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Szerző: Delegazione del (nuovo)PCI
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Címzett: Npci Inter
Tárgy: [nuovopci] Partecipare e promuovere la più ampiapartecipazione alle mobilitazioni contro la guerra USA-NATO e sionista in Medio Oriente
         [1]

(nuovo)Partito comunista italiano

   Comitato Centrale
                        Sito: www.nuovopci.it [2]
                        e.mail: nuovopci@???


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COMUNICATO CC 15/2025 - 23 GIUGNO 2025

[_Scaricate il testo del comunicato in _Open Office [5] / Word [6]]

Non un uomo, non un soldo, non un'arma, non un lembo di terra per la
guerra degli imperialisti USA-NATO e sionisti!

PARTECIPARE E PROMUOVERE LA PIÙ AMPIA PARTECIPAZIONE ALLE MOBILITAZIONI
CONTRO LA GUERRA USA-NATO E SIONISTA IN MEDIO ORIENTE

Con i bombardamenti effettuati nella notte tra il 21 e il 22 giugno, il
governo USA è entrato direttamente in guerra contro la Repubblica
Islamica dell'Iran a supporto dei sionisti d'Israele, del genocidio e
della pulizia etnica che essi stanno perpetrando a Gaza e Cisgiordania,
delle aggressioni che conducono in Libano, Yemen, Siria, Iraq. È un
ulteriore passo dell'allargamento della Terza guerra mondiale: i gruppi
imperialisti USA, con l'instabile sistema politico del loro complesso
militare-industriale-finanziario, ne sono il centro promotore in
combinazione con lo Stato sionista di Israele, strettamente legato al
complesso militare e finanziario USA nel ruolo di agente in alcuni casi
e di dirigente in altri e promotore di imprese di infiltrazione e
disgregazione degli Stati che resistono alle scorrerie dei gruppi e
degli Stati imperialisti della Comunità Internazionale e di quelli che
ostacolano la colonizzazione sionista del Medio Oriente.

A essi il governo Meloni, come e più dei governi delle Larghe Intese che
lo hanno preceduto, è sottomesso: dall'Ucraina al Medio Oriente, Meloni
e la sua cricca di servi ha sistematicamente fatto e sta facendo la
parte che la NATO e il governo USA gli hanno chiesto, anche a costo di
aggravare le condizioni delle masse popolari del nostro paese ed esporlo
alle ritorsioni dei paesi colpiti dalle aggressioni USA e sioniste.

Il coordinamento Disarmiamoli ha indetto per oggi 23 giugno presidi
davanti all'ambasciata e ad altre sedi diplomatiche USA:

Roma: via Vittorio Veneto 21, ore 18.00

Milano: via Principe Amedeo 2/10, ore 18.30

Torino: piazza Carignano, ore 19.00

Bologna: piazza del Nettuno, ore 18.00

Pisa: piazza XX Settembre, ore 18.00

Firenze: Lungarno Vespucci 38, ore 18.30

Roma: via Vittorio Veneto, ambasciata USA, ore 18.00

Napoli: piazza della Repubblica, consolato USA, ore 18.30

Reggio Calabria: piazza Italia, ore 18.30

Genova (24 giugno): piazza De Ferrari, ore 19.00

Il coordinamento Stop Rearm Europe chiama

- a fare un sit-in martedì 24 giugno alle ore 18.00 a Roma davanti al
Parlamento,

- a firmare la petizione online "Il popolo italiano non vuole la guerra,
il governo italiano non partecipi alla guerra" a sostegno della campagna
lanciata da Rete Italiana Pace e Disarmo per "chiedere al governo
Italiano di negare supporto logistico alle operazioni di guerra, anche
negando il permesso ai bombardieri statunitensi B-2 stealth o B-52 che
attaccano l'Iran di transitare sullo spazio aereo italiano o rifornirsi
nelle nostre basi. L'Italia non deve facilitare, assistere o consentire
questi attacchi - direttamente o indirettamente",

- a partecipare all'assemblea online di mercoledì 25 giugno alle ore
18:00 (link:
https://arci-it.zoom.us/j/83746931438?pwd=naBo7a7dfSRMGDXwQUFiSUU1pfZBsR.1
[7] ),

- a organizzare azioni semplici e comunicative davanti alle basi, ai
depositi, alle installazioni militari USA e NATO o nei centri abitati
limitrofi.

In Italia gli imperialisti USA dispongono di 116 installazioni militari,
l'elenco diviso per regione è disponibile qui [8] : in ogni zona
d'Italia è possibile organizzare azioni di controinformazione, denuncia
e protesta, ma anche di sabotaggio e boicottaggio delle attività
militari dei gruppi imperialisti USA-NATO e sionisti.

