On 12/5/25 09:08, 380° via Aisa.circuli wrote:
> Buongiorno,
>
> On 2025-12-04, Maria Chiara Pievatolo via Aisa.circuli wrote:
>
> [...]
>
>> Ma non è un complotto: è il modo normale in cui funziona il sistema.
>
> Per "sistema" qui intendiamo la scienza (e la filosofia, ovviamente).
>
> Sì che è un complotto, molto ben organizzato e finanziato, quindi potentissimo; ma non deve essere normale, anche se _questo_ complotto è il segno distintivo di questo tempo, che definirei /apocalittico.
"Normale" non è un giudizio di valore. È un giudizio descrittivo. Che
questa normalità abbia solo accidentalmente a che vedere con la scienza
e che in generale ne distrugga la credibilità non solo è ben noto, ma ci
sono anche montagne di letteratura a sostegno.
Non apprezzo la parola "complotto" perché può essere usata per scarico
di responsabilità personale: vorrei ma non posso, per colpa dei
neoliberali, o dei rosacroce.
>
> Se la scienza funziona /male/ bisogna innnzitutto riconoscere /come/ si concretizza _metafisicamente_ la perversione e /decostruirla/, disattivarla... sempre metafisicamente ovviamente.
Avevo scritto qualcosa qui:
https://zenodo.org/records/15052959
Un sistema predatorio che regala agli sgherri onori e distintivi è dopo
tutto più comodo di uno in cui si debba affrontare la partita a scacchi
con il "non-io, il Gran Curvo, la Hyle: la materia stupida,
neghittosamente nemica come è nemica la stupidità umana, e come quella
forte della sua ottusità passiva" (Primo Levi, Cromo) - una partita che
alla fine, come in
https://it.wikipedia.org/wiki/File:Il_settimo_sigillo.jpg , può essere
vinta solo parzialmente e provvisoriamente.
> ...che porta a una domandona: è possibile "cambiare" la scienza "da dentro"?
>
Sì, sarebbe possibile, se nei paesi dove sono ancora in vigore
costituzioni che tutelano la libertà dell'espressione e della scienza,
se solo i docenti strutturati prendessero sul serio i diritti di cui
ancora, sulla carta, dispongono, invece di accomodarsi a fare gli
impiegati
https://xcancel.com/RoyDeVita/status/1996833140783169887?t=Uxz3hLzYqXNHebrfiKMcKw&s=19
Alla fine tutti pagheranno il conto, ma, come come in una bolla, i più
preferiscono continuare a investire in titoli tossici nella convinzione
che ad andare in rovina non sarà il loro caro io, ma quelli altrui.
A presto,
MCP