Re: [Hackmeeting] Re: Io sto con Chiesa

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Author: Dame`
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To: hackmeeting
Subject: Re: [Hackmeeting] Re: Io sto con Chiesa

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From: "asbesto" <asbesto@???>
To: <hackmeeting@???>; <prozac@???>
Sent: Saturday, September 02, 2006 5:01 PM
Subject: Re: [Hackmeeting] Re: Io sto con Chiesa

> perche? secondo te necessariamente hacking == politica?
>
> :)


Hacking e politica sono inscindibili...dove per politica non bisogna
intendere destra e sinistra, aspirare al potere, al governo...distruggere il
potere o il governo.
Hacking non è sinistra e non è destra, non è rosso e non è nero...e
ciononostante ha molto a che fare con la politica...in pratica...con la
polis e tutti coloro che ne fanno parte, con l'agire all'interno della
polis.

L'hacking manipola mezzi e strumenti assai delicati...In mani sbagliate
sarebbe il caos e la perdita di molte libertà.
L'hacking è un mezzo e in quanto tale può essere utilizzato per vari
fini.... L'hacking non è solo "sicurezza", come vuol far credere Chiesa, ma
è anche l'esatto opposto...riguarda la gestione delle informazioni e dei
mezzi per diffonderla...E' un argomento che è sempre stato caro anche ai
peggiori fascismi...Non puoi parlare di questo mezzo senza porti il problema
del fine...senza porti il problema di un utilizzo non fascista del mezzo.
Questo è politica...questo è essere politici!!! Questo non significa essere
comunisti, rossi o frikkettoni. Significa aver imparato da una fetta di
triste storia...
Non si può parlare di hacking senza parlare di politica e senza parlare di
etica e l'etica ha sempre a che fare con i comportamenti degli individui, la
relazione tra gli individui, all'interno della società e della polis.

L'hacking ha che fare con l'informazione, la libertà di comunicazione, la
condivisione.
Se l'informazione la gestiscono in pochi (come alcuni vorrebbero) si ritorna
a un triste passato "politico" (in realtà neanche troppo passato)....
L'hacking libera l'informazione, la distribuisce e questo è di per sè un
atto politico...
Sono d'accordo quando si dice un raduno hacker non ha bisogno di striscioni
antifascisti...
ma solo perchè lo spirito originario dell'hacking (e non l'hacking come mero
strumento) non può essere fascista per sua natura e quindi sottolinearlo a
caratteri cubitali è superfluo....E' come dire...lo ripeto...che "l'acqua è
liquida".

La natura antifascista, quella vera, dell'hackmeeting vien fuori, del resto,
a mio avviso, dagli argomenti che vengono trattati all'interno
dell'evento....e soprattutto dal COME vengono trattati...
Quel che accade all'interno dell'evento è vero hacking e vera TAZ...le
azioni...non le teorie....Tutto il resto, quel che accade all'esterno o
sulle mura di un edificio, è già visto, già digerito, già amato, già
odiato....vecchio...vecchissimo....al punto che persino i cosiddetti
"sbirri" se ne sbattono...

A nessun fascista interessa la libertà, la condivisione di e libero accesso
a mezzi e saperi...Se però un solo fascista fosse attratto dall'hackmeeting
(cosa davvero strana) e quindi dalle questioni ormai da anni care
all'evento...non vedo perchè impedirgli di entrare...Chissà che
l'hackmeeting non produca un fascista in meno e questa sarebbe una grande
vittoria...L'hacking trasforma la società e lo fa si spera anche così....Non
vedo un modo diverso! L'alternativa sarebbe la "soprressione" ma siamo tutti
d'accordo che sarebbe una soluzione fascista, no! Anche la chiusura
preventiva o l'attacco preventivo sono fascisti! La storia (quella recente)
ci insegna. Ovvio poi che i fascisti o i comunisti o i qualcunquisti che
picchiano e rompono i coglioni e non solo....nessuno li vuole...credo! Ma su
quello chi ci mette becco!!!

Chiesa...quindi...ha detto cose che anche chi ci bazzica dentro o nei
dintorni si sta dicendo da anni...Questo non vuol dire però che Chiesa abbia
ragione!!!
a) Fare l'elenco di tutti gli eventi a cui prende parte perchè ha le tasche
piene...eventi cui possono prendere parte solo chi le tasche ce l'ha davvero
piene...non ha nulla a che vedere con l'hacking ma solo con le tasche
piene......ed ha persino a che vedere con i "saperi accessibili a pochi"...e
cioè solo a quelli che ne hanno la possibilità e se lo possono
permettere...Non mi pare che questo abbia qualcosa a che fare con il vero
spirito hacker....anche dal punto di vista storico...

b) Giudicare un evento da uno striscione e una cancellata abbattuta...anche
questo è molto riduttivo...e snobbare quello di cui si discute dentro è da
presuntuosi...Molti che sono andati all'hackmeeting non condividono quello
striscione e neanche l'eclatante scelta di occupare..però sono lì dentro e
stanno dando il loro contributo...Quello di cui si sta parlando
all'hackmeeting non ha nulla a che fare con rosso e nero, destra e
sinistra...Ha a che fare con l'hacking e l'hacking pone di per sè molte
questioni politiche....Non credo che Chiesa questo non lo sappia...

Il limite dell'hackmeeting forse sta nel come e cosa comunica all'esterno,
alla gente comune, al di là di quel che l'evento è e fa....
Cosa comunica alla gente? come lo comunica? cosa suscita nelle persone? i
toni che spesso assume sono quelli giusti?

Personalmente stimo Chiesa per molte cose che ha fatto e molte delle sue
testimonianze/articoli davvero interessanti...Chiesa è parte della storia
dell'hacking italiano...a qualcuno non piace ...ma chi se ne frega! Però la
cosa peggiore che ha scritto, a mio avviso, è proprio questa...per quanto
sia enormemente utile. Ok fa riflettere, ma il tono...è brutto...Ma forse
anche questo ce lo siamo voluti....quando l'anno scorso si è detto NO
categorico alla proposta di invitare Raoul Chiesa all'hackmeeting
napoletano...senza del resto apportare delle buone
ragioni...ahimè...democratiche ed antifasciste....