[nuovopci] 20 e 21 giugno - Due giornate di mobilitazione pe…

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Author: Delegazione del (nuovo)PCI
Date:  
To: Npci Inter
Subject: [nuovopci] 20 e 21 giugno - Due giornate di mobilitazione per fermare la III guerra mondiale
         [1]

(nuovo)Partito comunista italiano

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COMUNICATO CC 14/2025 - 16 GIUGNO 2025

[_Scaricate il testo del comunicato in _Open Office [5] / Word [6]]

FARE DEL 20 E 21 GIUGNO DUE GIORNATE DI MOBILITAZIONE AMPIA E UNITARIA
CONTRO IL GOVERNO DELLA GUERRA, DELL’ECONOMIA DI GUERRA E DELLA
REPRESSIONE!

Il prossimo 20 giugno USB, CUB e SGB hanno proclamato uno sciopero
generale nazionale "contro la guerra e l'aumento delle spese militari a
scapito della sanità, della scuola e dell'intero welfare, contro il
genocidio del popolo palestinese perpetrato dallo Stato d'Israele con la
complicità attiva del governo italiano e dell'Unione Europea" con
presidi e cortei davanti alla Leonardo [7] di Firenze e di Torino, al
varco San Benigno [8] del porto di Genova, sotto la prefettura [9] a La
Spezia, sotto l'Assessorato alla Sanità [10] di Pescara e in tante altre
città. Sempre il 20 giugno scioperano anche i metalmeccanici: FIOM, FIM
e UILM li chiamano in piazza perché "senza il contratto si sciopera, per
la dignità del lavoro e per il futuro del paese", ma proprio per questo
la lotta per il rinnovo del CCNL è e deve diventare anche
consapevolmente parte integrante della lotta contro il governo della
guerra, dell'economia di guerra e della repressione.

Il 21 giugno sono state indette due manifestazioni nazionali a Roma: la
prima convocata da Potere al Popolo [11] e altri organismi, la seconda
convocata da Ferma il Riarmo (Sbilanciamoci, Rete Italiana Pace e
Disarmo, Fondazione PerugiAssisi, Greenpeace Italia), ARCI, ATTAC
Italia, Transform Italia e altri promotori italiani della campagna "Stop
Rearm Europe" sulla base dell'appello [12] lanciato da vari organismi
europei. Della posizione del (n)PCI rispetto alla concomitanza delle due
mobilitazioni abbiamo già scritto nel Comunicato CC 11/2025 - 20 maggio
2025 [13]e nel momento in cui scriviamo non sappiamo se le due piazze si
uniranno in qualche modo.

In ogni caso, il 20 e 21 giugno prossimi saranno un banco di prova
generale per la mobilitazione popolare contro il governo Meloni e la sua
politica di riarmo, repressione, smantellamento dell'apparato produttivo
nazionale e dei servizi pubblici (istruzione, sanità, trasporti),
devastazione ambientale, razzismo istituzionalizzato e per rilanciare in
maniera più ampia, organizzata e dispiegata la mobilitazione di massa
per fermare i gruppi imperialisti USA-NATO, sionisti e UE promotori
della Terza guerra mondiale: l'attacco sionista contro la Repubblica
Islamica dell'Iran dello scorso 12 giugno è la dimostrazione che gli
appelli al buon senso, le suppliche e le preghiere non sono più
sufficienti!

Il (n)PCI impegna tutti i propri organismi e chiama i compagni e gli
organismi che simpatizzano per la rivoluzione socialista che il Partito
promuove a rendere le due giornate

- un'occasione di mobilitazione unitaria [14], che alimenta la
costruzione del fronte delle forze anti Larghe Intese per far montare la
lotta fino a rendere il paese ingovernabile a Meloni e soci e dare al
malcontento e alla protesta popolare una prospettiva di governo del
paese in cui la classe operaia e le masse popolari organizzate sono le
vere protagoniste,

- un'iniziativa marcatamente a sostegno della causa e della Resistenza
palestinese, che si aggiunge alle centinaia di iniziative del movimento
operaio e popolare del nostro paese.

