[Consumo critico - Milano Social Forum]patto di lavoro Franc…

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Author: Arianna Facchi
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Subject: [Consumo critico - Milano Social Forum]patto di lavoro Franco
Vi invio, allegato al corpo del messaggio, il patto di lavoro steso da
Franco. Arianna.

Proposta di patto di lavoro
Viviamo in un mondo dominato dall'interesse, dal denaro e dal profitto,
dove l'economia globale trova alimento nello sfruttamento delle persone e
nello scambio ineguale tra i popoli, condannando la maggioranza
dell'umanit=E0 alla fame, alla povert=E0, alla sofferenza. Come persone, gru=
ppi
e associazioni ci impegniamo nel Torino Social Forum per ricercare
un'alternativa democratica alla globalizzazione liberista.=20
Non possiamo abituarci all'ingiustizia: per questo ci sentiamo impegnati
nella costruzione di nuovi rapporti sociali fondati sull'uguaglianza tra le
persone, sulle pari opportunit=E0, su forme di controllo, autogestione e
cooperazione che rendano possibile un governo equo e solidale delle risorse
naturali, economiche, scientifiche e tecnologiche. Questo non pu=F2 essere
garantito da sedi e organismi internazionali che si sottraggono al
controllo democratico e rappresentano gli interessi del grande potere
economico e militare, come G8, Fondo Monetario Internazionale, Banca
Mondiale e WTO.
Sogniamo un mondo solidale che garantisca a tutti gli esseri umani i
diritti fondamentali: alimenti sufficienti e sicuri per la salute, acqua
potabile, un lavoro tutelato, assistenza sanitaria, istruzione e libero
accesso ai saperi, libert=E0 di espressione e di organizzazione, un ambiente
non inquinato, il diritto per tutti gli uomini e le donne ad esprimere la
propria personalit=E0 e a condurre una vita piena e soddisfacente.
Non riteniamo accettabile una realt=E0 nella quale le persone vengano ridott=
e
a semplici merci e ci battiamo per l'abolizione delle moderne servit=F9 di
mercato che rendono sempre pi=F9 incerta e precaria la condizione dei
lavoratori e delle lavoratrici. Non riteniamo accettabile che il mondo
della scuola e della formazione venga regolato da logiche aziendalistiche e
funzionali ai processi di produzione e di mercato, e ci battiamo contro la
mercificazione e l'uso privato dei saperi.
Siamo impegnati a preservare l'integrit=E0 ambientale come atto di
responsabilit=E0 verso il nostro futuro e quello delle nuove generazioni.
Riteniamo che l'accesso ed il consumo delle risorse naturali non possa
essere regolato dal profitto, dalla forza militare e dalla superiorit=E0
tecnologica, ma debba fondarsi sul ripristino di un rapporto pi=F9
equilibrato tra civilt=E0 umana ed ecosistema terrestre. Questo =E8 possibil=
e
attraverso la difesa della biodiversit=E0 e delle risorse naturali, il
risparmio energetico e dei materiali, la generale riduzione dell'impatto
ambientale.
Ci riconosciamo nella convivenza tra diversi e consideriamo la societ=E0
multietnica e multiculturale un modello di civilt=E0 migliore. Ci battiamo
per la libert=E0 di circolazione delle persone senza limitazioni e confini,
ci opponiamo ad ogni forma di discriminazione e di persecuzione razziale,
rivendicando le libert=E0 ed i diritti civili, politici e sociali dei=
migranti.
Respingiamo qualsiasi forma di discriminazione fondata sull'appartenenza di
genere e sull'orientamento sessuale delle persone, ci battiamo contro le
violenze e le molestie sessuali, il diffondersi delle sottoculture misogine
e sessiste, la mercificazione e lo sfruttamento dei corpi e dei desideri.
