Parafrasando un antico motto:
"The ethics of military AI is like the virginity of sex"
Credo però che potrebbe essere un caso di studio molto interessante per
chi si occupa di psicologia delle masse. Non saprei come definire
altrimenti il fatto che un numero rilevante di persone riesca a
discutere seriamente di queste cose senza coglierne l'aspetto grottesco,
a meno di una psicosi di massa.
Forse libri come questo sono la cartina tornasole della profonda
psicopatologia collettiva espressa dalla nostra società.
In ogni caso 'una risata li seppellirà'.
Fedro
On 12/1/25 13:53, karlessi wrote:
> ciao
>
> scrivo sopra,
>
> mi spiace, ma non ho capito gran parte dei riferimenti e cmq sono
> troppi per andarci dietro, mi scuserai. sono anche troppo ironici o
> sarcastici perché possa capire cosa veramente vuoi dire. scrivi più
> semplice e più diretto, se vuoi che ti capisca.
>
> forse vuoi dire che si tratta di robaccia? Nel qual caso, son d'accordo.
>
> anzi, ci tengo spendere un po' di tempo ed energie sul ponderoso testo
> pubblicato prima in inglese e poi in italiano da questa studiosa:
>
> è robaccia. Punto. Anzi, peggio: giustifica l'ingiustificabile, ovvero
> l'adozione dell'IA (qualsiasi cosa voglia dire) da parte dei
> monopolisti della violenza legittima (== stati); ma adozione secondo
> il suo programma, cioè in maniera "etica".
>
> Se non fosse tragico sarebbe comico.
>
> nelle ultime settimane da più parti mi sono arrivate richieste di
> commenti su questo libro. trovo irritante che sia considerato degno di
> nota. del resto succede in continuazione, specialmente negli ambiti
> che si ritengono attenti, alternativi, "antagonisti", ecc..:
> attenzione per saggi più nocivi che irrilevanti.
>
> peggio che peggio il fatto che, come spesso purtroppo accade, questa
> robaccia venga letta, discussa, analizzata come fossero cose serie, no
> ma che dico, riflessioni progressiste, addirittura "di sinistra"
> (qualsiasi cosa voglia dire), portatrici di emancipazione, quando non
> lo sono affatto
>
> naturalmente non ho letto TUTTO il libro. non ce n'è bisogno, basta
> leggere la quarta di copertina, l'indice, l'introduzione, la
> conclusione (epilogue) e sfogliare un po', se proprio proprio.
>
> oltre a contestualizzare l'autrice
>
> che viene da Oxford, dove ha collaborato (collabora?) con quell'altro
> genio di Floridi. Genio secondo gli standard attuali (per cui Musk &
> C. sono geni...): uno che ha spesso scritto per giustificare i potenti
> e lo status quo, ma "etico". Uno che ha inventato il termine "onlife"
> che è entrato nell'uso del giornalismo ad minchiam; termine che,
> chiaramente, non ha alcun significato, non vuol dire nulla, è solo dar
> aria alla bocca. Floridi a furia di scrivere di etica è diventato
> famoso e probabilmente anche ricco. bisogna riconoscergli di aver
> cominciato presto, a parlare di etica, e di aver messo in piedi un
> sistema molto sofisticato, in perfetto burocratese. Fantastico per far
> sentire sciocche e stupide e ignoranti le persone, metterle in
> soggezione, far capire subito che non sanno nulla e che c'è molto da
> studiare, da una parte; dall'altra, blandire i media di massa con
> concetti del tutto vacui come "onlife". un colpo al cerchio del
> professionalismo filosofico accademico anglofono; uno alla botte dei
> media. genio...
>
> Ricordo che il Prof. Floridi è direttore della Fondazione Leonardo.
> Quelli che fanno le armi pesanti hanno bisogno di un sedicente
> filosofo che giustifica i loro traffici, anzi, li benedice in quanto
> etici.
>
> https://www.fondazioneleonardo.com/la-fondazione
>
> la professoressa Taddeo, mi pare, è un po' della stessa pasta.
>
> ora, potreste dirmi: si vabbè allora il fatto che ha collaborato
> (collabora) con Floridi, che vuol dire? se è brava...
>
> lasciamo quindi spazio alle conclusioni del testo in questione:
>
> "An ethical framework about the use of AI in defence needs to
> be firm about the ethical risks and the limit cases, but it also has
> to be able to identify the good potential of AI for defence and offer
> guidelines to leverage it in accordance to the values underpinning
> our societies. This balancing act is quite complex. It demands sub-
> stantial investment of time and resources and requires a join ef-
> fort from scholars, tech developers, policymakers, and defence
> practitioners. Scholars, particularly ethicists, play a key role in
> identifying ethical values, principles, a value theory, and even
> guidelines to implement their frameworks. Given the current ge-
> opolitical scenario and the pace of adoption of AI in defence, this
> work is quite urgent. However, the great burden lies with state ac-
> tors and the defence establishment. They need to consider the eth-
> ical challenges of AI and adopt adequate, robust, and independently
> developed ethical frameworks to meet these challenges genuinely.
> This implies accepting that, and seeking to develop and adopt, an
> ethical governance of AI in defence needs be as comprehensive and
> profound as the changes that this technology poses. In the end this
> is the only way to ensure that AI will work as a technology for sta-
> bility, and possibly peace, rather than a mere means of war."
>
> https://doi.org/10.1093/oso/9780197745441.001.0001
>
> "Epilogue", p. 233
>
> traduco a modo mio:
>
> "Siccome io [MariaRosaria Taddeo] sono una ricercatrice in merito
> all'argomento dell'IA per la guerra, pure nota e ben messa a Oxford,
> beh, dovete darmi molti più soldi così che possa raccontare a voi
> decisori, che usate l'IA nelle guerre che state facendo, che cosa è
> etico e cosa no. questa è la vostra unica possibilità per usare l'IA
> per la stabilità e chissà, la pace? e non solo per la guerra".
