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(nuovo)Partito comunista italiano
Comitato Centrale
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_AVVISO AI NAVIGANTI_ 163 - 27 NOVEMBRE 2025
_[SCARICATE IL TESTO DEL COMUNICATO IN OPEN OFFICE [5] / WORD [6] ]_
Il numero 81 [4] di _La Voce_ è disponibile sul sito del (n)PCI
Scaricarlo, riprodurlo, studiarlo e farlo circolare!
Chi non è in grado di scaricarlo, può rivolgersi a singoli e a organismi
che normalmente riproducono e vendono _La Voce_, come il Partito dei
CARC e altri
Grazie all'iniziativa lanciata dagli operai organizzati nel Collettivo
Autonomo Lavoratori Portuali di Genova e generalizzata dall'USB con lo
sciopero del 22 settembre, tra settembre e ottobre la solidarietà con il
popolo palestinese contro il genocidio perpetrato dai sionisti si è
sviluppata in un movimento di popolo, in un moto di insubordinazione
contro il governo Meloni, contro il riarmo e contro la Terza guerra
mondiale che la Comunità Internazionale dei gruppi imperialisti USA,
sionisti, europei e associati sta estendendo anche nei paesi
imperialisti (corsa al riarmo, economia di guerra, propaganda di guerra
e censura). Questo ha sensibilmente modificato i rapporti di forza e le
relazioni tra le classi nel nostro paese: ha "rotto un argine", come
dicono alcuni dei promotori delle mobilitazioni dei mesi scorsi.
Ha prodotto effetti a catena e risultati che si ripercuotono su un largo
raggio, anche se non ci sono milioni di persone in piazza come nei mesi
scorsi (cosa di cui si rammaricano vari esponenti della sinistra
borghese e chi come loro non vede al di là dell'apparenza): le
mobilitazioni nelle scuole del 4 [7] e 14 novembre, l'occupazione
dell'aeroporto di Firenze [8] promossa da Collettivo di Fabbrica ex GKN,
l'iniziativa degli operai della Leonardo [9] contro la vendita di armi
ai sionisti e per la riconversione delle aziende belliche e i blocchi
agli stabilimenti dell'ex Ilva, le mobilitazioni del 22 e 25 novembre di
Non Una di Meno per "sabotare guerra e patriarcato" [10], la forte
crescita dell'astensione alle elezioni regionali in Veneto, Campania e
Puglia, la spinta a unire le forze [11] contro la finanziaria di guerra
e di rapina del governo Meloni, la solidarietà contro l'assedio degli
imperialisti USA al Venezuela bolivariano.
Comprendere il senso e i risultati degli avvenimenti dei mesi scorsi,
tirarne gli insegnamenti, tracciare la linea per avanzare è necessario a
imprimere definitivamente al corso delle cose una direzione favorevole
al campo delle masse popolari: tagliare la strada alla mobilitazione
reazionaria e avviare un nuovo corso delle cose, una nuova fase nella
storia del nostro paese nel quadro della seconda ondata mondiale della
rivoluzione socialista.
Per questo nel n. 81 di _La Voce_ diamo ampio spazio
- al contesto generale in cui si svolge la lotta di classe (lo scontro
tra avanzamento della rivoluzione socialista e Terza guerra mondiale in
cui la crisi generale del capitalismo è già sfociata), in particolare a
rispondere in modo chiaro alla domanda se "siamo già nella Terza guerra
mondiale o andiamo verso la Terza guerra mondiale";
- all'uso del materialismo dialettico per comprendere la realtà e per
trasformarla, coerentemente con il criterio già indicato da Lenin che
"quanto più grande è la spinta spontanea delle masse, quanto più il
movimento si estende, tanto più aumenta, in modo incomparabilmente più
rapido, il bisogno di coscienza nell'attività teorica, politica e
organizzativa dei comunisti".
"Compagni, i prossimi mesi saranno importanti ai fini della
trasformazione dei rapporti di forza e delle relazioni di potere tra le
classi nel nostro paese. Le grandi mobilitazioni di settembre e ottobre
contro il genocidio a Gaza, contro la complicità del governo Meloni con
i sionisti di Israele, contro la Terza guerra mondiale, il riarmo e
l'economia di guerra hanno fatto valere nel movimento comunista e tra le
masse popolari del nostro paese la parola d'ordine "bloccare tutto" nel
senso di ampliare la mobilitazione delle masse per impedire che i gruppi
imperialisti italiani e stranieri operanti in Italia e il loro apparato
continuino nelle iniziative antipopolari: dall'eliminazione delle
conquiste strappate nel periodo successivo alla Seconda guerra mondiale
fino all'estensione della Terza guerra mondiale. La linea sintetizzata
nella parola d'ordine "bloccare tutto" va bene per estendere la
mobilitazione delle masse popolari e per rendere più difficili le
attività antipopolari quando non apertamente criminali dei gruppi
imperialisti. È un'ottima espressione della linea di resistenza e di
difesa.
