Re: (L) report due giorni DIY ad El Paso Occupato - aka la s…

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Author: pinke
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To: autoprod - muzak - no-copyright - etc.
New-Topics: R: (L) report due giorni DIY ad El Paso Occupato - aka la scenaautoproduzioni in italia
Subject: Re: (L) report due giorni DIY ad El Paso Occupato - aka la scena autoproduzioni in italia
ginox wrote:

> Di tutto il ragionamento mi lascia solo perplesso il fatto che non si parla
> mai del gusto e del divertimento implicito nell'autoprodursi o anche del
> suonare in generale. Cioe' io non vedo in negativo il fatto che
> la gente possa fare autoproduzione per puro gusto di suonare e di non
> rientrare nelle logiche del mercato: per il puro e semplice gusto di
> giocare
> con delle regole che nn sono imposte da qualcun'altro.


ecco. questo secondo me e' un punto molto importante.
io sono d'accordo in pieno con la mail di ginox. (anche negli altri aspetti)

io non posso pretendere che un gruppo di ragazzini (per fare un esempio
facile) suoni esclusivamente per il silvestre o per le foche in
australia. non solo non lo posso pretendere, ma proprio non mi torna.
faccio un esempio:
qui a firenze ci sono questi ragazzi che fanno hc. organizzano con noi i
concerti, condividono la quotidianita' di un posto occupato accollandosi
tutti gli sbattimenti del caso, si autoproducono testardamente (sono
stati un'intera serata a ritagliare le copertine del loro demo e
scriverci sopra con il pennarello)...
dopodiche' hanno una energizzante voglia di suonare. proprio smaniano,
si vede e fa bene al cuore. ora io non mi sentirei di dirgli "eh pero'
alla casa del popolo di cercina non potete suonare perche' e' un posto
commerciale e oltretutto non fareste nessun benefit e suonereste solo
per divertirvi".
perche' dio cane altrimenti sfioriamo il cattolico...
tutto sta a capire come uno suona, con che spirito e con che pratiche.

questo vale a maggior ragione per i contenuti.
pretendere di definire quale contenuto e' politico e quale no mi
parrebbe piuttosto autoritario onestamente..
ci sono un sacco di gruppi diy che nei loro testi non citano ne'
chiudere morini ne' cafiero, ma sono molto piu' incisivi e
destabilizzanti di un gruppo che canta i soliti 4 slogan copiati paro
paro dai volantini.
e che cazzo non posso eleggermi giudice di cosa e' politico e cosa no.

certo, ci sono ovviamente dei parametri di base. in realta' la cosa
dell'antifascismo etc. l'abbiamo scritta. l'ho messa io tempo fa nella
pagina del sito che riguarda la policy. ho scritto anche altre cose che
vi avevo sottoposto e che non mi sembrano diverse da quello che intendi te.
volendo potremmo chiarificare meglio e dargli piu' risalto, pero' non e'
che proprio l'abbiamo saltata ecco.

sul fare i soldi con le autoproduzioni, come ho gia' detto tante volte,
io non sono d'accordo. sia questo vivere o sopravvivere. ma avevamo gia'
parlato di questa cosa e in definitiva mi sembravamo piuttosto concordi.

dopodiche' io sono la prima a dire che ci vuole una policy, ma aprire
uno spazio sul portale non puo' voler dire mettersi davanti a un
tribunale che esamina tutta la tua vita e decide se sei degno oppure no.
ad esempio (mi tocca entrare nelle beghe torinesi anche se proprio non
vorrei!) se mastello continua il suo progetto di label con gli stessi
canoni di sempre non vedo perche' questo progetto non dovrebbe stare sul
portale. il fatto che la stessa persona poi apra un locale non implica
necessariamente un mescolarsi delle due cose mi pare. se l'etichetta
continua ad essere diy (per come lo intendiamo noi) mi sembra che le
cose non cambino.

bah.
ciau
pinke