Quoting pinke <pinke@???>:
> sulla "giustezza" di incentrarsi su myspace (anche qui rispondo a
> jacklamotta) io continuo a non essere d'accordo. tanto piu' che io
> spererei di essere molto meno effimeri di un progetto commerciale
> trendy: quando chiudera' myspace o cambiera' come hanno fatto tante cose
> alla moda, noi avremo incentrato tutto su un qualcosa che nessuno si
> ricordera' neanche.
giusto per non perdersi sui termini, cosa che per altro mi riesce  
meglio di molte altre cose :) non parlavo di focalizzazione su myspace  
ma giusto di veicolare parte del discorso a partire da myspace in  
quanto strumento/struttura con finalità (e problematiche) vista la sua  
super-diffusione. chiaramente il ragionamento (e gli obiettivi) poi  
corrono ben oltre myspace. va da sè che trattandosi di un progress, è  
necessario da parte di eventuali interessati, dotarsi di pazienza e  
sbattimento per seguire e magari partecipare alla costruzione del  
progetto. sarebbe, per certi versi (passatemi il parallelo), come se  
parlassimo di lavoro interinale e si facesse riferimento, come  
passaggio iniziale, all'adecco. chiaro che non è l'adecco la causa del  
mercato del lavoro ma semplicemente una struttura che sfrutta e ci  
guadagna, al pari di tante altre. rimane il fatto che l'adecco la si  
trova in ogni parte d'italia, e all'estero. da qui la facilità di  
"visualizzazione" della questione, o almeno del soggetto. così come  
myspace. dopodichè, chiaro che vedere l'insegna adecco lungo la strada  
non equivale a capire il mercato del lavoro. da qui il lavoro  
complessivo e la progettualità che "assorbe" la visualizzazione e la  
contestualizza.
r
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