Ripudiamo la guerra come strumento di risoluzione dei conflitti
internazionali e siamo impegnati per una politica di pace incentrata sul
dialogo, sulla rimozione delle ingiustizie e sul diritto
all'autodeterminazione dei popoli. Siamo contrari a qualsiasi forma di
coinvolgimento bellico del nostro paese e denunciamo il ruolo della nuova
Nato come braccio armato della globalizzazione liberista.=20
In una prospettiva di pace e di giustizia, solidarizziamo con le lotte di
liberazione dei popoli oppressi da regimi dittatoriali o da occupazioni
straniere. Rifiutiamo ogni forma di terrorismo e siamo contrari ad
ideologie e culture di violenza e di morte. Denunciamo l'uso della
repressione da parte degli apparati di stato come risposta alle istanze di
trasformazione sociale.=20
Crediamo nell'iniziativa pacifica e di massa, per promuovere un nuovo
impegno civile e sociale, attraverso la ricerca di modelli di democrazia
partecipativa, di pratiche e lotte nonviolente.=20
=20
Patto di lavoro
=B7 Il SOCIAL FORUM =E8 un luogo di incontro, di ascolto e di confronto, di
discussione, di elaborazione e di iniziativa, che d=E0 voce ad esperienze
della societ=E0 civile, alle associazioni e alle singole persone che partend=
o
dalla convinzione che "Un altro mondo =E8 possibile" intendono impegnarsi pe=
r
costruirlo.=20
=B7 E' uno spazio in cui si incontrano realt=E0 diverse accomunate dal rifiu=
to
della guerra e da un "sentire comune" sui grandi temi dei diritti, della
difesa dell'ambiente, di uno sviluppo equo e solidale, di una
partecipazione attiva e responsabile dei cittadini nella costruzione del
loro futuro nel quadro di un opposizione radicale alla globalizzazione
neoliberista.=20
=B7 E' un luogo di condivisione di esperienze di cooperazione, di promozione
di modelli economici etici e solidali, di sviluppo di forme di convivenza
multietniche, di sperimentazione di percorsi di democrazia partecipata. E'
un luogo di ricerca di nuovi stili di vita coerenti con un'economia di
giustizia, in grado di contrastare i modelli culturali dominanti e di
introdurre trasformazioni strutturali del vivere sociale.=20
=B7 Il SOCIAL FORUM vuole essere uno luogo "aperto" in cui anche i singoli,
oltre alle forze organizzate, possano incontrarsi e lavorare insieme; uno
spazio in cui sono accettate e valorizzate le diversit=E0 al proprio interno
e non uno strumento che alcuni possono utilizzare per acquistare maggior
visibilit=E0 e imporre contenuti e metodi di lavoro; un luogo in cui non
devono trovare spazio volont=E0 egemoniche, e la ricerca di un sufficiente
grado di maturazione e consenso deve guidare ogni iniziativa.=20
=B7 Non vuole essere la semplice somma delle realt=E0 che vi aderiscono, non
pretende di rappresentarle n=E9 vuole sostituirsi o sovrapporsi ad esse; non
=E8 un semplice coordinamento ma un ambito in cui approfondire gli aspetti
che uniscono nel reciproco rispetto delle diverse specificit=E0 e del diritt=
o
di promuovere iniziative autonome.=20
=B7 Il SOCIAL FORUM non si propone di elaborare una propria politica
generale, ma vuole essere realmente un "Forum" che vive grazie alla
capacit=E0 delle singole realt=E0 che vi aderiscono di proporre iniziative s=
u
cui far convergere l'interesse di tutti. Vuole rappresentare un'opportunit=
=E0
di crescita sulla base di una condivisione di esperienze e collaborazione
tra i suoi aderenti.=20
=B7 Il SOCIAL FORUM opera principalmente sul livello locale, partendo dai
