con il motto "labor et probitas" ha avuto luogo l’inaugurazione delle
case di paglia. Delle sette casette in cantiere solo una è realmente
pronta e a breve ospiterà la sua famiglia, le altre sono in stati
diversi di avanzamento lavori.

"Vogliamo ricostruire una Pescomaggiore sostenibile", ha spiegato
Antonio Cacio del Misa, l’associazione che coordina i volontari e gli
abitanti che collaborano al progetto. Le case sono composte da una
semplice struttura portante in legno e da tamponature in balle di
paglia, ma i tetti sono rivestiti di pannelli solari e sono dotati di
un sistema per raccogliere l’acqua piovana.

Il progetto si chiama EVA, acronimo di Eco Villaggio Autocostruito, e
si propone di costruire sette case su un terreno poco distante dal
borgo originario, oggi abbandonato. Il terreno è stato donato da un
compaesano che oggi vive all’estero. Il progetto Eva ha partecipato a
Terra Futura, mostra-convegno delle buone pratiche di vita legate alla
sostenibilità.

Il progetto ha un costo totale di 180mila euro e non ha ricevuto
nessun contributo statale. Il governo ha persino rifiutato di
rinunciare alle tasse. Finora con le donazioni sono stati raccolti
107mila euro. "Trentamila euro sono stati racimolati grazie al sito
internet del progetto", afferma Paolo Faustini di Smarketing,
un’azienda di consulenza che ha contribuito in forma volontaria alla
progettazione del sito web.

Da luglio 2009, sono circa 150 i volontari provenienti da Italia,
Austria, Polonia e Spagna che hanno lavorato alla ricostruzione del
villaggio. Sono arrivate anche donazioni in forma di beni; sul sito si
può trovare infatti una lista di materiali utili alla costruzione che
indica sia la tipologia dei prodotti che le quantità necessarie.

Lo scorso ottobre, nel giorno del suo compleanno, Berlusconi ha
consegnato le chiavi di 400 appartamenti, ma la maggior parte degli
edifici è ancora in costruzione. Più di 5mila persone continuano a
restare negli alberghi del litorale adriatico. A soffrire di più di
questa situazione sono i bambini e gli anziani. La politica per la
ricostruzione attuata dal governo è stata duramente criticata dagli
abitanti, evacuati dalla loro città e trasferiti in new town in aree
isolate. Le case di Pescomaggiore costano 600 euro a metro quadro,
quando gli appartamenti previsti dal governo invece costano 2700 euro
a metro quadro.

Il progetto Eva è stato sviluppato dal Beyond Architecture Group
(Bag), specializzato in edifici ecosostenibili. Per otto mesi tre
giovani architetti hanno vissuto a Pescomaggiore, cinque di loro in
una tenda proprio come gli abitanti del luogo. "La paglia, in una
situazione di emergenza, consente di costruire velocemente le case. Si
può trovare in loco ed è quindi sostenibile. Permette l’approccio Do
It Yourself, ossia l’autocostruzione, e assicura un eccellente
isolamento: durante l’inverno in quest’area di montagna si possono
raggiungere anche 15 gradi sottozero" spiega Paolo Robazza del Bag.

www.salvaleforeste.it