[nuovopci] Il numero 78 di 'La Voce' è disponibile sul sito …

Delete this message

Reply to this message
Author: Delegazione del (nuovo)PCI
Date:  
To: Npci Inter
Subject: [nuovopci] Il numero 78 di 'La Voce' è disponibile sul sito del (n)PCI
         [1]
(nuovo)Partito comunista italiano

    Comitato Centrale
                        Sito: www.nuovopci.it [2]
                        e.mail: nuovopci@???


    Delegazione
    BP3  4, rue Lénine   93451 L'Île St Denis (Francia)
                        e.mail: delegazione.npci@???


      Contattaci in modo sicuro [3]


    Facebook: Nuovo - Partito comunista italiano 


_ [4] _

-------------------------

_Avviso ai naviganti__ _147

26 novembre 2024

_[Scaricate il testo del comunicato in Open Office [5] / Word [6]]_

IL NUMERO 78 [4] DI _LA VOCE_ È DISPONIBILE SUL SITO DEL (N)PCI
SCARICARLO, RIPRODURLO, STUDIARLO E FARLO CIRCOLARE!

Chi non è in grado di scaricarlo, può rivolgersi a singoli e a organismi
che normalmente riproducono e vendono _La Voce_, come il Partito dei
CARC e altri

Diffondiamo _La Voce_ 78 via Internet in modo che sia disponibile già
per lo sciopero generale del 29 novembre contro la legge di bilancio del
governo Meloni, per la manifestazione del 30 novembre a sostegno della
Resistenza palestinese contro il genocidio sionista e contro la
complicità del governo Meloni con esso, per le altre iniziative in
programma nei prossimi giorni.

La prima parte della rivista è dedicata infatti ai principali sviluppi
della situazione del nostro paese nel contesto dell'allargamento della
Terza guerra mondiale, ai passi da fare perché la mobilitazione contro
il governo Meloni si allarghi e si rafforzi fino a rendergli impossibile
governare e cacciarlo, alle concezioni da superare per riuscirci (in
particolare le concezioni legalitarie e conciliatorie e il settarismo).
Le condizioni favorevoli a una svolta si accumulano, e che le
mobilitazioni del 23 e 25 novembre contro la violenza sulle donne siano
state molto partecipate e abbiano preso a bersaglio direttamente il
governo Meloni e i suoi ministri ne è una ulteriore conferma. Lo scontro
di classe però non è ancora arrivato a fare "massa critica". Perché?

Perché è ai comunisti che compete il ruolo decisivo per farne una "massa
critica": estenderlo, rafforzarlo e renderlo più combattivo. Sta ai
comunisti. Dopo la sconfitta subita dai partiti comunisti dei paesi
imperialisti nella prima ondata della rivoluzione socialista, essi
devono elevare il proprio livello di coscienza e di organizzazione,
definire più precisamente gli obiettivi strategici e di fase, rendere
più efficaci le forme di lotta, in sintesi _sviluppare ed elevare
l'attacco. _A questo compito essi possono e devono sempre più far
concorrere anche i lavoratori avanzati oltre che i sinceri democratici.
Grande è infatti il numero degli uomini e delle donne che per la loro
collocazione di classe hanno interesse a cacciare il governo Meloni e
sostituirlo con un governo d'emergenza popolare che dà attuazione alle
parti progressiste della Costituzione del 1948: l'aggiornamento
dell'analisi di classe che pubblichiamo in questo numero ne dà le
dimensioni e indica che sta a noi comunisti imparare a far corrispondere
lo schieramento in campo politico agli interessi determinati dalla
collocazione di classe. L'equivalenza tra antisionismo e antisemitismo è
uno dei modi a cui i vertici della Repubblica Pontificia e i loro
pennivendoli ricorrono su vasta scala in questa fase per confondere le
idee delle masse e non a caso. Distogliere le masse dalla mobilitazione
a sostegno della Resistenza palestinese contro il genocidio perpetrato
dai sionisti significa distoglierle dalla lotta contro i vertici della
Repubblica Pontificia: i complici dei sionisti (una complicità che
risale agli albori dello Stato sionista di Israele, alla cui nascita
hanno contribuito Regia Marina Militare italiana e riciclati della X
MAS) sono allo stesso tempo i responsabili dei mille problemi che
rendono sempre più dura, difficile e stentata la vita delle masse
popolari del nostro paese. L'elenco dei gruppi e delle associazioni di
ebrei antisionisti esistenti in Palestina, negli USA e nei paesi europei
che pubblichiamo su _La Voce_ 78 anche se non è completo mostra comunque
bene quanto l'antisionismo sia diffuso tra gli ebrei, a conferma che il
sionismo sta agli ebrei come il fascismo stava agli italiani e il
nazismo ai tedeschi.

