Oila',
sono appena stato a Bolzano a un dibattito
intitolato Copyright, copyleft, creative commons:
Proprietà intellettuale & Pubblico dominio,
organizzato dal centro audiovisivi della
provinvia di BZ, le cui attivita' sono queste:
http://www.provincia.bz.it/cultura/educazionepermanente/audiovisivi/index.htm
vi consiglio di andarle a vedere, mi pare assai
notevole. Tra le offerte ci sono:
Sala montaggio
Un servizio garantito da un sistema professionale
all'avanguardia e da un operatore qualificato .
La sala montaggio è a disposizione del pubblico,
previa prenotazione, per l'assistenza tecnica e
la realizzazione di produzioni audiovisive.
Produzioni e pubblicazioni
Per promuovere attivamente la cultura
cinematografica e multimediale attraverso la
produzione e coproduzione di film, documentari e
volumi dedicati al cinema, alle arti visive, a
temi culturali, storici e sociali con particolare
attenzione alla realtà locale.
Uno dei loro problemi e' che molto di questo
materiale (dvd, cdrom, etc.) ha una circolazione
assai limitata, ma loro comunque devono pagarci
la Siae.
Noi possiamo aiutarli in due modi, ambedue curiosi:
*) Fare una donazione al centro audiovisivi della
provinvia di BZ di un certo numero di Dvd
contenenti musica libera, che loro possono usare
per le loro sincronizzazioni ma anche distribuire
presso la mediateca. E' anche ragionevole
ipotizzare che desiderino installare una freebox
nel centro. La cosa e' interessante perche' loro
sono collegati con TUTTE le altre mediateche
italiane e si scambiano frequentemente dei
materiali. Credo che se ben gestita questa cosa
possa avere un interessante riscontro, anche nel
tempo. Naturalmente la cosa andrebbe fatta bene,
ma sepoffa'.
2) Fornire loro una consulenza pratica (quindi
non strettamente legale) su come offrire ai
musicisti locali l'alternativa del
copyleft/no©/quellochee' in modo da diffonderla
come reale alternativa praticabile. Loro sono
molto disponibili e interessati a queste
questioni.
Quello di Bz e' un minimondo a parte, non privo
di problemi ma con una certa quantita' di
impiegati e dirigenti delle istituzioni locali
(non politici, dipendenti) veramente sensibili al
nuovo (e infatti chiamano me).
Per mille motivi credo che il fronte dei rapporti
istituzionali sia fondamentale, e questa puo'
essere una interessante occasione.
S
