Re: [Hackmeeting] stanze hackmeeting

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Autor: samba
Data:  
Para: Hackmeeting
Asunto: Re: [Hackmeeting] stanze hackmeeting


On 5/9/25 11:16, scotch via Hackmeeting wrote:
> Che nome diamo alle stanze?


a parte approvare il nome Fenicottero per la stanza più grande che
abbiamo :)

propongo il nome di Maria Lai e consiglio di andare a vedere il museo e
il paesino di Ulassai paesino interessante dove è stato fatto un vero e
proprio hacking sociale intrecciando relazioni arte e montagne con
tessuti con nastro celeste

un paio di info qui sotto


> Tutto ebbe inizio quando il sindaco e l'amministrazione comunale commissionarono all'artista Maria Lai la realizzazione di un importante monumento ai Caduti in Guerra per il paese. L'artista rifiutò l'incarico e decise di modificarne gli intenti realizzando qualcosa che servisse per i vivi e non per i morti. Reinterpretando un'antica leggenda del paese, legò insieme agli abitanti tutte le porte, le vie e le case con circa 27 km di nastri di stoffa celeste. L'operazione materiale durò tre giorni: il primo giorno vennero tagliate le stoffe, il secondo giorno vennero distribuite e il terzo vennero legate, coinvolgendo donne, bambini, pastori, anziani.
>
> Ma la gestazione dell'opera fu molto più lunga: inizialmente i popolani non condivisero le dinamiche e si rifiutarono di collaborare. Le proposte della Lai in un primo momento suscitarono preoccupazione per il risvegliarsi di antichi rancori tra abitanti stessi, tanto che ci vollero parecchi mesi per ritrovare un filo di discussione. Dopo un anno e mezzo di trattative, si arrivò a un compromesso: laddove tra famiglie esisteva un legame d'amore, al nastro vennero legati dei pani tipici detti "su pani pintau", mentre laddove le famiglie erano avverse il nastro indicava il confine del rispetto delle parti.
>
> L'intera operazione venne accompagnata dalla straordinaria figura del flautista, documentata dal fotografo e attraverso un cortometraggio. Sul finire della serata, gli scalatori legarono i nastri al Monte Gedili, la montagna più alta che sovrasta l'abitato. Ulassai fu legata, e fu legata alla sua montagna.


> La leggenda dal quale partì tutto si chiama "Sa Rutta de is'antigus", cioè "La grotta degli antichi" e affonda le origini in un fatto realmente accaduto nel paese. Nel 1861 si staccò un costone della montagna e travolse un'abitazione della parte più alta del paese. In quell'occasione morirono due bambine, mentre una terza riuscì a salvarsi proprio con un nastro celeste in mano. I popolani videro in questo fatto un miracolo divino e ne conservarono il ricordo, tramandandone di generazione in generazione una versione in parte veritiera e in parte fiorita di pittoresche sfumature di fantasia.




https://it.wikipedia.org/wiki/Maria_Lai
https://it.wikipedia.org/wiki/Legarsi_alla_montagna