[NuovoLab] finanziaria di guerra, g8, sicurezza, etc

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Author: Edoardo Magnone
Date:  
To: forumgenova
Subject: [NuovoLab] finanziaria di guerra, g8, sicurezza, etc
Se fossi uno di loro signori al governo comincerei a pensare a cosa
c`e di sbagliato nella mia politica per aver bisogno dell`appggio (e,
per giunta, ottenerlo!!!) di noti compagni di merenda come Andreotti e
Cossiga.

Comunque sia....allego articolo per comprendere come sara` la
finanziaria di questo Governo dal punto di vista degli armamenti,
industria bellica, sicurezza, militarizzazione della societa`, etc..

Si potra` dire un domani che un Kossiga (ricordate "boia"?) ed un
Andreotti (ricordate "bacio le mani"?) hanno voluto il G8 alla
Maddalena? Solo loro, ovviamente!! Tutti gli altri sono, in qualche
modo, scusabili!

Si potra` far ricadere la colpa dell`aumento della produzione di armi
solo su questi due "salvatori"? Tutti gli altri sono innocenti perche
pur avendo votato a favore sono gia` tutti pentiti!!

Cordialmente,
Edoardo Magnone

Ps. Mi chiedo, vista la presenza di Andreotti, se la pena di lor
signori potra` essere condonata, per effetto del pentitismo! ;-)

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Finanziaria in divisa

Ventun miliardi alla Difesa, Natale ricco per le aziende belliche italiane

di Luca Galassi - www.peacereporter.net

Le minacce del Ventunesimo secolo, evocate con forza sempre maggiore,
dopo l'11 settembre, ad ogni vertice annuale della Nato, si chiamano
terrorismo e armi di distruzione di massa. Entrambe hanno fatto della
paura un elemento di strategia politica. E per contrastare la paura si
affinano e si consolidano i sistemi di difesa. Ovvero: ci si arma.
Secondo il Sipri (Istituto di studi per la pace di Stoccolma), nel
mondo le spese militari sono cresciute nel 2006 del 3,5 percento
rispetto all'anno precedente, superando i mille miliardi di dollari
(quasi 680 milioni di euro). Nella classifica dei Paesi produttori di
armi, l'Italia è al settimo posto, con 20 miliardi di euro. Il nostro
Paese destina al settore difesa l'1,5 percento del proprio prodotto
interno lordo.

Risorse sparse. Le spese militari rappresentano una delle voci più
onerose nel bilancio del nostro Paese. Grazie alla Finanziaria,
passata a fine estate al Senato per un pugno di voti e in attesa della
votazione alla Camera, sono previsti stanziamenti per 23 miliardi e
352 milioni di euro (21 miliardi nel bilancio preventivo della Difesa,
2.424 aggiunti dalla Finanziaria). L'aumento rispetto al 2007 (la
misura allora ammontava a 21 miliardi e 11 milioni) è dell'11,1
percento. Le previsioni di spesa per il comparto militare, invece di
far capo solo al ministero della Difesa, sono disseminate nelle più
disparate allocazioni: oltre alla Finanziaria e al bilancio della
Difesa, come detto, i contributi spaziano dal ministero per l'Economia
a quello dello Sviluppo economico. Essendo sparse in vari bilanci, le
risorse rendono opaca la loro interpretazione. Vediamo di cominciare a
far luce sulla loro allocazione, andando a verificare, punto per
punto, dove e a cosa sono destinate le risorse stanziate nella Legge
Finanziaria.

L'articolo 5, comma 12, stanzia un fondo di 107 milioni di euro per il
pagamento dell'accisa (imposta) sui prodotti energetici delle Forze
Armate.

All'articolo 21 del Disegno di Legge, il comma 1 cita: "Per
l'organizzazione del vertice G8 previsto per l'anno 2009 è stanziata
la somma di euro 30 milioni per l'anno 2008." Il vertice si terrà alla
Maddalena, in Sardegna, da dove il mese scorso sono partiti 1.500
soldati Usa, nell'ambito della dismissione della base militare, che
verrà definitivamente lasciata dalla Marina statunitense nel febbraio
2008.

L'articolo 22 integra con 30 milioni di euro il taglio del 15 percento
della scorsa Finanziaria per la 'professionalizzazione' delle Forze
Armate; stanzia inoltre 140 milioni di euro per 'garantire la capacità
operativa' delle stesse. Venti milioni di euro vanno poi all'arsenale
della Marina militare di Taranto e 40 per il funzionamento dell'Arma
dei Carabinieri.

Nell'articolo 31 si propone l'allocazione di risorse per: 15 velivoli
addestratori Aermacchi M346; 12 elicotteri Agusta Westland EH101;
sistema di comunicazioni Sicote per i Carabinieri in funzione
anti-terrorismo; progetto Soldato futuro; partecipazione, con la
Francia, alla costruzione del satellite di comunicazioni Sicral 2. Per
l'attuazione di tale piano sono autorizzati contributi quindicennali
per un totale di 1 miliardo e 50 milioni di euro.

All'articolo 31, comma 2, figurano, per la partecipazione al programma
del Caccia Eurofighter: 318 milioni di euro per il 2008, 468 per il
2009, 918 per il 2010, 1.100 per il 2011 e 1.100 per il 2012. Aggiunti
a quelli già previsti dalla Tabella F della Finanziaria (importi da
iscrivere in bilancio alle autorizzazioni di spesa delle leggi
pluriennali), si raggiungono, per 5 anni, 4.884 milioni di euro. Al
comma 3, si dispone l'erogazione di ulteriori fondi per il programma
di sviluppo delle fregate multiruolo Fremm, in cooperazione con la
Francia. Il totale è di un miliardo e 50 milioni in 15 anni. Sempre
nella Tabella F della Finanziaria vi sono fondi aggiuntivi per le
fregate Fremm di circa 800 milioni di euro.

Nell'articolo 93, per esigenze legate alla tutela dell'ordine
pubblico, è previsto, per un piano di assunzioni, uno stanziamento di
50 milioni di euro per il 2008, di 120 per il 2009 e di 140 per il
2010. Risorse, queste, destinate all'Arma dei Carabinieri, alla
Polizia di Stato, alla Guardia di Finanza, alla Polizia penitenziaria
e al Corpo forestale.

L'articolo 95 destina 200 milioni di euro in più per 2008, 2009 e 2010
ciascuno per i rinnovi contrattuali e la 'valorizzazione delle
specifiche funzioni svolte nella tutela dell'ordine pubblico e della
difesa nazionale. Destinatari il corpo di Polizia e le Forze Armate.
Nella tabella del ministero per l'Economia è inoltre iscritto oltre un
miliardo di euro per il finanziamento delle missioni italiane
all'estero.

In conclusione, le spese militari aumentano, a dispetto delle promesse
del governo Prodi. Che nel programma pre-elettorale si era impegnato,
"nell'ambito della cooperazione europea, a sostenere una politica che
consenta la riduzione delle spese per armamenti". Promesse da
marinaio.

http://www.resistenze.org/sito/os/ip/osip7n13-002394.htm