CI SONO LE FORZE E LE CONDIZIONI PER DARE IL VIA A UNA CAMPAGNA
CAPILLARE E DIFFUSA CONTRO LA PARTECIPAZIONE DEL NOSTRO PAESE ALLA TERZA
GUERRA MONDIALE

Le mobilitazioni del 21 giugno a Roma hanno mostrato che, a livelli
diversi, Stop Rearm Europe, il coordinamento Disarmiamoli, il
Coordinamento Nazionale No NATO sono già in grado di mobilitare e
orientare decine di migliaia di persone. Ad essi si aggiungono i
comitati di base come il Collettivo Autonomo Lavoratori Portuali (CALP)
di Genova, il GAP di Livorno, il No MUOS di Niscemi, A Foras in
Sardegna, No alla base né a Coltano né altrove a Pisa, No Comando NATO a
Firenze, Ferrovieri contro la guerra, Osservatorio contro la
militarizzazione delle scuole e delle università e altri già mobilitati
contro la partecipazione del nostro paese alle guerre USA-NATO, le
organizzazioni di solidarietà con il popolo palestinese e la sua
Resistenza contro i sionisti, i comitati ambientalisti (Extinction
Rebellion, Ultima Generazione e altri). Ci sono quindi le forze per dare
il via a una campagna generale contro il governo Meloni e l'appoggio che
esso dà ai sionisti che occupano la Palestina e aggrediscono popoli e
territori in tutto il Medio Oriente; agli imperialisti USA-NATO che
conducono la guerra contro la Federazione Russa in Ucraina, che
scorrazzano in Asia-Pacifico per accerchiare la Repubblica Popolare
Cinese e intimidire la Repubblica Popolare Democratica di Corea, che
impongono un blocco feroce a Cuba e altri paesi restii a sottostare ai
voleri di Washington; agli imperialisti europei che promuovono la
militarizzazione delle società del vecchio continente con piani di
riarmo a scapito delle esigenze dei lavoratori. Tanto più che possiamo
approfittare delle divisioni esistenti in buona parte della
"opposizione" parlamentare, PD in testa, e delle prese di posizioni del
nuovo papa Leone XIV - sono balbettii, ma vengono dopo le dichiarazioni
di Bergoglio - per trascinare nella mobilitazione anche alcune delle
organizzazioni di massa che fanno capo al PD da una parte e alla Chiesa
dall'altra: ricordiamoci la nonnina NO TAV che dava il crocifisso di
legno addosso ai poliziotti!

1. Denunciare capillarmente ogni base militare, agenzia e installazione
NATO e USA, ogni servitù e operazione militare. Per aggirare la
contrarietà alla guerra del grosso della popolazione italiana (come di
quella degli altri paesi imperialisti), il governo Meloni ammanta il più
possibile di segreto le servitù e le operazioni militari: spezzare
questo velo di segreto è uno degli strumenti per farle saltare.
Denunciare e rendere pubbliche le operazioni sporche (legalizzate o
illegali che siano) degli affaristi della guerra.

2. Promuovere manifestazioni e iniziative contro la partecipazione alla
guerra e contro ogni singola operazione in cui la partecipazione si
concretizza (invio di armi, acquisto di nuovi armamenti, addestramento
di militari, ecc.).

3. Formare gruppi di lavoratori in ogni porto, aeroporto e deposito o
snodo ferroviario che si organizzano per monitorare, denunciare,
bloccare e sabotare il traffico di armamenti e attrezzature:
generalizzare iniziative come quelle del CALP di Genova contro l'invio
di armi dai porti italiani e dei lavoratori aeroportuali di Pisa e
Montichiari (BS).

4. Estendere l'organizzazione e la lotta contro la militarizzazione
della scuola pubblica: diffondere le denunce contro la militarizzazione
delle scuole, sviluppare il boicottaggio delle iniziative di propaganda
di guerra nelle scuole e università, denunciare il ruolo delle
istituzioni scolastiche e universitarie nella ricerca scientifica
bellica ordinata da USA e Israele e promuovere la mobilitazione di
docenti, ricercatori, studenti.

