[nuovopci] Manuale per scoprire un poliziotto infiltrato

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Autore: Delegazione del (nuovo)PCI
Data:  
To: Npci Inter
Oggetto: [nuovopci] Manuale per scoprire un poliziotto infiltrato
         [1]

(nuovo)Partito comunista italiano
Comitato Centrale
Sito: www.nuovopci.it
e.mail: nuovopci@???
Delegazione
BP3 4, rue Lénine 93451 L'Île St Denis (Francia)
e.mail: delegazione.npci@???
Contattaci in modo sicuro [2]
Facebook: Nuovo - Partito comunista italiano

_ [3] _

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_Avviso ai naviganti__ _157 - 9 giugno 2025

_[Scaricate il testo del comunicato in Open Office [4] / Word [5]]_

Infiltrazioni poliziesche, "tenuta democratica" del paese, attività
politica "alla luce del sole": cosa insegna la vicenda di Potere al
Popolo?

Scarica il Manuale per scoprire un poliziotto infiltrato [6]

Lo scorso 27 maggio Giuliano Granato, portavoce nazionale di Potere al
Popolo (PaP), denuncia un'infiltrazione poliziesca [7] all'interno della
propria organizzazione e nei giorni successivi Progetto Me-ti [8], casa
editrice legata a PaP, posta sul suo sito la traduzione del _Manuale per
scoprire un poliziotto infiltrato_ (_Manual para destapar a un policía
infiltrado_), un testo pubblicato nel febbraio 2025 da Dos Cuadrados
(www.doscuadrados.es, info@???), casa editrice spagnola che
divulga letteratura comunista, antimperialista e progressista. Il
_Manuale_ si basa su elementi ottenuti successivamente alla scoperta di
infiltrazioni poliziesche in organizzazioni politiche di sinistra
avvenute tra il 2022 e il 2024 nel territorio dello Stato spagnolo, e
contiene informazioni su sette agenti infiltrati scoperti nel corso
degli anni.

Anche il (n)PCI, parallelamente a Progetto Me-ti e sollecitato
dall'appello a farne traduzione in italiano lanciato dalla rivista
_Contropiano_ [9], ha tradotto il _Manuale _e lo ha corredato di alcune
note utili al lettore italiano per applicare nel nostro paese i criteri
e metodi d'azione che esso contiene.

Il _Manuale_ è frutto del lavoro svolto dal coordinamento di più
organismi (popolari, indipendentisti, comunisti, ecc.) che hanno messo a
confronto le proprie esperienze e quelle altrui, come quella
dell'Undercover Research Group [10] britannico.

Storicamente, gli organismi rivoluzionari, politici e sindacali, operai
e popolari spagnoli hanno dovuto far fronte alle sistematiche operazioni
di infiltrazione da parte della Polizia Nazionale e della Guardia Civil
in combinazione con le varie polizie cosiddette regionali (Mossos
d'Esquadra in Catalonia, Ertzaintza nei Paesi Baschi, ecc.): dapprima
sotto la dittatura franchista (1939-1975), successivamente per far
fronte alla lotta condotta dai vertici dello Stato "democratico"
spagnolo contro le organizzazioni rivoluzionarie e indipendentiste
(PCE(r)-GRAPO, Euskadi Ta Askatasuna-ETA e altre). Studiare le
metodologie di infiltrazione utilizzate dalla Polizia Nazionale dello
Stato spagnolo è molto utile anche per far fronte alle operazioni di
infiltrazioni condotte dalle Forze dell'Ordine e dai Servizi Segreti in
Italia. Alcuni metodi sono comuni, altri sono sicuramente particolari e
specifici del nostro paese: per questo facciamo appello a tutte le
persone sensibili al tema a contribuire a sviluppare ulteriormente il
lavoro di inchiesta e denuncia delle tecniche di infiltrazione degli
organi statali addetti al controllo e alla repressione. Bisogna elevare
la resistenza alla repressione, estendere la lotta contro la repressione
e allargare la solidarietà con le organizzazioni e le persone bersaglio
delle misure repressive della borghesia. Bisogna rafforzare la capacità
delle masse popolari e delle loro organizzazioni di resistere alla
repressione, accrescere la resistenza morale e intellettuale alla
repressione, sviluppare la coscienza del contrasto antagonista di
interessi e della lotta che oppone le masse popolari alla borghesia
imperialista.

