[1]
(nuovo)Partito comunista italiano
Comitato Centrale
Sito: www.nuovopci.it [2]
e.mail: nuovopci@???
Delegazione
BP3 4, rue Lénine 93451 L'Île St Denis (Francia)
e.mail: delegazione.npci@???
Contattaci in modo sicuro [3]
Facebook: Nuovo - Partito comunista italiano
_ [4] _
-------------------------
_AVVISO AI NAVIGANTI_ 164 - 12 DICEMBRE 2025
[SCARICATE IL TESTO DEL COMUNICATO IN OPEN OFFICE [5] / WORD [6] ]
COMBINARE DIFESA E ATTACCO ANCHE NELLA LOTTA CONTRO LA REPRESSIONE
L'esperienza delle mobilitazioni di questi mesi ha sedimentato
un'esperienza pratica che illumina la via da seguire [7] per centinaia
di migliaia di elementi avanzati delle masse popolari: è possibile
buttare giù il governo Meloni con la forza della mobilitazione, è
possibile rendergli impossibile dirigere il paese.
Il governo Meloni corre ai ripari con varie operazioni e manovre tese ad
inasprire la repressione. Tra di esse la principale è il tentativo di
ratificare per legge l'equiparazione tra antisemitismo e antisionismo,
operazione condotta da una cordata di agenti sionisti interni al sistema
delle Larghe Intese, di cui i più rappresentativi sono Maurizio Gasparri
di Forza Italia e Graziano Delrio del PD. Questo atto di servitù nei
confronti dello Stato genocida d'Israele e dell'Entità sionista operante
a livello internazionale fa da sfondo a ulteriori operazioni tese a
colpire i centri della mobilitazione in corso da più di due anni a
sostegno del popolo palestinese.
È il caso del processo contro i palestinesi residenti in Italia Anan
Yaesh, Ali Irar e Mansour Daghmoush, accusati di terrorismo
internazionale per non aver rinnegato le loro radici e il loro legame
con la Resistenza palestinese; il processo
contro Anan, Ali e Mansour (che andrà a sentenza il 19 dicembre) fa il
paio con altri casi analoghi di palestinesi in carcere in Italia, come
Ahmed Salem detenuto e sotto processo con l'accusa di "terrorismo della
parola" per il possesso di un video di azioni della Resistenza
palestinese. Sono operazioni che mirano ad impartire una "lezione
esemplare" ai palestinesi in Italia, singoli e organizzati, che in
questi due anni hanno avuto un ruolo di punta nello sviluppo del
movimento di solidarietà.
È il caso dell'arresto di Mohamed Shahin, imam di Torino su cui pende un
procedimento di espulsione in Egitto per aver pronunciato un discorso in
appoggio all'operazione "Diluvio di Al Aqsa" compiuta dalla Resistenza
palestinese il 7 ottobre 2023. Questo arresto mira ad impartire un'altra
lezione esemplare, in questo caso alla comunità musulmana in Italia, che
ugualmente è stata protagonista delle mobilitazioni per la Palestina.
È il caso della campagna mediatica scatenata subito dopo la
manifestazione nazionale del 29 settembre prendendo a pretesto le giuste
e legittime azioni di lotta a Torino (irruzione nella sede torinese del
gruppo GEDI e di _La Stampa_) e a Roma (realizzazione di una scritta
antisionista sulle mura della sinagoga di Monteverde, punto di ritrovo
di sionisti).
Il primo passo per mandare all'aria il bavaglio che, sotto forma di
legge dello Stato, governo Meloni, Larghe Intese e apparati repressivi
vogliono applicare al movimento di solidarietà con la Resistenza
palestinese è respingere ogni operazione tesa a dividere il movimento
tra "buoni e cattivi" e a suscitare dissociazione e pentimento.
