[nuovopci] Viva la Giornata della Vittoria dell’Armata Rossa…

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Author: Delegazione del (nuovo)PCI
Date:  
To: Npci Inter
Subject: [nuovopci] Viva la Giornata della Vittoria dell’Armata Rossa sovietica e della Resistenza contro il nazifascismo!
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Comunicato CC 13/2024 - 9 maggio 2024

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Celebriamo il 79° anniversario della Giornata della Vittoria dell'Armata
Rossa sovietica e della Resistenza contro il nazifascismo!

Avanziamo verso la liberazione dell'Italia dal protettorato dei gruppi
imperialisti USA!

Il 7 maggio 1945 i principali comandanti della forze armate naziste
avevano firmato a Reims (Francia) l'armistizio con le forze armate
anglo-americane. Inutilmente in tre giorni di trattative i primi avevano
cercato di convincere i governi statunitense e britannico a "rovesciare
il fronte" e lanciarsi uniti contro l'Armata Rossa che aveva già
liberato Berlino, larga parte della Germania e i paesi dell'Europa
orientale. L'8 maggio 1945 le forze armate naziste firmarono a Berlino
la resa all'Armata Rossa e da anni il 9 maggio 1945 è celebrato come
Giornata della Vittoria dei popoli sovietici e del movimento comunista
cosciente e organizzato (MCCO) sul nazifascismo.

A partire dal 1933 (anno dell'avvento al potere dei nazisti di Hitler),
i gruppi imperialisti europei e statunitensi e i governi di tutti i
paesi imperialisti avevano, in vari modi e nonostante i contrasti tra
loro, favorito il riarmo del regime nazista contro l'Unione Sovietica,
in vista dell'aggressione che Hitler scatenò nel 1941 (Operazione
Barbarossa). Questa fu la terza [6] aggressione che i gruppi
imperialisti dell'epoca lanciarono contro l'URSS di Stalin, dopo la
prima [7] caratterizzata dalla partecipazione di 14 potenze straniere
nella guerra civile nei territori dell'ex Impero zarista (1918-1921) con
l'obiettivo di eliminare il primo paese socialista della storia e la
seconda [7] caratterizzata dal boicottaggio e sabotaggio economico e
dall'assassinio di dirigenti bolscevichi (negli anni '20 e '30).

Con la mobilitazione costante delle masse popolari dei paesi
imperialisti (la linea del Fronte Popolare Antifascista) e con abili e
lungimiranti manovre (caso esemplare il Patto Molotov-Ribbentrop) la
direzione dell'Internazionale Comunista e dell'URSS, capeggiate dal PCUS
di Lenin e di Stalin, riuscì a impedire che tutte le potenze
imperialiste si lanciassero contro l'URSS unite come lo erano state
durante la prima aggressione. Nel 1939, con il sostegno del governo USA,
i governi britannico e francese avevano formato un fronte (gli Alleati)
contrapposto all'Asse Roma-Berlino-Tokyo, i cui governi erano benedetti
e sostenuti anche dal Vaticano. Nel 1945 né Churchill né Truman osarono
sfidare le masse popolari britanniche e statunitensi attaccando
apertamente l'URSS.

La vittoria dell'Armata Rossa in Germania coronò la costruzione del
"socialismo in un paese solo" - imboccata dall'URSS verso la fine degli
anni '20 - e la Resistenza antifascista sviluppatasi durante la guerra
in molti paesi dell'Europa orientale e occidentale tra cui l'Italia
(1943-1945). Non solo aprì la strada alla ricostruzione in URSS e alle
grandi conquiste economico-sociali strappate alla borghesia in Europa
(il "capitalismo dal volto umano") nonostante i limiti ideologici dei
rispettivi partiti comunisti, ma diede forza a tutto il MCCO
internazionale: vittoria della Guerra Popolare Rivoluzionaria di Lunga
Durata guidata dal Partito Comunista Cinese e proclamazione della
Repubblica Popolare Cinese (1° ottobre 1949); creazione delle Repubblica
Popolare Democratica di Corea, consolidata dalla vittoria nel 1953
sull'imperialismo USA; vittoria in Vietnam sull'imperialismo francese a
Dien Bien Phu nel 1954 e sull'imperialismo USA nel 1975; estensione
dell'influenza del movimento socialista in Asia, in Africa e in America
Latina grazie all'impulso che il successo dell'URSS impresse ai
movimenti di liberazione nazionale.