bisogni presenti nel territorio e dalle esperienze maturate dalle forze che
lo compongono, attraverso una contaminazione reciproca e una ricerca di
allargamento verso altre associazioni, gruppi e singole persone che, pur
non riconoscendosi nelle sue pratiche politiche o nei suoi strumenti di
lavoro, sono interessate ad un percorso comune.=20
=B7 Il SOCIAL FORUM si propone di saldare la capacit=E0 di denuncia e di
sensibilizzazione sui guasti prodotti dalle politiche neoliberiste a
livello globale con iniziative locali in grado di cogliere ed affrontare
gli effetti del pensiero unico dominante sulla vita di tutti i giorni nei
quartieri, nella citt=E0 e nel territorio circostante.=20
=B7 Il SOCIAL FORUM si considera parte del vasto movimento mondiale contro l=
a
globalizzazione neoliberista e s'impegna a stabilire forme reticolari di
cooperazione con analoghe esperienze ai diversi livelli: tematici, locali,
nazionale ed internazionale.=20
=B7 Il SOCIAL FORUM individua le priorit=E0 su cui esprimere di volta in vol=
ta
il maggior impegno, e su queste cerca di accrescere la propria capacit=E0
progettuale: la scelta di non operare "a tutto campo" e di circoscrivere
l'ambito di intervento non rappresenta una rinuncia ma =E8 coerente con la
natura stessa di un forum sociale locale, e gli impegni nelle mobilitazioni
per i grandi appuntamenti fissati a livello nazionale e internazionale non
devono soffocare le altre iniziative.=20
=B7 Il SOCIAL FORUM promuove seminari, assemblee e momenti di formazione all=
o
scopo di consolidare un rapporto con il mondo della cultura in grado di
creare nuove occasioni di incontro tra cittadini e politica.=20
=B7 Il SOCIAL FORUM utilizza in tutte le sue iniziative forme pacifiche e no=
n
violente e, attribuendo importanza decisiva ai momenti di mobilitazione,
concorda al suo interno le diverse forme di espressione e di manifestazione
con l'obiettivo di accrescere non soltanto l'incisivit=E0 ma anche il
consenso sulle ragioni della protesta. Chi aderisce al SOCIAL FORUM si
impegna formalmente a rispettare durante le mobilitazioni le modalit=E0
concordate. Il SOCIAL FORUM approfondir=E0 il tema delle pratiche nonviolent=
e
come modalit=E0 di azione sia nell'iniziativa esterna sia al proprio=
interno.=20
=B7 I gruppi di lavoro - tavoli rappresentano un importante strumento per
circoscrivere e approfondire alcuni temi; non devono diventare un ostacolo
alla socializzazione ma devono costituire una sorta di sistema di vasi
comunicanti in grado di coinvolgere tutto il SOCIAL FORUM per giungere ad
un momento di sintesi realmente condivisa; vengono costituiti sulla base di
temi o appuntamenti specifici e non rappresentano una struttura permanente.
=B7 I gruppi di lavoro istruiscono e promuovono campagne su temi specifici
proponendole al SOCIAL FORUM che le fa proprie precisandone gli obiettivi,
gli orizzonti temporali, le modalit=E0 di gestione e coordinandole per
garantirne l'impatto.=20
Una priorit=E0 genetica
In questa fase politica il SOCIAL FORUM assume come obiettivo prioritario
quello di arginare e, laddove possibile, bloccare con tutti i mezzi non
violenti disponibili e con la costruzione di alternative concrete, i
processi neoliberisti che si sviluppano a e da Milano ed il suo hinterland,
nella consapevolezza che tale obiettivo non =E8 raggiungibile attraverso una
concertazione tutta illusoria e virtuale e sicuramente perdente e che le
azioni di "supplenza" nel sostegno ai pi=F9 deboli e perseguitati nessuna
incidenza hanno su tali processi.