Significa rivendicare la legittimità di ogni azione che attacca e
indebolisce i nostri nemici e rafforza il campo delle masse popolari,
anche se viola leggi, regole e prassi decise dal nemico. Azioni come
l'irruzione nella sede di _La Stampa_ a Torino o le scritte nei pressi
del ritrovo dei sionisti a Roma suscitano le ire del sistema delle
Larghe Intese non perché violano la legge. Più che di una scrivania
rovesciata o di un po' di vernice spray suscita paura che la
mobilitazione popolare arrivi a prendere di mira i vertici e i circuiti
politici, mediatici e affaristici dell'Entità sionista in Italia [8].
Questa è stata la causa scatenante in passato della campagna mediatica
contro il nostro Partito che dalla clandestinità ha diffuso l'Avviso ai
Naviganti 145 con la lista degli agenti sionisti operanti in Italia e i
suoi successivi aggiornamenti. Da allora la denuncia degli agenti
dell'Entità sionista in Italia è divenuta una specifica attività del
movimento di solidarietà con la Palestina, e le azioni di Torino e Roma
lo confermano. Rivendicare la giustezza e la legittimità di un'irruzione
in un centro dell'intossicazione mediatica e in un covo di picchiatori
sionisti è il primo passo per non indietreggiare e per costruire
solidarietà anche attorno alle iniziative di attacco, pena lo scadere
nella condotta di chi tira il sasso ma poi nasconde la mano e lascia
campo libero agli sproloqui delle Larghe Intese e dell'Entità sionista
che ne approfittano per seminare zizzania e dividere i buoni dai
cattivi, con l'aiuto della sinistra borghese e dei suoi maestri di
dissociazione [9].
Significa passare da accusati ad accusatori. Alla demonizzazione a mezzo
campagna mediatica che fa da contorno a ognuna delle manovre repressive
in ballo, rispondiamo contrattaccando e smascherando gli orchestrali.
Caso esemplare di orchestrale è l'agente sionista in carriera Sara
Kelany, responsabile immigrazione di Fratelli d'Italia e deputata dello
stesso partito, eletta a Milano ma nata e radicata in provincia di
Latina, dove FdI attinge dai pacchetti di voti gestiti dalle
organizzazioni criminali e dal padronato. Da due anni a questa parte
Kelany è stata in FdI tra i principali porta-parola di ogni incitamento
alla repressione contro il movimento di solidarietà con la Resistenza
palestinese.
Dalla repressione invocata contro il (nuovo)PCI a seguito della
pubblicazione dell'AaN 145 a quella invocata contro il P.CARC, a mezzo
_question time_ parlamentare, dopo la manifestazione del 4 ottobre 2025,
fino alle esternazioni soddisfatte per l'arresto dell'imam di Torino,
Mohamed Shahin. Non sorprende: la "donna, avvocato, patriota" Sara
Kelany prende ordini di servizio direttamente da Israele, con cui ha
frequentazioni internazionali [10] e direttamente nello Stato sionista.
[11] Ogni tifoso dello Stato sionista è un complice del genocidio a
Gaza: ha le mani sporche di sangue palestinese, ma è sporco anche di
collusione con la classe dominante che devasta e saccheggia il nostro
paese. È abbastanza per isolarli e rivoltargli contro l' "opinione
pubblica" di cui sono esperti manipolatori.
Lo sviluppo del movimento di solidarietà con la Palestina e contro il
coinvolgimento dell'Italia nella Terza guerra mondiale fa paura al
governo Meloni. La solidarietà con la Resistenza del popolo palestinese
e la denuncia della complicità del governo e della classe dominante
italiani con il genocidio a Gaza hanno innescato una mobilitazione senza
precedenti grazie al ruolo assunto in essa dalla classe operaia. In
particolare hanno contribuito alla generalizzazione della protesta il
ruolo assunto in quegli scioperi e mobilitazioni da un'importante e
autorevole organizzazione operaia come il CALP di Genova e dall'unione
tra sindacati alternativi e di base e la CGIL costretta a rincorrere lo
sviluppo della mobilitazione. Sono i fattori e le combinazioni che hanno
accresciuto di molto le forze e fatto diventare la solidarietà con la
Palestina occupata il catalizzatore dell'espressione pratica dei mille
motivi di malcontento contro il governo Meloni e i suoi padrini italiani
ed esteri, una mobilitazione di popolo, un moto di insubordinazione. È
ciò che è venuto a mancare in occasione dello sciopero generale separato
promosso dai sindacati alternativi e di base il 28 novembre e dalla CGIL
il 12 dicembre benché dalle piazze, pur indebolite dal settarismo
diffuso in campo sindacale e dalla tendenza a risindacalizzare
l'iniziativa (a toglierle la motivazione politica, cioè tesa alla
cacciata del governo Meloni e alla sua sostituzione con un governo
composto da quelli che sono alla testa delle mobilitazioni popolari),
emerga che la disponibilità a mobilitarsi è tutt'altro che sopita.