La resa dei partiti comunisti francese e italiano [8] (1947), le
divisioni sorte nel Partito Comunista dell'URSS [9] e nei partiti
comunisti delle Democrazie Popolari dell'Europa orientale, l'improvvisa
morte prima di Zdanov (31 agosto 1948) e poi di Stalin (5 marzo 1953),
la prevalenza nel PCUS dei revisionisti moderni capeggiati da Kruscev
(XX congresso del PCUS, febbraio 1956) e la sconfitta della Rivoluzione
Culturale Proletaria del Popolo Cinese con la morte di Mao Tse-tung (9
settembre 1976) - sconfitte causate dai limiti della sinistra interna ai
partiti comunisti - condussero all'esaurimento della prima ondata
mondiale della rivoluzione proletaria (socialista e di nuova democrazia)
e all'epoca di nera e sfrenata reazione che abbiamo vissuto negli ultimi
cinquant'anni, che coincide con lo sviluppo della seconda crisi generale
per sovrapproduzione assoluta di capitale [10].

Solo con la rinascita del MCCO nei paesi imperialisti e lo sviluppo dei
primi paesi socialisti che hanno persistito sulla via della rivoluzione,
l'umanità può porre fine al catastrofico corso delle cose in cui ogni
giorno di più la borghesia imperialista la sprofonda, da quando negli
anni '70 del secolo scorso ne ha ripreso la direzione e più ancora dopo
la dissoluzione dell'URSS (1991) e delle Democrazie Popolari dell'Europa
orientale, dopo circa 35 anni di corruzione e disgregazione sotto la
direzione dei revisionisti moderni. Ciò ha comportato milioni di morti
per malattie curabili e la devastazione ambientale, milioni di emigrati
per la ricolonizzazione dell'Africa e di parte dell'Asia, la direzione
degli imperialisti USA in America Latina e nei paesi imperialisti, la
compressione dei salari, la privatizzazione dei servizi pubblici e in
generale l'eliminazione seppur graduale delle conquiste strappate con le
lotte dei lavoratori nel periodo successivo alla vittoria del 1945.
Anche questo ha confermato che la linea del "socialismo in un paese
solo" con la solidarietà, la collaborazione e lo scambio tra i paesi
socialisti costituiscono il vero internazionalismo proletario: la via
generale per l'instaurazione del socialismo in tutto il mondo.

Interrompere la Terza guerra mondiale in corso!

Spezzare le catene della Comunità Internazionale dei gruppi imperialisti
USA-NATO, sionisti e UE!

L'Italia è un paese occupato e dobbiamo liberarlo. Il governo di Giorgia
Meloni, serva degli imperialisti USA, è una "tigre di carta" che governa
un paese anello debole della catena della Comunità Internazionale (CI)
dei gruppi imperialisti USA, sionisti ed europei. Nonostante le
innumerevoli misure a cui la classe dominante ricorre per far ingoiare
alle masse popolari la sottomissione del nostro paese alla CI, ogni
manifestazione dell'occupazione da parte dei gruppi imperialisti è
bersaglio della protesta di organismi operai e popolari.

I gruppi imperialisti USA, a capo della CI dei gruppi imperialisti
europei e mondiali, sono sempre più divisi tra loro su cosa fare (quali
governi finanziare e armare, quali rovesciare, in quali campi
valorizzare i propri capitali). Questo è dato dal fatto che nel mondo la
loro forza economica e politica è declinante grazie alla resistenza
delle masse popolari USA e al grande sviluppo della Repubblica Popolare
Cinese e degli altri paesi socialisti, sebbene con la militarizzazione e
il saccheggio di risorse di ampie regioni del pianeta ne prolunghino
l'esistenza.

L'intossicazione delle menti e dei cuori, la manipolazione delle
informazioni e dei sentimenti ostacolano la rinascita del MCCO e la
mobilitazione rivoluzionaria delle masse popolari, ma sono sempre meno
efficaci ai fini della governabilità del corso delle cose e, anzi,
manifestano l'inarrestabile crisi del sistema politico della borghesia
stessa.