Gli esponenti del movimento comunista cosciente e organizzato, i
promotori delle lotte politiche e sindacali delle masse popolari, i
ribelli e tutti coloro che vogliono organizzarsi efficacemente per farla
finita con il regime criminale dei vertici della Repubblica Pontifica
devono dotarsi di strumenti utili a prevenire la repressione ed elevare
la vigilanza rivoluzionaria: l'infiltrazione denunciata da PaP ne è una
dimostrazione.

L'infiltrazione poliziesca denunciata da Potere al Popolo e due
insegnamenti

Nel comunicato di denuncia dell'infiltrazione poliziesca del 27 maggio
scorso, i dirigenti di Potere al Popolo si chiedono se "dobbiamo pensare
che questo Governo non è in grado di tollerare alcuna forma di dissenso
al punto da dover ricorrere a metodi da regime?". Tanto più, aggiungono,
che "tutte le nostre attività sociali avvengono alla luce del sole e
coinvolgono migliaia di cittadini, tutte le rivendicazioni e le
battaglie politiche a cui ci dedichiamo le portiamo avanti a testa
alta".

_Sulla natura del regime politico del nostro e degli altri paesi
imperialisti_. Quanto denunciato dai dirigenti di PaP non è una
"stortura" della democrazia. Potere al Popolo, come anche il grosso
partiti del movimento comunista cosciente e organizzato e numerosi
sinceri democratici, esponenti della sinistra sindacale e della sinistra
borghese non anticomunisti parlano spesso di "post-democrazia",
"democratura", "democrazie autoritarie", "democrazie illiberali", "notte
della democrazia" e simili, ma si comportano come se lo Stato vero fosse
quello ideale, "democratico", "di tutto il popolo", come se il
Parlamento e quindi le elezioni decidessero del governo del paese. Il
Parlamento non ha mai deciso del governo del nostro paese, anche se la
Costituzione del 1948 dice che al Parlamento spetta di decidere. In
Italia dal 1947 (fine dei governi del Comitato di Liberazione Nazionale)
vige un regime di controrivoluzione preventiva [11] analogo a quello
degli altri paesi imperialisti. È il regime che all'inizio dell'epoca
imperialista ha preso il posto della democrazia borghese, che invece era
il potere politico in mano a istituzioni elette solo dai membri delle
classi dirigenti.

La particolarità del regime di controrivoluzione preventiva del nostro
paese sta nell'esistenza di un governo occulto di ultima istanza (il
Vaticano) e del protettorato USA di fatto. Una realtà alla quale chi
opera per cambiare il corso delle cose deve porre fine e che quindi deve
ben comprendere. Gli intellettuali e gli esponenti politici che
trattando del regime politico vigente in Italia trascurano questi fatti
e parlano ancora di democrazia borghese, sono fuori strada: o non
conoscono abbastanza o cercano di ingannare il loro pubblico.