Una parte del movimento comunista al "bloccare tutto" aggiunge già oggi
anche la parola d'ordine "per cambiare tutto". Effettivamente noi
comunisti dobbiamo dare il via a un nuovo corso delle cose. Dobbiamo
combinare la difesa con l'attacco, la lotta contro la borghesia con
l'avanzamento della rivoluzione socialista: concretamente, in questa
fase, con l'instaurazione di un governo che dia il via a un nuovo corso
delle cose. (...)
La nostra strategia è la guerra popolare rivoluzionaria di lunga durata:
ce lo ha insegnato l'esperienza della prima ondata mondiale della
rivoluzione socialista e Mao Tse-tung ne ha formulato la teoria. Noi ora
in Italia siamo nella prima delle sue tre fasi e il nostro obiettivo in
questa fase è la costituzione di un governo d'emergenza delle
organizzazioni operaie e popolari. Se i vertici della Repubblica
Pontificia non sono in grado di fare loro un governo che riesca a
imporsi alle masse (cioè se le masse operaie e popolari non accettano le
misure di nessun altro governo, Larghe Intese di sinistra o di destra
che sia), gli stessi vertici della Repubblica Pontificia affideranno il
governo del paese a quelli che sono alla testa delle mobilitazioni delle
masse popolari, contando di poterlo condizionare e nel giro di qualche
tempo cambiare o rovesciare. Starà allora a quelli che sono alla testa
delle mobilitazioni delle masse (e qui è decisiva la lotta tra le due
linee tra i comunisti) far leva su queste per non lasciare che la
borghesia rovesci il loro governo e non lasciarlo nemmeno condizionare e
starà parimenti a loro non cambiare la condotta del governo se non nel
senso di renderla sempre più aderente ai bisogni delle masse popolari.
(…)
Abbiamo davanti una lotta ampia e multiforme. In questa lotta tutto
quello che noi membri della Carovana del (n)PCI abbiamo imparato negli
anni passati in termini di scienza comunista (la concezione del mondo,
il marxismo-leninismo-maoismo, il materialismo dialettico come metodo
per conoscere la realtà e le relazioni tra le classi e per trasformarle)
sarà messo alla prova della pratica.
La concezione comunista del mondo è quello che ci guida nel definire
l'obiettivo strategico a cui educare gli organismi della Carovana del
(n)PCI (a un livello diverso a seconda del ruolo che svolgono nella
rivoluzione socialista), i candidati, gli esponenti più avanzati della
classe operaia e delle masse popolari. La concezione comunista del
mondo, che è anche bilancio del passato e guida della nostra azione, ha
a che fare con l'obiettivo strategico a cui deve essere finalizzata
tutta la nostra attività: serve per essere 'fermi nella strategia'.
Quindi è essenziale. _Perché_ per "cambiare tutto" dobbiamo instaurare
il socialismo, inteso nei tratti essenziali che Marx ha descritto
desumendoli dai presupposti creati dalla storia che l'umanità ha alle
spalle e che l'esperienza dei primi paesi socialisti ha nelle sue grandi
linee confermato. _Perché_ ogni mossa e linea tattica dobbiamo deciderla
e valutarla alla luce del nostro obiettivo strategico: se è o no un
tratto della strada che dobbiamo percorrere per raggiungerlo.
In questa fase della lotta di classe altrettanto importante e decisivo è
l'uso del materialismo dialettico come metodo per conoscere la realtà
(il corso oggettivo delle cose, le relazioni tra le classi) e come
metodo per trasformarla. _Perché_ per essere all'altezza dei compiti
politici che la situazione ci pone di fronte oggi, dobbiamo sviluppare
la scienza comunista in misura adeguata alle condizioni che la lotta di
classe ha raggiunto. Tutto si trasforma, quindi bando al dogmatismo:
l'analisi concreta della situazione concreta è il nocciolo, il cuore
pulsante della nostra scienza. Tutto si trasforma secondo leggi che si
tratta di scoprire e applicare, quindi bando allo spontaneismo. _Perché_
oggi la parte più difficile della nostra opera è la tattica: di fase e
giù giù fino all'azione quotidiana e concreta, che ogni singolo
organismo della Carovana del (n)PCI e ogni suo singolo membro compie nel
suo settore particolare, nella zona particolare, nel territorio
particolare, nel gruppo sociale particolare in cui opera. L'esperienza
del passato, della prima ondata mondiale della rivoluzione proletaria,
ci insegna molto ma non come bisogna fare, perché non ha instaurato il
socialismo in nessun paese imperialista. È il campo in cui quindi siamo
meno ferrati e in cui dobbiamo essere più creativi. La strategia si
realizza con l'attività tattica. La tattica è funzionale alla strategia,
ma non è uguale alla strategia. Spesso apparentemente va contro la
strategia. La tattica attua la trasformazione particolare e concreta
della realtà e a volte, per attuare questa trasformazione in modo da
arrivare dove la strategia indica, bisogna compiere giri e svolte in
senso contrario alla strategia. Dovremo quindi essere 'flessibili nella
tattica'".