Grandi e crescenti sono gli scombussolamenti del potere della borghesia
imperialista nei singoli paesi e nel sistema di relazioni
internazionali, scombussolamenti che sono il contesto in cui si svolge
ed espressione dello scontro che caratterizza l'epoca imperialista tra
rivoluzione proletaria (socialista e di nuova democrazia) e decadenza
del sistema capitalista. È il tema della seconda parte di _La Voce_ 78,
in cui 1. ci occupiamo dell'esito delle elezioni del 5 novembre con il
ritorno di Donald Trump alla presidenza degli USA, 2. critichiamo la
teoria secondo la quale, dopo l'eliminazione dell'URSS non esisterebbero
più paesi socialisti e tutti i paesi del mondo sarebbero ancora dominati
dalla borghesia imperialista e combinati tra loro in un sistema di
relazioni che il Partito Comunista Greco - KKE, principale promotore di
tale teoria, chiama "piramide imperialista" (un errore di analisi del
presente affine a quello compiuto dal KKE nel proprio eroico passato e
causa della sua sconfitta: errore di cui il KKE ha poi fatto aperta
autocritica [7] senza tuttavia superare la carenza nel metodo dialettico
di analisi); 3. torniamo a trattare della Repubblica Popolare Cinese e
del Partito Comunista Cinese, con una ricerca che analizza il ruolo del
PCC e dello Stato della RPC nella gestione delle aziende e dà quindi
un'idea del livello in cui attualmente si trova nella RPC l'attività
economica gestita dalle pubbliche autorità in base a un proprio piano
teso a costruire il socialismo.

Abbiamo dedicato la copertina di _La Voce_ 78 a Yahya Sinwar, eroe della
Resistenza palestinese, fondatore di Hamas e alla sua testa fino alla
morte, avvenuta il 16 ottobre per mano delle forze armate dello Stato
sionista d'Israele, e riportato alcune frasi del suo Testamento, che i
lettori possono leggere qui [8].

Grideranno furiosi i sionisti, i loro agenti e complici [9], che
chiamano "terroristi" Yahya Sinwar e gli altri eroi della Resistenza
Palestinese allo stesso modo in cui i fascisti e i nazisti chiamavano
"banditi" i nostri partigiani… ma sono loro, i fascisti e i nazisti, a
essere finiti a testa in giù in piazzale Loreto.

Saranno forse turbate le "anime belle" della sinistra borghese che
denunciano in lungo e in largo le ingiustizie, le malefatte e i crimini
contro le masse sfruttate e i popoli oppressi dei caporioni nostrani e
internazionali del sistema imperialista, ma si scandalizzano o comunque
storcono il naso quando gli sfruttati e gli oppressi si ribellano usando
le concezioni e i metodi che hanno a disposizione: "quando c'è un ordine
sociale ingiusto, il disordine è il primo passo per creare un ordine
sociale giusto".