In particolare per i comunisti, cioè per quanti si propongono di
instaurare il socialismo in Italia, è di fondamentale importanza
comprendere la reale natura del regime politico borghese vigente nel
nostro paese: instaurare il socialismo vuol dire infatti instaurare il
potere delle masse popolari organizzate con alla testa il partito
comunista (dittatura del proletariato) al posto dell'attuale sistema di
potere della borghesia (dittatura della borghesia). La democrazia è un
articolo di fede proclamato dalla borghesia dei paesi imperialisti da
quando nel 1945 è fallito il suo tentativo di stroncare la prima ondata
mondiale della rivoluzione proletaria con l'aggressione nazifascista
dell'Unione Sovietica. Ma la stessa borghesia è costretta, tanto più
quanto più avanza la seconda crisi generale per sovrapproduzione
assoluta di capitale [12], a violare le sue stesse leggi "democratiche"
e forzare il suo stesso regime per imporre le proprie decisioni alle
masse popolari e per sopravvivere nonostante la guerra tra bande che la
attanaglia. In realtà, dalla fine della II Guerra Mondiale, i vertici
della neonata Repubblica Pontificia [13] alla scuola degli imperialisti
USA hanno via via messo in piedi in Italia un regime di
controrivoluzione preventiva. Quando parliamo di regime di
controrivoluzione preventiva indichiamo un insieme di misure,
procedimenti, istituti e istituzioni messe in opera dalla classe
dominante nei paesi imperialisti a partire dagli USA all'inizio del
secolo XX con la creazione della FBI (Federal Bureau of Investigation) e
poi adottate con varianti nazionali dalle classi dominanti di altri
paesi imperialisti, in particolare in Europa dopo la II Guerra Mondiale
(1939-1945). In Italia (come, con sfumature diverse, negli altri paesi
imperialisti) la democrazia attualmente consiste nel fatto che i gruppi
finanziari e industriali italiani e stranieri e gli altri vertici della
Repubblica Pontificia, sottomessi alla Comunità Internazionale dei
gruppi imperialisti USA-NATO, sionisti e UE, restano vincolati a
governare il paese con l'assenso di assemblee elettive e che esse sono
sistematicamente il risultato della manipolazione dell'opinione pubblica
da parte della borghesia e del clero. Questo per la borghesia e il clero
comporta non solo la necessità di manipolare sistematicamente l'opinione
pubblica, ma anche escludere la massa della popolazione dalla conoscenza
dello stato delle cose e dagli strumenti necessari per pensare e
conoscere. Un regime che oggi si regge in particolar modo su due
pilastri principali:

- l'intossicazione delle menti e dei cuori delle masse popolari con una
serie di iniziative e misure atte a promuovere ignoranza e diversione
dalla lotta di classe da un lato (promozione di programmi televisivi
intellettualmente degradanti, diffusione di massa dell'uso di tecnologie
alienanti, disgregazione sociale, impoverimento della scuola pubblica,
abbrutimento, terrorismo mediatico, disinformazione, ecc.);

- dall'altro lato la repressione dei comunisti, delle avanguardie di
lotta e il restringimento degli spazi di agibilità politica, di cui è
espressione il Decreto Sicurezza [14], combinato con sistemi di
spionaggio di massa (tracciare il profilo di ogni individuo tramite
social network, controllo dei contenuti diffusi su Internet e censura,
videosorveglianza, ecc.).

Il regime di controrivoluzione preventiva ha come scopo principale
quello di distogliere le masse popolari dalla lotta rivoluzionaria: chi
tra gli esponenti del MCCO italiano sostiene che è possibile promuovere
una politica rivoluzionaria anche se si è controllati a vista dalle
autorità della borghesia, o è un imbroglione oppure si trascina dietro
una concezione legalitaria della lotta di classe che il MCCO italiano
eredita dal primo PCI.

_Sull'attività "alla luce del sole"_. In un contesto del genere, le
organizzazioni comuniste che svolgono tutta la loro attività davvero
"alla luce del sole" (cioè sotto il controllo della borghesia ed esposti
alle sue manovre) in realtà

- non svolgono tutte le attività che già oggi devono svolgere. Seguendo
i loro dibattiti e la loro stampa, si nota ad esempio che esse non
discutono liberamente e fino in fondo di alcuni aspetti chiave e
indispensabili di un programma realmente rivoluzionario e di un piano di
attività realmente rivoluzionaria (ad esempio il ruolo della violenza) e
tanto meno fanno propaganda di essi tra le masse. Come faceva già notare
Lenin nel 1916 parlando delle difficoltà in cui si dibattevano i
socialdemocratici di sinistra tedeschi (_A_ _proposito dell'opuscolo di
Junius_, luglio 1916), solo un'organizzazione illegale può "elaborare
fino in fondo le parole d'ordine rivoluzionarie ed educare
sistematicamente le masse secondo il loro spirito". Già solo questo crea
una frattura non dichiarata ma reale tra esse e gli strati più vasti e
più oppressi delle masse popolari;