Affinché la piazza sia ampiamente partecipata e la manifestazione
risulti efficace, dobbiamo promuovere in primo luogo il protagonismo di
operai e altri lavoratori. Organismi come il Collettivo Autonomo
Lavoratori Portuali di Genova e i portuali di Salerno organizzati da USB
hanno preso esempio dai loro compagni marsigliesi che hanno impedito
alla nave portacontainer Contship ERA - appartenente alla flotta della
ZIM (compagnia privata di navigazione, in cui lo Stato sionista detiene
attualmente una quota di minoranza) - di essere caricata di armi e
munizioni dirette alle Forze Armate sioniste, le quali testano il
materiale bellico direttamente sui palestinesi nella Striscia di Gaza e
in Cisgiordania. La nave navigava vuota, grazie alla lotta dei portuali
di Marsiglia che hanno bloccato il carico di armi e dei portuali di
Genova che hanno continuato a presidiarla.

Il 09.06 al porto di Salerno gli operai e i solidali presenti hanno
ribadito con forza che i porti non devono essere anelli della logistica
bellica e che è necessario che gli organismi operai e popolari delle
città portuali possibile scalo delle navi sioniste continuino a
mobilitarsi, organizzarsi, coordinarsi per consolidare il controllo
popolare sui porti, per fermare la loro militarizzazione e quella delle
altre infrastrutture civili (aeroporti, ferrovie, autostrade), della
scuola e dell'università, per interrompere ogni complicità con il regime
sionista. Ai portuali si aggiungono il personale medico-sanitario
raggruppato in "Sanitari per Gaza", i ferrovieri contro la guerra, i
docenti organizzati nell'Osservatorio contro la militarizzazione delle
scuole e delle università e altri, i quali già da tempo organizzano e
mobilitano settori di lavoratori contro l'economia di guerra, il riarmo,
il transito di armi, la propaganda di guerra, la militarizzazione delle
scuole e dei territori e altre operazioni in cui si traduce il
coinvolgimento del nostro paese nella Terza guerra mondiale fomentata
dagli imperialisti USA, sionisti, europei e associati. Sono iniziative
ancora piccole, d'avanguardia, che vanno rafforzate ed estese.

Altri esempi sono quelli

- degli attivisti di Extinction Rebellion, che a maggio hanno occupato
il piazzale di uno stabilimento di Leonardo a Roma, protestando [15]
contro il DL Sicurezza e la barbarie dello sterminio delle masse
popolari palestinesi di cui è complice il governo Meloni,

- di alcuni lavoratori del mondo dello spettacolo (registi,
sceneggiatori, attori, ecc.) che hanno tenuto un presidio [16] fuori da
Cinecittà a inizio maggio in occasione della cerimonia di premiazione
dei David di Donatello con una grande bandiera palestinese, denunciando
la passività del loro settore professionale e la connivenza del governo
Meloni e delle Larghe Intese a livello nazionale e locale nella pulizia
etnica e nel genocidio del popolo palestinese.

È possibile, oltre che necessario, colpire duramente con la lotta e la
mobilitazione i guerrafondai della Comunità Internazionale dei gruppi
imperialisti USA-NATO, europei e sionisti, a partire dalle giornate di
mobilitazione del 20 e 21 giugno prossimi, in particolare facendo salire
di livello (quantità e qualità) le iniziative in solidarietà con il
popolo palestinese e per fermare la Terza guerra mondiale.

1. Individuare (inchiesta) territorio per territorio aziende capitaliste
e pubbliche e individui - sia esponenti delle Larghe Intese come
sindaci, consiglieri comunali, segretari di circoli/sezioni di partito,
ecc., che dirigenti aziendali, investitori industriali e finanziari,
sindacalisti collusi e via dicendo - che hanno rapporti con centri di
ricerca, agenzie e aziende che fanno capo allo Stato sionista di Israele
per rendere pubblica e boicottare la loro attività, così come avviene a
Firenze contro il sionista Marco Carrai [17].

Il (n)PCI può rendere pubblica la denuncia di tutto quello che nel
vostro territorio è legato ai sionisti: essendo clandestino, per le
forze della repressione è più difficile colpirlo e bloccarne l'attività.
A tal proposito, comunichiamo che a breve diffonderemo sul nostro sito
www.nuovopci.it il terzo aggiornamento della lista [18] degli agenti
sionisti che il (n)PCI porta avanti dall'agosto 2024 [19]. La lista si
allunga, non solo perché i sionisti sono ben piantati nel nostro paese e
bisogna ostacolare in ogni modo la loro iniziativa economica e politica,
ma anche perché aumenta il numero di persone che ci mandano
segnalazioni.

Se avete dei nominativi da indicarci, fatevi avanti! [3]

La lotta contro organismi e agenti sionisti operanti in Italia è lotta
sia per sostenere la Resistenza del popolo palestinese, sia per liberare
il nostro paese dai gruppi imperialisti italiani e stranieri e in
particolare dal protettorato USA-NATO e per solidarizzare con i popoli
libanese, siriano, yemenita, iraniano minacciati e colpiti dai criminali
sionisti e con le organizzazioni che promuovono la Resistenza contro di
essi.