Tra i lavoratori avanzati e i comunisti del nostro paese che ricevono i
nostri comunicati qualcuno forse sarà stupito che rendiamo omaggio a un
esponente islamico e diffondiamo il suo Testamento che si conclude con
"Dio ci aiuti e protegga tutti". Ma lo diffondiamo perché è proprio per
loro, per i lavoratori avanzati e soprattutto per i comunisti, che Yahya
Sinwar e le parole del suo Testamento sono di esempio e insegnamento.
Yahya Sinwar scrive dell'amore "in ogni respiro che prendiamo" per il
suo popolo e per il suo paese, del coraggio di "non temere le prigioni,
poiché sono solo una parte del nostro lungo cammino verso la libertà",
della dignità di "non negoziare per quello che ci spetta di diritto",
dell'onore di "non aspettarsi giustizia, ma essere giustizia", della
fiducia che "i popoli che rifiutano di arrendersi creano i propri
miracoli con le loro mani". Scrive cioè della dedizione alla causa della
liberazione del proprio popolo e del proprio paese. È la stessa
dedizione che ha animato i nostri partigiani nella lotta per liberare il
nostro paese dal nazifascismo. I revisionisti moderni prima e la
sinistra borghese poi l'hanno in gran parte dispersa anche in molti di
quelli che oggi si dicono e si sentono comunisti. Gli esponenti della
classe dominante la chiamano "fanatismo" e per scongiurarla usano a
piene mani il loro apparato di manipolazione e intossicazione delle
menti e dei cuori delle masse popolari. È la dedizione che il (nuovo)PCI
promuove e costruisce nelle sue file e in quelle della sua Carovana,
assieme all'assimilazione e all'uso della scienza comunista (riforma
intellettuale e morale [10]). Di questo tratta la terza parte di _La
Voce _78. Il 20° anniversario della fondazione del (nuovo)PCI è
l'occasione per fare il punto sui risultati raggiunti in questo campo e
i problemi vecchi e nuovi che stiamo affrontando per essere adeguati ai
compiti della fase, che per noi comunisti della Carovana del (nuovo)PCI
significa comprendere in modo più profondo e pratico che siamo in guerra
contro i vertici della Repubblica Pontificia e che la nostra guerra è
l'alternativa alla Terza guerra mondiale che la Comunità Internazionale
dei gruppi imperialisti USA, sionisti, UE e associati ha già dispiegato
su più fronti (e dispiega su un numero crescente di fronti) e di cui
possiamo e dobbiamo approfittare ai fini della rivoluzione socialista.
Ma lo stesso vale per tutti gli esponenti del movimento comunista
cosciente e organizzato: non accettare questo, significa infatti venire
meno ai propositi che dichiarano, non definire i loro compiti e tanto
meno adempierli, significa chiacchierare e proclamare, ma subire
l'iniziativa della borghesia imperialista, limitarsi a rivendicare. Per
vincere, le masse popolari hanno bisogno che i comunisti facciano
propria la dedizione alla causa degli eroi della Resistenza Palestinese
come Yahya Sinwar e la combinino con la scienza fondata da Marx ed
Engels e sviluppata da Lenin, Stalin, Mao Tse-tung e da Gramsci per
quanto riguarda il nostro paese. Per questo chiamiamo i più audaci,
dotati e generosi di loro ad arruolarsi nella Carovana del
(nuovo)Partito comunista italiano.

_----------------_

Per mettersi in contatto con il Centro del (n)PCI senza essere
individuati e messi sotto controllo dalle Forze dell'Ordine borghesi,
una via consiste nell'usare TOR [vedere
https://www.nuovopci.it/contatti/infocont.html], aprire una casella
email con TOR e inviare da essa a una delle caselle del Partito i
messaggi criptati con PGP e con la chiave pubblica del Partito [vedere
https://www.nuovopci.it/contatti/infocont.html].



Links:
------
[1] https://www.nuovopci.it/voce/comunicati/com2024/indcom24.html
[2] https://www.nuovopci.it/index.html
[3] https://www.nuovopci.it/contatti/infocont.html
[4] https://www.nuovopci.it/voce/voce78/La_Voce_78.pdf
[5]
https://www.nuovopci.it/dfa/2024/147/Avv_nav_147_VO_78_e_Testamento_Yahya_Sinwar.odt
[6]
https://www.nuovopci.it/dfa/2024/147/Avv_nav_147_VO_78_e_Testamento_Yahya_Sinwar.doc
[7] https://www.nuovopci.it/voce/voce69/usomenzognerostoriaKKE.html
[8] https://www.nuovopci.it/dfa/2024/147/Testamento_di_Yahya_Sinwar.html
[9]
https://www.nuovopci.it/dfa/lista_sionisti/Lista_agenti_sionisti.html
[10] https://www.nuovopci.it/voce/voce69/rimarmacomunisti.html