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Devastazioni al G8 di Genova Pene più severe in appello
Nel tribunale di Genova, emessa la sentenza dappello nel processo che vedeva imputati 25 dimostranti accusati di devastazione e saccheggio durante le manifestazioni del G8 che si svolse a Genova nel luglio del 2001.
Lesito è stato molto diverso dal processo di primo grado: 15 persone sono state assolte, 10 sono state condannate, tutte con pene molto, molto più severe, dal 10 al 50% in più.
Di seguito, il dettaglio delle condanne:
Francesco Puglisi (10 anni e 6 mesi in primo grado), condannato a 15 anni;
Vincenzo Vecchi (10 anni e 6 mesi), 13 anni;
Marina Cugnaschi (11 anni), 12 anni e 3 mesi;
Alberto Funaro (9 anni), 10 anni;
Carlo Arculeo (7 anni e 6 mesi), 8 anni;
Luca Finotti (10 anni), 10 anni e 9 mesi;
Antonino Valguarnera (7 anni e 8 mesi), 8 anni;
Carlo Cuccomarino (7 anni e 10 mesi), 8 anni;
Dario Ursino (6 anni e 6 mesi), 7 anni;
Ines Morasca (6 anni), 6 anni e 6 mesi.
Amaro il commento a caldo dei difensori: «Così hanno trovato i responsabili dei fatti del G8».
A chi è stato assalto è stata riconosciuta la legittima difesa contro cariche della polizia ritenute, evidentemente, illegittime.
Devastazione in corso Italia durante il G8
Lo scorso 4 giugno, il sostituto procuratore generale Ezio Castaldi aveva chiesto pene per complessivi 225 anni di carcere, la stessa richiesta che era stata formulata in primo grado dai pubblici ministeri Anna Canepa e Andrea Canciani.
In primo grado, il tribunale condannò 24 imputati per un totale di 108 di reclusione; una sola imputata, Nadia Sanna, fu assolta per «non avere commesso il fatto». I pm avevano contestato a tutti il reato di devastazione e saccheggio, ma questa accusa è rimasta per sole 10 delle persone condannate, per le quali erano comunque previsti 3 anni di condono.
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