Con questo orientamento e queste indicazioni il compagno Ivan,
segretario generale del CC del (nuovo)PCI, si rivolge ai compagni della
Carovana del (nuovo)PCI. Ma questo orientamento e queste indicazioni
valgono anche per tutti gli esponenti del movimento comunista cosciente
e organizzato. A tutti loro si pone il compito di dare continuità,
estendere e sviluppare la mobilitazione popolare, rafforzare
l'organizzazione e il coordinamento del movimento delle masse, elevarne
la fiducia nelle proprie forze, coalizzarlo intorno a un obiettivo che
ne realizza le aspirazioni e per il quale le mobilitazioni dei mesi
scorsi hanno creato condizioni più favorevoli: cacciare il governo
Meloni e sostituirlo con un governo che dia il via a un nuovo corso
delle cose.
Auguriamo fecondo studio e buon lavoro ai nostri lettori!
La redazione di _La Voce_
Indice degli articoli di _La Voce_ 81
● "Bloccare tutto per cambiare tutto" significa combinare difesa e
attacco, con fermezza strategica e flessibilità tattica!
_Sulla Terza guerra mondiale_
● La guerra in corso
- Siamo già nella Terza guerra mondiale o andiamo verso la Terza guerra
mondiale?
- Intervento del P.CARC alla Conferenza internazionale di Roma
- Ancora sulla crisi generale del capitalismo
● Un quadro della Terza guerra mondiale
- I conflitti armati nel mondo
- Stati sottoposti a misure coercitive da parte di USA, UE e ONU
- Stati e territori in cui sono in corso tentativi di destabilizzazione
da parte della CI
● Contro censura e propaganda di guerra
● Ruolo dell'esercito nei paesi imperialisti e sviluppi della Terza
guerra mondiale
● Sul 15° piano quinquennale della Repubblica Popolare Cinese
● Sviluppare in ogni campo i risultati conquistati con le mobilitazioni
dei mesi scorsi!
● La lotta contro lo spontaneismo è anche lotta per l'uso del
materialismo dialettico
_Consolidamento e rafforzamento del (nuovo)PCI_
● Scelta di campo e scelta di vita
● Direzione o formazione di un compagno
● Inchiesta per l'analisi della composizione di classe della città di
Napoli
● CdP Aurora - Alcune precisazioni sulle operazioni tattiche
offensive...
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ISTRUZIONI E CONSIGLI PER L’USO DI TAILS [13] [13]
Links:
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[1]
https://nuovopci.it/voce/comunicati/com2025/indcom25.html
[2]
https://nuovopci.it/index.html
[3]
https://nuovopci.it/contatti/infocont.html
[4]
https://nuovopci.it/voce/voce81/La_Voce_81.pdf
[5]
https://nuovopci.it/dfa/2025/163/Avv_nav_163_Disponibile_il_numero_81_di_VO.odt
[6]
https://nuovopci.it/dfa/2025/163/Avv_nav_163_Disponibile_il_numero_81_di_VO.doc
[7]
https://osservatorionomilscuola.com/2025/10/31/piazze-4-novembre-osservatorio-per-dire-il-4-novembre-non-e-la-nostra-festa/
[8]
https://www.facebook.com/coordinamentogknfirenze/posts/pfbid02tSQMKLfpMJfgdar8xhr7kHQY6MaVcTiw7NbrqkkkmDP1oLeLbum2u5UepfywGLLXl
[9]
https://www.lordinenuovo.it/2025/11/10/la-corsa-al-riarmo-e-la-conversione-alla-guerra-della-produzione-intervista-ai-lavoratori-della-leonardo-promotori-della-petizione-non-in-mio-nome-non-col-mio-lavoro/
[10]
https://nonunadimeno.wordpress.com/wp-content/uploads/2025/11/appello22_25n_2025.pdf
[11]
https://forms.gle/VrvQTsRfsTtM83ft8
[12]
https://nuovopci.it/contatti/infocont.html#sicurezza
[13]
https://nuovopci.it/contatti/TAILS/USA_TAILS.html