- non svolgono abbastanza bene le attività che svolgono. Ne è un esempio
la denuncia dell'infiltrazione che i vertici di PaP hanno deciso
giustamente di rendere pubblica ma senza svelare volto, dati anagrafici
e altre informazioni personali dell'infiltrato: se da un lato alimenta
la lotta contro gli abusi commessi dagli apparati repressivi e in
generale contro l'aumento delle misure repressive da parte del governo
Meloni, dall'altro mantiene spuntate le armi con cui colpire le forze
repressive della Repubblica Pontificia per paura di incorrere in una
denuncia per diffamazione o simili, permettendo allo stesso infiltrato
di "farla franca" o peggio infiltrarsi in altri organismi. Il (n)PCI può
rendere pubblici i dati anagrafici, volto e altre informazioni
dell'infiltrato denunciato da PaP senza temere denunce e ritorsioni, per
questo invitiamo i compagni di PaP a fornirci le informazioni necessarie
tramite i metodi di comunicazione [2] sicura descritti sul nostro sito.
Bisogna agire in conformità agli interessi delle masse popolari, non
alle regole della classe dominante;

- non saranno in grado di continuare a svolgere neanche quelle attività
che oggi svolgono quando esse saranno più indispensabili, cioè quando
diventeranno tanto efficaci nel promuovere l'attività rivoluzionaria
delle masse popolari che la borghesia le vieterà e cercherà con ogni
mezzo di impedirle. La capacità di risolvere i problemi della propria
sopravvivenza e del proprio funzionamento, di avere un sistema di
direzione abbastanza efficiente quanto necessario per assolvere i propri
compiti e di mantenere e alimentare un rapporto efficace con le masse
può formarsi solo sulla base di una lunga esperienza, non è possibile
improvvisarla.

Che oggi si possa promuovere la rivoluzione socialista nei paesi
imperialisti lottando ma stando alle regole imposte dalla classe
dominante tramite il suo regime è una illusione frutto del pregiudizio
che fin dal secondo dopoguerra borghesia, Chiesa Cattolica e i loro
padrini USA hanno cercato di far prevalere nel senso comune delle masse
popolari tramite il sistema di manipolazione da essi alimentato: cioè
considerare democratico il sistema politico dei paesi imperialisti,
pregiudizio consacrato a partire dal 1956 anche dal primo PCI ("la via
pacifica al socialismo attraverso le riforme di struttura"). Al tempo
stesso, ritenere che la borghesia e il clero non perseguitano e
reprimono i comunisti se questi operano "alla luce del sole", vuol dire
o avere illusioni sulla natura della lotta di classe e sulla resistenza
che la borghesia e il clero oppongono al loro tramonto o avere una ben
misera concezione del lavoro che i comunisti devono svolgere. In
sintesi, vuol dire non aver tratto lezione dalla storia del primo PCI
[15]. Il bilancio dell'esperienza del primo PCI e più in generale della
prima ondata mondiale della rivoluzione proletaria dimostra che è
necessario un partito che, a partire dalla clandestinità, diventa via
via lo Stato Maggiore della guerra popolare rivoluzionaria con cui la
classe operaia e il resto delle masse popolari instaureranno il
socialismo. Come ebbe a dire chiaramente Lenin già nel 1915, "il sistema
formato solo da organizzazioni legali, il sistema organizzativo
completamente legale dei partiti 'europei' ha fatto il suo tempo e, in
seguito allo sviluppo del capitalismo oltre la fase pre-imperialista. si
è trasformato nel fondamento della politica operaia borghese. È
necessario completarlo con la creazione di una struttura illegale, di
un'organizzazione illegale, dell'attività socialdemocratica illegale,
senza cedere però neppure una delle posizioni legali" (Lenin, _Il
fallimento della II Internazionale_, maggio-giugno 1915).