5. Fare agitazione contro la partecipazione dell'Italia alla guerra
USA-NATO in ogni istanza delle Forze Armate italiane e delle Forze
dell'Ordine. I sindacati militari democratici e non sottomessi alle
direttive della casta dei generali asserviti agli USA possono avere un
ruolo importante nel mobilitare e organizzare la truppa perché si
ribelli alle angherie dei superiori, perché denunci, contrasti, saboti
le attività antipopolari che i superiori vogliono far loro fare, perché
faccia fronte agli effetti della crisi e delle misure antipopolari del
governo Meloni che colpiscono anche loro. Sostenere gli alti ufficiali
delle Forze Armate che si oppongono ai compiti infami e ai delitti che
il regime della Repubblica Pontificia, infeudato alla NATO e all'UE,
assegna agli organismi militari in violazione della stessa Costituzione
del 1948 (art.11). Incitarli ad andare a fondo nella denuncia pubblica
delle manovre sporche che la classe dominante svolge dietro il teatrino
della politica, additarli ad esempio per portare altri a mettersi sulla
stessa strada, far conoscere e incitare a seguire l'esempio di ufficiali
che lo hanno fatto.

6. Promuovere la solidarietà di massa con ogni persona perseguitata dal
governo Meloni e dai suoi complici e agenti perché si oppone alla guerra
USA-NATO, alla complicità con i sionisti di Israele e al riarmo.

7. Collegare i fronti di lotta contro la guerra, il carovita, la
devastazione ambientale e il cambiamento climatico, la privatizzazione
della sanità, dell'istruzione e degli altri servizi pubblici, lo
smantellamento delle aziende: sviluppare il coordinamento a livello
locale e nazionale degli organismi operai e popolari che organizzano e
animano la mobilitazione in ogni fronte di lotta, estendere il fronte
unito di tutti gli organismi e gli individui che promuovono la
resistenza delle masse.

8. Organizzare non pagamento delle bollette, spese proletarie e altre
iniziative per rimediare agli effetti della partecipazione alle guerre
USA-NATO e sioniste e della corsa al riarmo che si ritorcono contro le
masse popolari italiane: ogni forma di lotta è giusta e legittima,
l'unico criterio è avere la forza per farla!

NON FARSI SCORAGGIARE DAL FATTO CHE IL 21 GIUGNO IN PIAZZA NON C’ERANO
MILIONI DI MANIFESTANTI!

Nel nostro paese l'opposizione alla guerra è diffusa. Sono numerose e
capillari le iniziative di denuncia, di protesta e di lotta, molti e
diversi gli organismi e i singoli che vi contribuiscono. Questa
opposizione non sfocia in un movimento di massa come quello contro la
guerra in Iraq del 2003 perché le masse popolari hanno sperimentato che
quella lotta contro la guerra, fatta di manifestazioni per premere e
chiedere ai governi dei gruppi imperialisti e alle loro istituzioni
internazionali di cambiare strada, non serviva: le oceaniche
manifestazioni dell'epoca (milioni di persone in piazza) non hanno
fermato la guerra in Iraq.

Il governo Meloni come quelli delle Larghe Intese che lo hanno preceduto
sono governi della Repubblica Pontificia che è dalla sua nascita nel
1948 un protettorato USA, legato ora anche all'Unione Europea,
istituzione dei gruppi imperialisti europei a loro volta imbrigliati
nella NATO, dominata dai gruppi imperialisti USA. Chi chiede a simili
governi di cambiare rotta è un illuso o un imbroglione. Essi attuano il
programma comune dei gruppi imperialisti che per far fronte alla crisi
generale del loro sistema eliminano le conquiste strappate dalle masse
popolari nel corso della prima ondata mondiale delle rivoluzioni
proletarie, devastano il territorio e inquinano sempre più terra, mare e
cielo, moltiplicano grandi opere ed eventi inutili se non anche
direttamente nocivi, hanno come campi di grande espansione produttiva
principalmente se non solo il turismo e la produzione militare. Ma
proprio questo determina un distacco crescente delle masse popolari
dalle istituzioni politiche della Repubblica Pontificia.

Su questo possiamo e dobbiamo fare leva per orientare ogni organismo e
singolo contro il governo Meloni, per cacciare il governo della guerra,
dell'economia di guerra, della sudditanza agli imperialisti USA e della
corsa al riarmo e per sostituirlo con un governo di emergenza popolare.
Ogni parola d'ordine generale e particolare deve essere legata
all'obiettivo di costituire un governo che abbia la volontà e la forza
di tradurla nella pratica, altrimenti resta campata in aria oppure
prelude a una lista dal programma "popolare" e molto "di sinistra" ma
velleitaria per le prossime elezioni.

