On Friday 08 September 2006 20:42, P@sKy wrote:
> Hai ragione e per la precisione la merce piu' preziosa e'
> "l'informazione nell'unita' di tempo"... ma "Information wants to be
> free" non dovrebbe ricordarci qualcosa? Lo "spirito", anche
> "politico" dell'evento hackmeeting non si puo' racchiudere in queste
> 5 parole? Io penso di si....
Information wants to be free diventa pero' solo uno slogan se non e'
calato nella pratica e nelle singole scelte quotidiane e spesso rischia
di diventare qualcosa di molto diverso da quanto possiamo ipotizzare.
Il mercato globale conosce benissimo come adattarsi e altrettanto bene
utilizza a proprio totale vantaggio e senza esserne minimamente scosso
tutto un sistema di licenze libere e di concetti "open".
Come sempre, secondo me, dipende da quali obiettivi singoli ci poniamo
quando produciamo qualcosa, e questa considerazione non puo' che essere
legata ai singoli casi e, sempre a mio parere, generalizzare porta solo
fuori strada.
Information wants to be free ha portato, per esempio, a vedere alcuni
video "di movimento" passare sui tg nazionali (sicuramente a scopo di
lucro) all'epoca di genova (e non solo), e questo lo considero
senz'altro un bene, ma ha portato anche alla creazione di aberrazioni
quali Ubuntu Christian Edition (giusto per dirne una a caso e che di
recente mi ha colpito molto)
http://www.whatwouldjesusdownload.com/christianubuntu/
L'informazione deve essere libera e liberata, ma da chi e per quali
scopi? Una "liberazione acritica" e' senz'altro piu' facile e, per
alcuni versi piu' "produttiva", sia in termini quantitativi, sia in
termini qualitativi, ma e' veramente quello che vogliamo? Avere i soldi
e gli sviluppatori della SUN per sviluppare Openoffice e' veramente
liberare l'informazione e slegarla da alcune logiche da noi tanto
odiate?
Risposte sinceramente non ne ho, ma ho la certezza che sia necessario
continuare a rifletterci sopra collettivamente, senza mai perdere di
vista gli eventuali obiettivi che ci vogliamo porre con il nostro
lavoro e con le nostre produzioni e cercando, di volta in volta, le vie
migliori per farlo, anche attraverso le varie licenze o la consapevole
decisione di non utilizzarne affatto.
SiBa