>
> cioè si autoproclama unica possibilità! geniale. nel senso attuale del
> termine.
>
> "the good potential of AI for defence", "Ethical governance of AI in
> defence", veramente vogliamo discutere di 'sta roba? Questo è
> militarismo guerrafondaio. Ancora: giustificare l'ingiustificabile con
> artifici retorici, paroloni complicati e naturalmente tanti
> riferimenti accademici, ma di accademici quotati, eh!
>
> Il quadro di fondo dichiarato è quello della "Just War Theory", la
> Guerra Giusta, vedi Agostino d'Ippona etc. - da parte degli Stati,
> s'intende.
>
> Teoria un accidente. NON ESISTONO GUERRE GIUSTE. PUNTO. è un gioco di
> parole, ed è cattiva retorica. Esistono casi di legittima difesa,
> esistono ribellioni, rivolte, insurrezioni, rivoluzioni, battaglie
> giuste. non esistono guerre giuste.
>
> trovo indegno che le università sprechino i loro denari a finanziarie
> questa robaccia. Mi aspetto, vista l'epoca assurda, che i media
> continuino a parlarne, a dare spazio a questa robaccia nociva. Anche
> quelli che si ritengono alternativi.
>
> Spero di essere smentito.
>
> ciao
>
> k.
>
>
>> 1. Ai e guerra: l"europa sogna l"etica della guerra era
>> filosofia teoretica (lele)
>>
>>
>> ----------------------------------------------------------------------
>>
>> Message: 1
>> Date: Sun, 30 Nov 2025 11:41:07 +0000
>> From: lele <leleroma@???>
>> To: Hackmeeting@???
>> Subject: [Hackmeeting] Ai e guerra: l"europa sogna l"etica della
>> guerra era filosofia teoretica
>> Message-ID: <c1d40d1acebbb5e32c34fa321c21b620@???>
>> Content-Type: text/plain; charset=UTF-8
>>
>>
>> https://www.carmillaonline.com/2025/10/23/guerrevisioni-codice-di-guerra-etica-dellia-nella-difesa/
>>
>> "Se da un lato il ricorso all?IA può spostare la conduzione di un
>> conflitto dal mero esercizio brutale della violenza/forza verso modalità
>> cibernetiche non cinetiche, dall?altro può, soprattutto ricorrendo a
>> sistemi d?arma autonomi, de-antropomorfizzare la conduzione della guerra
>> sottraendo agli agenti umani gli aspetti decisionali e di esercizio
>> della violenza."
>> https://www.carmillaonline.com/2025/10/23/guerrevisioni-codice-di-guerra-etica-dellia-nella-difesa/
>>
>> "un professore di liceo che mi ha insegnato la logica ...la tecnologia
>> Ai è uno strumento per cambiareil mondo Ai cambiamento conettuale come
>> fanno il filosofi teoritca (Ai lo fa senza pensare)
>> Mariarosaria Taddeo, l'etica dell'intelligenza: artificiale il podcast
>> «10 minuti per ispirare»
>> Corriere della Sera
>> https://www.youtube.com/watch?v=w1gGzz9vjEk
>> https://it.wikipedia.org/wiki/Cibernetica
>> https://www.kinaesthetics.at/bildungskalender.cfm?ln=1908&get_aut=1684
>> https://www.techemotion.com/speaker-mariarosaria-taddeo
>> https://www.sc-politiche.unifi.it/vp-648-xxii-mariarosaria-taddeo-2024.html#
>>
>> Ai campo medico
>> Dai Principi alle Prassi, il Banco di Prova dell'Etica dell'IA
>> (27/3/2024)
>> UNIFI - Convegni
>> https://www.youtube.com/watch?v=pwXc_7pke6g&t=1s
>> https://link.springer.com/article/10.1007/s00146-023-01628-x
>> https://rosariataddeo.net/
>> https://maria2021.noblogs.org/files/2025/11/Codice-di-guerra.-Eticadellintelligenza-MariarosariaTaddeo.pdf
>>
>> l"approccio europeo no usa no urss :)
>> https://www.wired.it/article/mariarosaria-taddeo-mark-brakel-the-big-interview-2025-wired/
>>
>> https://www.raffaellocortina.it/scheda-libro/mariarosaria-taddeo/codice-di-guerra-9788832857894-4531.html
>>
>> https://maria2021.noblogs.org/files/2025/11/Codice-di-guerra.-Eticadellintelligenza-MariarosariaTaddeo.pdf
>>
>>
>> l europa dei fiori la minoranza bionda diceva hebert marcuse:
>> "In una delle pagine più suggestive di Eros e civiltà, pubblicato in
>> Italia nel 1964 con prefazione di Giovanni Jervis, Herbert Marcuse
>> affidava alla psicoanalisi il compito di smascherare i dispositivi di
>> interiorizzazione del dominio contemporaneo (?l?epoca che tende al
>> totalitarismo anche là dove non ha prodotto stati totalitari?)
>> improntato al profitto e all?estraneazione del lavoro."
>> https://laletteraturaenoi.it/2020/12/02/rileggere-un-classico-della-critica-eros-e-civilta-di-herbert-marcuse/
>>
>>
>> Ma intanto karlessi sogno una bionda di sarzana di camfrog che, come le
>> altre non glie l ha mai data
>> :
>> https://left.it/2025/08/26/lia-al-fronte-la-guerra-che-divora-il-diritto-internazionale/
>>
>> buon proseguimento di trollaggio degli hacklab esseri poco silenti
>> ciao lele
>> https://www.betlinux.it/a.html
>>
>