Sul piano generale l'impegno del SOCIAL FORUM =E8 per tutte le iniziative e
manifestazioni che si pongano nella traccia indicata dal Forum di Porto
Alegre:
"Lottiamo per la democrazia; i popoli hanno il diritto di conoscere e
criticare le decisioni dei loro governi, specialmente quando riguardano
istituzioni internazionali. I governi devono essere responsabili di fronte
ai loro popoli. Mentre sosteniamo la diffusione della democrazia elettorale
in tutto il mondo, sottolineiamo la necessit=E0 di una democratizzazione
degli stati e delle societ=E0 e la lotta contro la dittatura"
"Lottiamo per l'abolizione del debito estero e la sua riparazione"
"Lottiamo contro le attivit=E0 speculative: chiediamo l'introduzione di tass=
e
specifiche, come la Tobin Tax, e l'abolizione dei paradisi fiscali"
"Lottiamo per il diritto all'informazione e contro la guerra ed il
militarismo, contro le basi e gli interventi militari stranieri e la
sistematica escalation di violenza. Noi scegliamo di privilegiare il
negoziato e la soluzione non violenta dei conflitti"
"per una Unione Europea democratica e sociale, basata sui bisogni di
lavoratori, lavoratrici, popoli europei, sulla necessit=E0 della
collaborazione e della solidariet=E0 con i popoli dell'est e del sud"
"Per i diritti dei giovani, il loro accesso a una istruzione pubblica,
gratuita e socialmente autonoma e l'abolizione del servizio militare
obbligatorio"
"Un compito urgente del nostro movimento =E8 quello di mobilitare la
solidariet=E0 per il popolo palestinese e la sua lotta
all'autodeterminazione: questo =E8 vitale per la sicurezza collettiva di
tutti i popoli della regione"
"In Argentina la crisi finanziaria causata dal fallimento degli
aggiustamenti strutturali del Fondo Monetario Internazionale ed il debito
crescente hanno fatto precipitare la crisi sociale e politica"
"Il collasso della multinazionale Enron =E8 un esempio della bancarotta
dell'economia "del casin=F2" e della corruzione degli uomini d'affari e
politici"
"Il governo degli Stati Uniti nel suo sforzo di proteggere gli interessi
delle grandi imprese, ha abbandonato con arroganza i negoziati di Kyoto sul
riscaldamento globale, il trattato sui missili balistici, la convenzione
sulla biodiversit=E0, la conferenza dell'ONU sul razzismo e l'intolleranza e=
d
il confronto per ridurre la fornitura di armi leggere, dimostrando ancora
una volta che l'unilateralismo degli Stati Uniti fa saltare i tentativi di
trovare soluzioni multilaterali ai problemi globali"
Su questi temi il Social Forum costituisce e promuove un movimento di
opinione che utilizza la comunicazione nelle piazze, nei seminari, nelle
conferenze, negli eventi multimediali come strumento per la crescita della
consapevolezza di massa.
D'altra parte il Social Forum =E8 consapevole che le esperienze vincenti
delle lotte nazionali ed internazionali dimostrano come risultati concreti
si ottengano quando dal piano delle opinioni si passa sul terreno delle
concrete campagne di boicottaggio, della disubbidienza civile, della
costruzione di alternative concrete ai processi neoliberisti.
Costruire campagne di boicottaggio usando gli strumenti della disubbidienza
civile significa operare a tre livelli:
- darsi gli strumenti conoscitivi e di analisi per individuare
correttamente obiettivi significativi e strumenti di comunicazione di massa
capaci di coinvolgere sempre pi=F9 persone nelle iniziative e nel lavoro del
SOCIAL FORUM.
- Condurre azioni non violente capaci di scalfire, deviare, bloccare
concretamente il mostruoso percorso della globalizzazione neoliberista.
- Costruire elementi concreti di alternativa, capaci di sperimentare modi
diversi equi e solidali di vivere, produrre, commerciare, costruire,
muoversi, comunicare.

I compiti di azione nei quali esercitare il boicottaggio e la pratica di
disobbedienza civile sul nostro territorio sono definiti dall'avanzare e
dall'affermarsi dei processi connessi con la globalizzazione:
- Guerra continua: ideologia, propaganda ed economia di guerra;
- Attacco al welfare e privatizzazione dei servizi;
- Precarizzazione del lavoro e restringimento dei diritti;
- Sfruttamento e persecuzione dei migranti;
- Induzione ai consumi ed allo spreco ed omologazione del mercato;
- Distruzione dell'ambiente e della salute.

I tavoli di lavoro del SOCIAL FORUM (in cui o con cui si impegnano e
collaborano singoli, gruppi, movimenti, associazioni, centri sociali che
aderiscono al SOCIAL FORUM) dentro questi campi di azione, ognuno secondo
le proprie specificit=E0, definiscono e propongono al movimento campagne di
iniziativa e di boicottaggio.