2. Organizzare presidi di controinformazione e denuncia davanti alle
sedi delle aziende di proprietà di sionisti e alle sedi delle aziende
italiane e multinazionali che in una certa misura sono coinvolte nei
traffici e affari dei sionisti, bloccare e sabotare le loro attività
come avvenuto contro la Tekapp [20] di Modena: ostacolare il regolare
svolgimento degli affari di queste aziende, rendere loro la vita
impossibile, indebolisce il campo nemico e rafforza la mobilitazione
popolare.

3. Estendere la campagna BDS [21] (Boicotta Disinvesti Sanziona),
boicottando individualmente (non acquisto di prodotti e servizi) e
collettivamente le aziende sioniste e che collaborano con i sionisti:
stampare i volantini della campagna BDS, diffonderli tra la rete di
conoscenti e familiari, organizzare volantinaggi presso i supermercati e
centri commerciali, in particolare quelli che ancora "vantano" la
collaborazione con aziende attive nel territorio soggetto allo Stato
sionista d'Israele e che sfruttano e opprimono lavoratori palestinesi,
con l'obiettivo di costruire gruppi collocati quartiere per quartiere.

4. Formare gruppi di lavoratori in ogni porto, aeroporto e deposito o
snodo ferroviario che si organizzano per monitorare, denunciare,
bloccare e sabotare il traffico di armamenti e attrezzature dirette allo
Stato sionista di Israele: generalizzare iniziative come quelle del
Collettivo Autonomo Lavoratori Portuali (CALP) di Genova contro l'invio
di armi dai porti italiani e dei lavoratori aeroportuali di Pisa e
Montichiari (BS). Porto Canale di Cagliari, i porti di Livorno e
Trieste, gli aeroporti di Trapani e Pisa sono oggi tra le strutture
civili più utilizzate per il traffico di armi.

A questi si aggiungono gli aeroporti militari di Amendola (FG), Pratica
di Mare (Roma), Decimomannu (CA), Ghedi (BS), Aviano (PN) e porti
militari di Augusta, La Spezia, Taranto e altri. Carri merci di convogli
militari partono dalle province con più alto tasso di produzione
militare e con i depositi di mezzi e armamenti più grandi e sfruttano le
linee dei Treni ad Alta Velocità (TAV) per le spedizioni di armamenti:
dal deposito di carri armati di Lenta (Vercelli), alle caserme dei
reggimenti di artiglieria nelle province di Treviso, Udine, Salerno e
Foggia, alle fabbriche di armi nella provincia di Novara, Varese,
Brescia, Bolzano. Impedire che il nostro paese sia terreno di traffico
di armi è lotta concreta per fermare i promotori della Terza guerra
mondiale. L'aumento del numero di lavoratori che denunciano e boicottano
gli accordi commerciali e l'interscambio militare con il governo e le
aziende sioniste e in generale che alimentano la Terza guerra mondiale,
permettono di alzare di livello la mobilitazione, renderla quotidiana,
darle un contenuto pratico legato alla fase attuale della lotta di
classe.

5. Disertare e boicottare gli eventi pubblici di informazione,
culturali, sportivi e politici in cui sono presenti agenti sionisti e
loro lacchè: moltiplicare le azioni di artisti, musicisti, registi,
scrittori, sportivi nonché di organizzazioni artistiche e sindacati del
settore, per isolare il settore culturale, artistico e sportivo
collegato all'Entità sionista. Estendere l'intervento in ogni ambito
(mediatico, istituzionale, lavorativo, accademico, ecc.) per esprimere
prese di posizione a favore della Palestina: portare verità, luce,
giustizia sociale e spirito di riscossa popolare laddove le autorità
della Repubblica Pontificia e i suoi baciapile vogliono imporre
menzogna, censura e rassegnazione. In questo modo, "parlare della
Palestina" si aggancia a "fare per la Palestina", quindi aiutare la sua
Resistenza a liberarsi dall'oppressore.

6. Organizzare presidi di protesta davanti all'ambasciata e alle sedi
consolari dello Stato sionista, davanti alle sedi di associazioni
sioniste operanti nel nostro paese sotto qualunque forma mascherate.

