Alla sede di LTF il primo cantiere antitav di Torino: foto a quest'indirizzo:
http://italy.indymedia.org/news/2005/06/802303.php
Nel tardo pomeriggio del 1 giugno una squadra di operai antitav ha allestito a Torino il primo cantiere utile, tra i tanti che hanno invaso la città in vista delle olimpiadi del prossimo anno, il fiore all'occhiello di una città dove le opere faraoniche per la kermesse della neve hanno il loro contraltare nel malessere sociale diffuso, nel peggioramento della qualità della vita e dei servizi.
Il cantiere è stato aperto in galleria S. Federico, dove, al numero 16, ha sede L.T.F. (Lyon Turin Ferroviare), il Genral Contractor che ha in appalto i lavori della tratta centrale della linea per i treni ad alta velocità in Val di Susa. Sono quelli che godranno i vantaggi di un'opera che agli abitanti della Val Susa e a quelli della cintura Nord (da Settimo a Venaria a Pianezza) non porterà che inquinamento e distruzione ambientale in una valle dove il trasporto locale ed i servizi alle persone sono in rapida dismissione.
Gli operai Antitav sotto gli sguardi stupiti e curiosi dei numerosi passanti che affollavano galleria San Federico, hanno delimitato l'area del cantiere con il nastro rosso e bianco racchiudendovi l'ingresso della sede di LTF, le due colonne prospicienti e lo spazio antistante.
Alle colonne è stato appeso uno striscione su cui era scritto "Chiudere LTF - No Tav" siglato con la firma FAI (Federazione Anarchica Italiana). Il regolamentare cartello che indicava che nella zona erano in corso dei lavori è stato piazzato in modo da rendere visibile l'inizio del lavori.
Sono stati affissi numerosi manifesti esplicativi per spiegare alla cittadinanza le finalità del cantiere e le ragioni di una lotta ultradecennale tra una valle e i vari governi succedutisi in questi anni.
Il cantiere No-Tav è un segnale di solidarietà verso gli abitanti della Val Susa che sabato 4 giugno marceranno da Susa a Venaus per dar vita ad un presidio permanente contro il cantiere che ospiterà i lavori per la galleria di servizio di nove km collegata alla due "canne" principali di 52 chilometri. Le due gallerie, traforando la montagna da Venaus a S. Jean de Maurienne, sono destinate a produrre danni ambientali considerevoli (taglio delle falde, estrazione di materiali pericolosi quali l'uranio e l'amianto, etc.). Si tratta, lo dicono con "orgoglio" le stesse ditte che hanno vinto l'appalto per conto del General Contractor LTF (Lyon Turin Ferroviarie), di realizzare una linea di "pianura" in montagna Chi parla è gente con una vasta esperienza in materia di devastazioni ambientali: la ditta che ha vinto l'appalto per la costruzione del tunnel di Venaus, la CMC, una cooperativa rossa di Ravenna, ha già dimostrato la propria perizia nel Mugello, dove è sotto processo per !
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lio delle falde acquifere e per il grave inquinamento causato dai lavori effettuati.
Ma in Valle la gente ha la testa dura: il percorso delle ruspe non sarà certo agevole.
Di fronte ai giganti è giusto ribellarsi.
Tutti alla manifestazione del 4 giugno.
Appuntamento alle 9/9,30 nei pressi della stazione ferroviaria
Partenza da Torino:
-in auto ore 8 dalla sede di corso Palermo 46
-in treno ore 8,15 dalla stazione Porta Nuova
Federazione Anarchica Torinese - FAI
Corso Palermo 46 - la sede è aperta il giovedì dalle 21,15
Info: 011 857850; 338 6594361
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