Molti si ostinano ad affermare che in un paese imperialista è
impossibile costruire un partito clandestino e a credere invece che è
possibile fare la rivoluzione socialista all'interno delle regole e
delle prassi del regime di controrivoluzione preventiva. In realtà, la
politica rivoluzionaria implica una attenta e scientifica (nel senso che
si impara con l'esperienza) combinazione di lavoro clandestino e di
lavoro aperto. Ciò rende impossibile alla borghesia scorgere chiaramente
i confini tra le masse e i comunisti, tra i clandestini e i "legali". Le
masse proteggono i rivoluzionari perché vedono che la loro azione tutela
gli interessi dei lavoratori e colpisce gli interessi della borghesia, i
clandestini proteggono quelli che fanno il lavoro aperto (pubblico):
l'esistenza del (n)PCI clandestino, che finora la borghesia non è
riuscita ad eliminare, pone alla borghesia il problema di reprimere con
più ferocia chi aspira al socialismo e vuole essere un rivoluzionario
perché dimostra nella pratica che essere clandestini è l'unico modo per
svolgere la propria attività liberi dal controllo e per garantirne la
continuità dell'attività nonostante i colpi che la borghesia dovesse
riuscire a infliggerci.

È possibile lottare efficacemente contro le infiltrazioni di polizia
negli organismi politici e sindacali, nei partiti e gruppi del movimento
comunista cosciente e organizzato!

È possibile lottare efficacemente contro la repressione e rivoltarla
contro la classe dominante!

Sviluppare la lotta contro il legalitarismo, combinare azioni legali e
azioni illegali [16] contro il governo della guerra, della miseria,
della devastazione ambientale e della repressione fino a cacciarlo e
sostituirlo con il Governo di Blocco Popolare!

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Per mettersi in contatto con il Centro del (n)PCI senza essere
individuati e messi sotto controllo dalle Forze dell'Ordine borghesi,
una via consiste nell'usare TOR [vedere
https://www.nuovopci.it/contatti/infocont.html [2]], aprire una casella
email con TOR e inviare da essa a una delle caselle del Partito i
messaggi criptati con PGP e con la chiave pubblica del Partito [vedere
https://www.nuovopci.it/contatti/infocont.html [2]].

Per difendersi dalla repressione e controllo dello Stato è necessario
attrezzarsi!
Uno degli strumenti più avanzati per difendersi su Internet è TAILS.

ISTRUZIONI E CONSIGLI PER L’USO DI TAILS [17] [17]



Links:
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[1] https://nuovopci.it/dfa/indexdfa.html
[2] https://nuovopci.it/contatti/infocont.html
[3] https://nuovopci.it/voce/voce79/La_Voce_79.pdf
[4]
https://nuovopci.it/dfa/2025/157/Avv_nav_157-Manuale_contro_infiltrazione_polizia.odt
[5]
https://nuovopci.it/dfa/2025/157/Avv_nav_157-Manuale_contro_infiltrazione_polizia.doc
[6]
https://nuovopci.it/dfa/2025/157/Manuale_contro_infiltrazione_polizia.pdf
[7] https://poterealpopolo.org/siamo-stati-spiati-infiltrati-polizia/
[8] https://www.progettometi.org/
[9]
https://contropiano.org/news/politica-news/2025/05/27/potere-al-popolo-infiltrati-e-spiati-dalla-polizia-per-10-mesi-0183538
[10] https://powerbase.info/index.php/UndercoverResearch_Portal
[11]
https://nuovopci.it/scritti/mpnpci/01_03_imperialismo_ultima.html#1.3.3._La_controrivoluzione_preventiva
[12]
https://nuovopci.it/scritti/RS/RS_00_09.1985/RS_00_sec.crisi_IIed.html
[13] https://nuovopci.it/glossario/Glossario_letteratura_npci.html
[14]
https://www.carc.it/2025/06/05/dalla-piazza-no-dl-sicurezza-del-31-maggio/
[15]
https://nuovopci.it/scritti/mpnpci/02_01_bilanlottaclasse.html#Capitolo_II
[16] https://nuovopci.it/voce/voce75/controeconomiadiguerra.html
[17] https://nuovopci.it/contatti/TAILS/USA_TAILS.html