7. Sostenere la campagna per la liberazione dei tre partigiani
palestinesi Anan Yaeesh, Ali Irar e Mansour Doghmosh sotto processo a
L'Aquila per associazione terrorista, un capo d'imputazione costruito ad
arte dalla magistratura italiana per compiacere le autorità sioniste che
vogliono la loro morte.

8. Far saltare gli accordi tra le università italiane e agenzie, enti e
altri organismi pubblici e privati in mano ai sionisti e collegati alla
NATO, mobilitando i ricercatori precari, gli studenti, i docenti e il
personale tecnico-amministrativo a sollevare iniziative e proteste
all'interno degli ambienti universitari.

9. Bloccare e impedire i percorsi di PCTO (la cosiddetta "alternanza
scuola-lavoro") e le gite scolastiche di bambini e adolescenti
all'interno di caserme, basi, aeroporti militari e presso aziende
colluse con i sionisti e la NATO;

10. Stanare gli esponenti del polo PD delle Larghe Intese: che Emiliano
(governatore della Puglia), Giani (governatore della Toscana), De
Pascale (governatore dell'Emilia Romagna), Chiantore (sindaco di Ivrea,
provincia di Torino) e tutti sindaci e governatori del PD passino dalle
dichiarazioni sulla sospensione degli accordi con istituzioni ed enti
sionisti ai fatti.

11. Rendere le sedi dei principali media di regime (giornali come
_Repubblica_, _La Stampa_, _Corriere della Sera, Il Giornale,_ _Il
Foglio_, ecc.) bersaglio di mobilitazioni e iniziative di lotta:
mettiamo il fiato sul collo ai giornalisti complici dei crimini dello
Stato sionista di Israele, boicottiamo attivamente le centrali
mediatiche della propaganda filo-sionista. Il Comunicato CC 30 del 7
dicembre 2023 [22] riporta gli indirizzi delle sedi di alcuni dei
principali gruppi mediatici e delle redazioni di alcune delle
trasmissioni che si sono distinti per lo zelo filo-sionista;

12. Effettuare attacchi informatici contro i siti, i database e le reti
delle aziende, dei media e dei giornalisti che collaborano con lo Stato
sionista d'Israele: in Italia esistono centinaia, probabilmente migliaia
di persone che hanno le capacità informatiche necessarie a realizzare
tali attacchi con le dovute accortezze per non farsi individuare.

13. Estendere e rafforzare le azioni militanti contro le installazioni
militari USA-NATO in Italia [23], che costituiscono la struttura
logistica di buona parte delle operazioni militari della Comunità
Internazionale dei gruppi imperialisti a sostegno dello Stato sionista
di Israele: spionaggio, trasporto di armamenti, addestramento, ecc.
Tutte le installazioni militari USA-NATO hanno bisogno di rifornimenti
costanti ed è possibile individuare il modo in cui li ottengono: spesso,
infatti, si appoggiano ad aziende locali che operano sia all'interno
delle basi che all'esterno. Quello che serve è organizzare i lavoratori
e le masse popolari che vivono nei pressi delle installazioni militari a
intraprendere iniziative di boicottaggio e sabotaggio: danneggiare o
distruggere le reti dei servizi di prima necessità (elettricità, gas,
acqua, fognature), far saltare e disertare le gare d'appalto (con
appelli, azioni di lotta, ecc.) per l'assegnazione dei lavori di
rifornimento delle basi (approvvigionamenti, lavanderie, ecc.),
rallentare o impedire il normale svolgimento delle attività correnti.

Alcune di queste iniziative sono già attuate da organismi operai e
popolari: si tratta di estenderle e rafforzarle, le due giornate del 20
e 21 giugno permettono di farlo. Altre non sono ancora attuate
principalmente perché implicano la violazione della legalità imposta
dalla classe dominante: si tratta di preparare il terreno, organizzare
con cura alcune per aprire la strada. I sionisti di Israele sono i
nazisti di oggi: ogni forma di lotta contro di essi, i loro agenti e
complici è giusta e legittima, l'unico criterio è avere la forza per
farla!

Messe in sinergia tra loro, le forme di mobilitazione sopra indicate
contribuiscono a rafforzare la lotta in solidarietà al popolo
palestinese e a rendere ingovernabile il paese al governo Meloni.

