[Hackmeeting] Chaos Computer Club e regole di appartenenza

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Author: Andrea Collina
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To: hackmeeting
Subject: [Hackmeeting] Chaos Computer Club e regole di appartenenza
Questo accade quando si vuole rendere un ambiente asettico e confortevole per chiunque, evitando i conflitti, escludendo o inibendo chi esprime posizioni poco condivise o conflittuali magari senza conoscere il gousto linguaggio della tribù sacerdotale.
D'altro canto cosa c'entra l'informatica e l'hackerismo con Gaza e il genocidio sionista?
Ci saranno sicuramente hacker filo sionisti come filo palestinesi, come più probabilmente infiltrati del Mossad ( notoriamente ottimi hacker ;-b ).

Sono intervenuto non perchè mi interessi il CCC ma perchè la questione del conformismo a sinistra è un problema che immobilizza e ne siamo spesso vittime in vari contesti ( Mark Fisher scrisse Exiting the vampire castle in proposito https://effimera.org/usciamo-mano-dal-castello-dei-vampiri-francesca-coin/
).
I/le leader informali si pongono come tali ergendosi a custodi delle parole che si possono usare e di quelle che non si possono usare,  grazie ad una competenza  linguistica acquisita negli ambienti giusti( spesso statunitensi) ci insegnano a distinguere ciò che è giusto da ciò che è sbagliato.
Dopo la sepazazione della crusca dalla semola bianca cosa rimane?  Una pagnottella insipida da far mangiare ai bambini per paura che imparino le parolacce. Questo non si dice, questo non si fa.
Il problema non è che parlare bene sia sbagliato, perchè non lo è, va bene essere educati e rispettare tutt*, ma rompere il cazzo a chi è meno educato ( ho scritto proprio cazzo apposta e non fica!! ;-) e creare dei recinti linguistici e tematici rigidi ci condanna all'isolamento rendendo marginali le nostre idee, potenzialmente dirompenti e rivoluzionarie, oppure le tramuta in un vago buonismo liberale, in cui sarebbe bello non ci fosse la violenza e lo sfruttamento, ma se ci sono non è colpa mia ma vostra.. io c'ho l'aureola!!

un abbraccio,

AC.