Sviluppare in ogni campo i risultati conquistati con le mobilitazioni
dei mesi scorsi [12] è un compito inseparabile dal rispondere
contrattaccando alla repressione con cui il governo Meloni e il sistema
delle Larghe Intese cercano di ottenere quel che non hanno ottenuto, né
con lo spauracchio del Decreto Sicurezza né coi tentativi di
infiltrazione del movimento a sostegno del popolo palestinese da parte
del polo PD-AVS-M5S.
“BLOCCARE TUTTO PER CAMBIARE TUTTO” SIGNIFICA COMBINARE DIFESA E
ATTACCO, CON FERMEZZA STRATEGICA E FLESSIBILITÀ TATTICA!
CONTRO LA REPRESSIONE, PASSARE AL CONTRATTACCO!
RISPEDIRE OGNI ATTACCO AL MITTENTE: È LEGITTIMA OGNI AZIONE CONFORME
AGLI INTERESSI DELLE MASSE POPOLARI!
PASSARE DA ACCUSATI AD ACCUSATORI: ISOLARE E COLPIRE OGNI AGENTE
DELL’ENTITÀ SIONISTA!
SVILUPPARE IL MOVIMENTO PER RENDERE INGOVERNABILE IL PAESE AL GOVERNO
MELONI E AD OGNI ALTRO GOVERNO DELLE LARGHE INTESE E IMPORRE IL GOVERNO
DI BLOCCO POPOLARE!
-------------------------
Per inviare messaggi criptati (segnalazioni, contributi, ecc.)
utilizzate il modulo di contatto [3].
Per inviare e ricevere messaggi aprire una casella email con TOR e
inviare da essa a una delle caselle del Partito i messaggi criptati con
PGP, per istruzioni vedere qui [13].
Per difendersi dalla repressione e controllo dello Stato è necessario
attrezzarsi!
Uno degli strumenti più avanzati per difendersi su Internet è TAILS.
ISTRUZIONI E CONSIGLI PER L’USO DI TAILS [14] [14]
Links:
------
[1]
https://nuovopci.it/voce/comunicati/com2025/indcom25.html
[2]
https://nuovopci.it/index.html
[3]
https://nuovopci.it/contatti/infocont.html
[4]
https://nuovopci.it/voce/voce81/La_Voce_81.pdf
[5]
https://nuovopci.it/dfa/2025/164/Avv_nav_164_Combinare_difesa_e_attacco_nella_lotta_contro_repressione.odt
[6]
https://nuovopci.it/dfa/2025/164/Avv_nav_164_Combinare_difesa_e_attacco_nella_lotta_contro_repressione.doc
[7]
https://nuovopci.it/voce/voce81/bloctutto.html
[8]
https://nuovopci.it/dfa/lista_sionisti/Lista_agenti_sionisti.html
[9]
https://sistematorino.blogspot.com/
[10]
https://www.panorama.it/attualita/conferenza-antisemitismo-vienna
[11]
https://www.secoloditalia.it/2024/02/noi-testimoni-dellorrore-subito-da-israele-diario-della-missione-di-kelany-e-malagola/
[12]
https://nuovopci.it/voce/voce81/svilupparemob.html
[13]
https://nuovopci.it/contatti/infocont.html#sicurezza
[14]
https://nuovopci.it/contatti/TAILS/USA_TAILS.html