* Claudio <vecna@???> [2006-10-10 15:54:47]:
> no, stesso discorso di "trackmenot"...
> puo' essere un approccio giusto, ma varie analisi danno torto, almeno
> all'implementazione attuale:
> http://www.schneier.com/blog/archives/2006/08/trackmenot_1.html
effettivamente un paio di punti sono interessanti
1) quando dice che la tua ricerca potrebbe essere tracciata in quanto
reagisce a un "pattern matching" (ci possiamo cambiare il vestito quanto
ci pare, ma il metal detector continuera' a suonare)
2) quando query alla mano si fa i conti con la banda :)
secondo me e' cmq un approccio logico quello di confondere le idee a chi
ce le vuole avere troppo chiare senza giustificato motivo
> questo e' quello che intendo per rischio del primo link, ne parlo piu'
> dettagliatamente con il paragone del giornalista e del professore qui:
> http://www.s0ftpj.org/docs/LMF/LMF.htm
molto scorrevole, leggetevelo :)
il rischio del primo link (io lo allargherei ai primi dieci sul 99%
delle ricerche non direttamente verificabili, quelle d'opinione) e'
quello che piu' mi spaventa, e sollecita la mia paranoia impanicante
con tutto che anche io uso google regolarmente non me la sento di dire
"Verosimilmente un colosso come Google non potrebbe mai prendere
esplicitamente parte a cospirazioni censorie e mantenere la cosa
segreta" come dici tu
il fatto che sia un colosso non implica affatto che sia indipendente e
immanovrabile, ma naturalmente ora come ora sono solo paranoie finche'
non ci saranno prove (abbiamo sgamato Echelon, abbiamo sgamato Telecom,
scommettiamo che sgamiamo anche Google ?)
delarge