A puro titolo esemplificativo: dall'obiezione fiscale alle spese militari
al boicottaggio delle banche e delle aziende coinvolte nel mercato delle
armi e alla controinformazione, dall'autoriduzione delle tariffe alle
iniziative per il riversamento dei buoni scuola verso studenti della scuola
pubblica, all'"uso improprio" della riforma sanitaria regionale per
iniziative di solidariet=E0 con i pi=F9 deboli, dalla denuncia e boicottaggi=
o
delle imprese che fanno del precariato un sistema e violano
sistematicamente i diritti sindacali allo smascheramento e boicottaggio
delle varie forme di caporalato, dall'organizzazione di forme di
solidariet=E0 attiva contro il raket dei posti letto e dei "laboratori
fantasma" per clandestini all'isolamento materiale delle organizzazioni
xenofobe e razziste, dalla contro-promozione di bisogni indotti al
boicottaggio delle "aziende simbolo" del consumismo globalizzato, dal
boicottaggio di ogni tipo di pratica e iniziativa che provochi inquinamento
di ogni tipo alla difesa, alla promozione ed alla riappropriazione degli
spazi verdi e pubblici della citt=E0.
I tavoli di lavoro, ciascuno nel proprio ambito, affiancano e sostengono
l'impegno per il boicottaggio con proposte al SOCIAL FORUM di forme di
promozione e di sostegno di alternative concrete che prefigurano embrioni
dell'"altro mondo possibile".
A puro titolo esemplificativo: della promozione di forme di finanza etica
ad una finalizzazione pi=F9 concretamente di pace del lavoro degli obiettori
di coscienza, dalla costruzione di forme di solidariet=E0 concreta nel lavor=
o
di cura e nell'uso dei servizi (banca del tempo, forme di trasporto
collettivo ecc.) all'uso sociale delle strutture pubbliche (scuole,
universit=E0, centri civici, ospedali ecc.) e di avere dimesso, dalla
promozione di forme realmente cooperative di lavoro, abitazione, vita alla
moltiplicazione e coordinamento di strutture sindacali di base, dalla
promozione di Gruppi di Acquisto Solidale al sostegno al commercio equo e
solidale ed a forme pulite di energia alla costituzione di una rete di
controllo autonomo degli indici di inquinamento sul territorio, dalla
sperimentazione di bilanci partecipativi alla promozione di Agenda 21 non
omologate al potere.

Proposta di struttura organizzativa.
Il SOCIAL FORUM sperimenta, sottoponendolo a verifica fra sei mesi, un
percorso organizzativo e decisionale che favorisca la partecipazione, la
ricerca del consenso e l'assunzione di decisioni largamente condivise.
Questo significa da un lato privilegiare costantemente il terreno del
dialogo e della ricerca di pratiche comuni, dall'altro evitare
irrigidimenti che si tradurrebbero in un improponibile diritto di veto.
Il SOCIAL FORUM riconosce nell'assemblea plenaria la principale struttura
d'indirizzo della propria attivit=E0. L'assemblea riunisce tutti coloro che,
individualmente o a modo associato, aderiscono al patto di lavoro e
contribuiscono alle iniziative promosse dal SOCIAL FORUM. Si riunisce
periodicamente su iniziativa del Coordinamento e , nel rispetto del patto
di lavoro, determina gli orientamenti, i programmi di attivit=E0, le forme
organizzative e di rappresentanza del SOCIAL FORUM.
Il SOCIAL FORUM si dota di una struttura di Coordinamento della propria
attivit=E0. Il Coordinamento =E8 costituito da almeno due portavoce per ogni
gruppo di lavoro ed =E8 aperto, con pari dignit=E0, a tutti gli aderenti al
SOCIAL FORUM.
Il Coordinamento del SOCIAL FORUM:
- Rappresenta formalmente il SOCIAL FORUM attraverso un gruppo di persone;
- In coerenza con il patto di lavoro gestisce gli orientamenti decisi in
assemblea;
- Collega l'attivit=E0 dei gruppi di lavoro, coordina e pubblicizza le
campagne, le attivit=E0 e gli impegni pubblici del SOCIAL FORUM, si pone com=
e
logo di informazione e possibile coordinamento fra le diverse iniziative;
- Convoca le proprie riunioni e l'assemblea plenaria sulla base di un
ordine del giorno definito chiaramente, con largo anticipo e ampiamente
pubblicizzato.


A seguire:
Movimento e comportamenti individuale
Patti di lavoro dei singoli gruppi di lavoro