Attenzione! La proiezione di The take sarà recuperata lunedì 23 alle 21.30
presso lAuditorium della parrocchia dellArancio
Lunedì 16 ottobre ore 21.30
Videoproiezione Un cinema equo e solidale
IQBAL
di Cinzia Th. Torrini
Presso lAuditorium della Parrocchia dellArancio
Martedì 17 ottobre ore 21.30
Prime visioni
WHISKY
di Juan Pablo Rebella, Pablo Stoll, Uruguay 2004 99
con Andres Pazos, Mirella Pascual
Festival Cannes 2004 Un certain regard (Miglior film)
Un Kaurismaki uruguayano: è la prima impressione che abbiamo vedendo lopera
seconda di questi due bravi registi. Ma salta subito allocchio una
differenza col Finlandese: quelli di Whisky sono personaggi veri, a tutto
tondo, non figurine surreali e improbabili.
Nella vita quotidiana, monotona, di un attempato proprietario di una
fabbrichetta di calzini, limprevisto ritorno del fratello più giovane per
lanniversario della morte della mamma porta scompiglio esistenziale. Quanto
uno è introverso e scontroso, tanto laltro è solare e amante della vita.
Per non essere da meno, il fratello maggiore fingerà di essere sposato con
una delle sue operaie, la più fedele e fidata. Inoltre i due sono ebrei, e
sappiamo quanto sia importante in quella religione il culto della famiglia,
della progenie...
Divertente, profondo, recitato con maestria, Whisky è anche una lezione di
cinema, con le sue inquadrature fisse, a sé stanti, contigue o frontali
rispetto alle precedenti, senza sfoggi di bravura, ma con una capacità
narrativa che si annulla nella ripetitività della vita quotidiana, capace di
rivelare il segreto di un'esistenza anche grazie ad un dettaglio (un
macchinario che fa i calzini, una sedia a rotelle riposta, una serranda
rotta e mai riparata). Assolutamente da non perdere.
Mercoledì 18 ottobre ore 21.30
Prime visioni
U-CARMEN e-KHAYELITSHA
di MarK Dornford-May, Sud Africa 2005 120
con Pauline Malefame, Andile Tshoni
Festival Berlino 2005 Orso doro Miglior film
Finalmente anche da noi lo straordinario film vincitore dellOrso doro
dello scorso anno a Berlino: una Carmen di Bizet incarnata nella realtà
odierna sudafricana. Non si tratta di una bizzarria registica alla Ken
Russell, ma di un riuscito tentativo di calare il più celebre dei melodrammi
lirici in un contesto altrettanto coerente della Siviglia ottocentesca, in
una lingua dalle sonorità per noi sconosciute. Chi ama lopera, troverà in
questo film non del semplice teatro filmato, ma un tentativo (riuscito) di
potenziare le valenze drammatiche del testo musicale, cui è restituita tutta
la carnalità di una cultura altra; chi non fosse un melomane, non si lasci
scoraggiare (il film è anche recitato) e venga a vedere quali conseguenze ha
lasciato lapartheid nella società sudafricana. I colori tradizionali di
Carmen il rosso e il giallo (la gonna e la gaggia, come vengono descritti
da Merimée) li vediamo anche qui, in apertura e in chiusura, ma sono
quelli del nastro che la polizia utilizza per circoscrivere la zona del
delitto... U-Carmen è un film importante, paragonabile per la sua carica
innovativa a ciò che rappresentarono negli anni Cinquanta West Side Story e
Orfeo negro. A Berlino se ne sono accorti; speriamo anche a Lucca.
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