La costituzione del Governo di Blocco Popolare [9] è il primo e decisivo
traguardo da raggiungere per sganciare l'Italia dalla NATO (anche solo
ristabilire il potere dello Stato italiano sulle basi USA e NATO,
vietare di svolgervi esercitazioni con armi nucleari e di usarle come
retrovia per missioni di guerra, sottoporre i militari americani alla
legislazione italiana, interrompere la partecipazione del nostro paese
alle missioni di guerra e alle sanzioni economiche contro altri paesi),
per mettere fine alla complicità dello Stato italiano [10] con i
sionisti di Israele (attuare su grande scala una politica di sospensione
di ogni accordo e di rottura di ogni relazione tra il nostro paese e lo
Stato sionista d'Israele, di disinvestimento delle risorse impegnate in
affari e scambi con Israele, di sanzioni contro ogni soggetto politico,
economico, accademico, ecc. immischiato con lo Stato sionista
d'Israele), per spezzare la spirale di guerra e riarmo.

Costruiamo il fronte delle forze anti Larghe Intese per far salire di
tono la lotta fino a rendere il paese ingovernabile a Meloni e soci!

Mettiamo in marcia idee e pratiche rivoluzionarie per dare al
malcontento popolare una prospettiva di governo del paese in cui
protagoniste sono la classe operaia e le masse popolari organizzate!

La Terza guerra mondiale non è frutto della cattiva volontà, della
pazzia o dei calcoli sbagliati di Trump, Netanyahu o degli altri membri
della Comunità Internazionale dei gruppi imperialisti USA, sionisti ed
europei e dei criminali che sono a capo dei governi dei loro paesi. La
guerra è la soluzione di ultima istanza a cui la borghesia imperialista
ricorre per far fronte alla crisi generale del suo sistema (crisi che ha
la sua fonte nella sovrapproduzione assoluta di capitale).

La Terza guerra mondiale in corso è in concorrenza e alternativa allo
sviluppo della rivoluzione proletaria (socialista o di nuova
democrazia): Terza guerra mondiale e rivoluzione proletaria sono le due
correnti che si contendono il terreno in tutta l'umanità stante
l'unificazione del mondo avvenuta nell'epoca imperialista e in
particolare con la globalizzazione. Solo lo sviluppo della rivoluzione
proletaria porrà fine alla Terza guerra mondiale. O promuovendo la
rivoluzione proletaria poniamo fine alla guerra o approfittando dello
sviluppo della guerra acceleriamo la rivoluzione proletaria.

L'instaurazione del socialismo in un paese imperialista come l'Italia,
anche solo un deciso salto di livello della rivoluzione socialista come
la costituzione del Governo di Blocco Popolare, spezzerebbe la spirale
distruttiva in cui il dominio della borghesia imperialista trascina le
masse popolari del mondo intero, analogamente a come i comunisti russi
con la rivoluzione culminata nell'insurrezione dell'Ottobre 1917
spezzarono il corso delle cose che aveva portato i grandi gruppi
imperialisti mondiali a scontrarsi per il dominio del mondo e diedero
inizio alla prima ondata della rivoluzione proletaria mondiale.
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Per mettersi in contatto con il Centro del (n)PCI senza essere
individuati e messi sotto controllo dalle Forze dell'Ordine borghesi,
una via consiste nell'usare TOR [vedere
https://www.nuovopci.it/contatti/infocont.htmlcontatti/infocont.html
[3]], aprire una casella email con TOR e inviare da essa a una delle
caselle del Partito i messaggi criptati con PGP e con la chiave pubblica
del Partito [vedere
https://www.nuovopci.it/contatti/infocont.htmlcontatti/infocont.html
[3]].

Per difendersi dalla repressione e controllo dello Stato è necessario
attrezzarsi!
Uno degli strumenti più avanzati per difendersi su Internet è TAILS.

ISTRUZIONI E CONSIGLI PER L’USO DI TAILS [11] [11]



Links:
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[1] https://nuovopci.it/voce/comunicati/com2025/indcom25.html
[2] https://nuovopci.it/index.html
[3] https://nuovopci.it/contatti/infocont.html
[4] https://nuovopci.it/voce/voce79/La_Voce_79.pdf
[5]
https://nuovopci.it/voce/comunicati/com2025/com15-25/Com.CC_15-2025_Attacco_USA_contro_Iran.odt
[6]
https://nuovopci.it/voce/comunicati/com2025/com15-25/Com.CC_15-2025_Attacco_USA_contro_Iran.doc
[7]
https://arci-it.zoom.us/j/83746931438?pwd=naBo7a7dfSRMGDXwQUFiSUU1pfZBsR.1
[8] https://nuovopci.it/voce/voce74/numsottomissioneNATO.html
[9] https://nuovopci.it/dfa/avvnav07.html
[10] https://nuovopci.it/dfa/lista_sionisti/Lista_agenti_sionisti.html
[11] https://nuovopci.it/contatti/TAILS/USA_TAILS.html