Le giornate di mobilitazione del 20 e 21 giugno sono l'occasione

- per propagandare le pratiche di lotta contro i gruppi imperialisti
USA-NATO, sionisti ed europei che stanno estendendo la Terza guerra
mondiale e la solidarietà con tutti gli organismi colpiti dalla
repressione per la propria lotta contro i guerrafondai nostrani e
stranieri: quanto più sarà unitaria, plurale e combattiva, tanto
maggiore sarà il numero di lavoratori e di altri elementi delle masse
popolari che saranno incoraggiati a mobilitarsi, che si coordineranno e
si rafforzeranno nella battaglia,

- per estendere il disprezzo contro i criminali sionisti e la
solidarietà internazionalista con l'eroico popolo palestinese e tutti i
popoli minacciati dalle scorribande e pretese di dominio della Comunità
Internazionale dei gruppi imperialisti. Che ogni manifestante abbia una
bandiera palestinese da sventolare in piazza e, una volta tornato a
casa, da esporre dalla propria abitazione ed esercizio commerciale è un
modo per organizzare quello che oggi è frutto della generosa iniziativa
individuale, per incoraggiare chi ha preso l'iniziativa a prenderne
altre, a coinvolgere altre persone e a unirsi ad altri, per
neutralizzare le pressioni e intimidazioni poliziesche,

- per alimentare l'ingovernabilità dal basso [24] e far convergere il
variegato movimento popolare intorno all'obiettivo di cacciare il
governo Meloni.

Il tentativo della borghesia imperialista di preservare a ogni costo nel
mondo intero il suo traballante dominio in campo politico, economico,
commerciale, monetario e finanziario alimenta la Terza guerra mondiale,
la corsa al riarmo cui si dedicano tutti gli Stati imperialisti, le
efferatezze criminali dei sionisti di Israele. Quello che fa la
differenza, quello che detta i tempi della lotta con cui fermeremo la
Terza guerra mondiale è che noi comunisti operiamo con scienza,
creatività e determinazione a moltiplicare, rafforzare e coordinare gli
organismi operai e popolari, a far crescere di numero e di tono la loro
mobilitazione, a coagulare il movimento contro la guerra e in
solidarietà con il popolo palestinese, le organizzazioni sindacali, le
associazioni dei sinceri democratici e soprattutto gli organismi di
lavoratori intorno all'obiettivo di cacciare il governo Meloni e
sostituirlo con un governo d'emergenza popolare [25] deciso e capace di
attuare tutte quelle misure che nessun governo espressione dei partiti
delle Larghe Intese attuerà mai: dalla messa in sicurezza del territorio
attraverso le tante opere necessarie a impedire le stragi dovute agli
eventi climatici estremi alla riorganizzazione delle attività economiche
in modo da 1. assegnare a ogni azienda compiti produttivi utili secondo
un piano nazionale, distribuire i prodotti alle famiglie e agli
individui, alle aziende e ad usi collettivi secondo piani e criteri
chiari, noti e democraticamente decisi, 2. assegnare ad ogni individuo
un lavoro socialmente utile e garantirgli le condizioni necessarie per
una vita dignitosa e per la partecipazione alla gestione della società,
3. eliminare attività e produzioni inutili o dannose per l'uomo o per
l'ambiente assegnando alle aziende altri compiti; dall'interruzione di
tutti gli accordi pubblici e segreti di cooperazione militare,
industriale, scientifica e accademica che i governi delle Larghe Intese
hanno stipulato nel corso degli anni con aziende e agenzie dello Stato
sionista d'Israele e USA all'interdizione delle basi militari presenti
su suolo italiano all'addestramento degli eserciti NATO e dei loro
alleati.

Il primo paese imperialista che romperà le catene della Comunità
Internazionale degli affaristi, degli speculatori e dei guerrafondai
USA, sionisti ed europei darà il via all'incendio che libererà il mondo
dal sistema imperialista. L'instaurazione del socialismo in un paese
imperialista come l'Italia, anche solo un deciso salto di livello della
rivoluzione socialista come la costituzione del Governo di Blocco
Popolare, spezzerebbe la spirale distruttiva in cui il dominio della
borghesia imperialista trascina le masse popolari del mondo intero ed è
anche l'aiuto principale che noi comunisti italiani possiamo dare alla
rivoluzione negli altri paesi e a tutti i popoli che lottano per
liberarsi dall'oppressione degli imperialisti USA e sionisti.
Analogamente a come i comunisti russi con la rivoluzione culminata
nell'insurrezione dell'Ottobre 1917 spezzarono il corso delle cose che
aveva portato i grandi gruppi imperialisti mondiali a scontrarsi per
decidere chi avrebbe dominato e sfruttato il mondo intero: in questo
modo i comunisti russi diedero inizio alla prima ondata mondiale della
rivoluzione proletaria.

RAFFORZARE ED ESTENDERE LA SOLIDARIETÀ CON IL POPOLO PALESTINESE E LA
LOTTA CONTRO LA COMPLICITÀ DEL GOVERNO MELONI CON I SIONISTI!

CACCIARE IL GOVERNO MELONI, SERVO DEI GRUPPI IMPERIALISTI USA-NATO,
COMPLICE DEI SIONISTI E COMPARE DI QUELLI EUROPEI!

SOFFIARE SUL FUOCO DELLA RIVOLTA: ORGANIZZARE LA RESISTENZA E PUNTARE AL
GOVERNO DEL PAESE!

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Per mettersi in contatto con il Centro del (n)PCI senza essere
individuati e messi sotto controllo dalle Forze dell'Ordine borghesi,
una via consiste nell'usare TOR [vedere
https://www.nuovopci.it/contatti/infocont.htmlcontatti/infocont.html
[3]], aprire una casella email con TOR e inviare da essa a una delle
caselle del Partito i messaggi criptati con PGP e con la chiave pubblica
del Partito [vedere
https://www.nuovopci.it/contatti/infocont.htmlcontatti/infocont.html
[3]].

Per difendersi dalla repressione e controllo dello Stato è necessario
attrezzarsi!
Uno degli strumenti più avanzati per difendersi su Internet è TAILS.

ISTRUZIONI E CONSIGLI PER L’USO DI TAILS [26] [26]



Links:
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[1] https://nuovopci.it/voce/comunicati/com2025/indcom25.html
[2] https://nuovopci.it/index.html
[3] https://nuovopci.it/contatti/infocont.html
[4] https://nuovopci.it/voce/voce79/La_Voce_79.pdf
[5]
https://nuovopci.it/voce/comunicati/com2025/com14-25/Com.CC_14-2025_20_e_21_giugno_per_fermare_III_guerra_mondiale.odt
[6]
https://nuovopci.it/voce/comunicati/com2025/com14-25/Com.CC_14-2025_20_e_21_giugno_per_fermare_III_guerra_mondiale.doc
[7]
https://www.usb.it/leggi-notizia/fermiamo-la-leonardo-spa-una-azienda-che-fa-profitti-sulle-guerre-nello-sciopero-generale-di-venerdi-20-presidi-di-fronte-agli-stabilimenti-1417.html
[8]
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[9]
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[10]
https://www.ekuonews.it/16/06/2025/sanita-abruzzo-sciopero-generale-il-20-giugno-con-presidio-sotto-lassessorato/
[11]
https://poterealpopolo.org/21-giugno-manifestazione-nazionale-contro-guerra-riarmo-24-maggio-assemblea-nazionale/
[12] https://transform-italia.it/stop-rearm-europe-2/
[13]
https://nuovopci.it/voce/comunicati/com2025/com11-25/Com.CC_11-2025_Assemblea_24_maggio-a-Potere_al_Popolo_e_altri.html
[14]
https://www.carc.it/2025/05/22/il-5-aprile-eravamo-in-tanti-il-21-giugno-dobbiamo-esserci-tutti/comment-page-1/#comment-3000
[15]
https://nuovopci.it/voce/comunicati/com2025/com12-25/Com.CC_12-2025_Tre_discriminanti_nella_lotta_contro_DL_Sicurezza.html
[16]
https://contropiano.org/news/aggiornamenti-in-breve/italia/2025/05/08/la-palestina-grida-il-silenzio-del-cinema-italiano-assorda-0182893
[17]
https://www.carc.it/2025/06/11/toscana-cacciamo-il-sionista-marco-carrai-andiamo-fino-in-fondo-vincere-e-possibile/
[18] https://nuovopci.it/dfa/lista_sionisti/Lista_agenti_sionisti.html
[19] https://nuovopci.it/dfa/2024/145/avvnav145.html
[20] https://www.carc.it/2025/05/30/modena-siamo-tornati-alla-tekapp/
[21] http://www.bdsitalia.org/
[22]
https://nuovopci.it/voce/comunicati/com2023/com30-23/Com.CC_30-2023_Mobilitazione_contro_complici_e_tifosi_dello_Stato_sionista_d_Israele.html
[23] https://nuovopci.it/voce/voce74/numsottomissioneNATO.html
[24] https://nuovopci.it/voce/voce74/La_Voce_74.pdf#page=68
[25] https://nuovopci.it/dfa/avvnav07.html
[26] https://nuovopci.it/contatti/TAILS/USA_TAILS.html