È indispensabile e urgente mettere fine allo sviluppo della Terza guerra
mondiale in corso e questo i comunisti lo possono fare ma solo con la
rinascita del MCCO. In Italia il MCCO è diviso in tanti gruppi e
partiti, ognuno a proprio modo erede della prima ondata mondiale delle
rivoluzioni proletarie. Per dare forza e prospettiva alla seconda ondata
mondiale di rivoluzioni proletarie, è necessario trattare di buona lena
e con rigore scientifico alcune questioni che oggi sono dirimenti per
chiunque si vuole incamminare seriamente nella rinascita del MCCO nei
paesi imperialisti:

1) quella in corso è una delle tante crisi economiche in cui il
capitalismo ciclicamente si imbatte sopravvivendo, oggi eventualmente
nell'ambito di un nuovo mondo multipolare, oppure la borghesia domina
ancora il mondo, ma, a causa della sovrapproduzione assoluta di capitale
(come ha previsto Marx nei cap. 13-15 del libro terzo di _Il capitale_ e
come ha spiegato il (nuovo)PCI [11]), è in un'era di guerra e
rivoluzione: o la guerra provoca la rivoluzione o la rivoluzione pone
fine alla guerra?

2) Quali sono le caratteristiche del regime politico che la borghesia
imperialista ha instaurato in Italia nel secondo dopoguerra? Democrazia
pur con qualche stortura oppure regime di controrivoluzione preventiva
[12] volto ad ostacolare la crescita della coscienza e organizzazione
delle masse popolari e distoglierle dalla lotta di classe?

3) Cosa insegna il bilancio della prima ondata mondiale delle
rivoluzioni proletarie (1917-1976) a proposito della forma della
rivoluzione socialista? La rivoluzione socialista è un'insurrezione che
esplode improvvisa oppure deve essere costruita dalle masse popolari
guidate dal partito comunista attraverso una combinazione di operazioni
tattiche, promuovendo quella che Mao ha chiamato guerra popolare
rivoluzionaria di lunga durata [13]?

4) Quale deve essere la natura del partito comunista? Quella di un
partito che fa sponda elettorale alle lotte della classe operaia e delle
masse popolari e che si mette alla testa di queste lotte oppure un
partito formato da un corpo scelto di quadri che studia, elabora e
applica la concezione comunista del mondo e che per farlo libero dal
controllo e dalla repressione della borghesia si organizza nella
clandestinità?

Queste sono le questioni di carattere teorico a cui il MCCO deve
dedicarsi per non reiterare tentativi inconcludenti che alimentano
sfiducia e rassegnazione nella vittoria del socialismo.

Allo stesso tempo, già oggi le masse popolari del nostro paese hanno la
forza per impedire di essere mandate al fronte come carne da cannone e
per sabotare le operazioni militari volute dalla borghesia, combattendo
sia contro la "guerra interna" che contro la "guerra esterna": useranno
questa forza e acquisiranno più fiducia in se stesse man mano che
vedranno gli effetti delle loro prime operazioni contro la
partecipazione dell'Italia alla guerra. Porre fine alla partecipazione
dell'Italia alla guerra scatenata da USA-NATO in Ucraina contro la
Federazione Russa, in quella alimentata contro la Palestina occupata dai
sionisti che stanno compiendo un genocidio, contro lo Yemen bombardato
da sauditi, USA, Regno Unito e contro altri paesi che resistono alle
scorribande della CI, comporta lottare nell'immediato per
l'instaurazione di un governo d'emergenza popolare. Un governo che ponga
fine alle stragi di lavoratori, ponga freno al carovita e
all'inquinamento dell'ambiente, concorra a creare posti di lavoro utili
e dignitosi, rimetta in sesto sanità e istruzione pubblica e per farlo
impieghi le ingenti risorse oggi sperperate per foraggiare l'industria
degli armamenti, il mercato finanziario, le missioni militari
all'estero, i governi criminali di Zelensky e Netanyahu, ecc.

Porre fine alla guerra è possibile. A noi comunisti spetta il compito di
scoprire e indicare la via e mobilitare e organizzare la classe operaia,
il proletariato e il resto delle masse popolari a percorrerla. Il
fattore cruciale della nostra vittoria è la determinazione a vincere la
guerra contro la borghesia imperialista, facendo tesoro del bilancio
della prima ondata mondiale delle rivoluzioni proletarie. La
costituzione di un governo di emergenza popolare creerà migliori
condizioni per la rinascita del MCCO in Italia. Compito di noi comunisti
e di tutti quelli che sono realmente e onestamente contro la
partecipazione dell'Italia alla guerra è mobilitare e organizzare le
masse popolari a impedire ogni operazione militare, sostenere la
creazione, il coordinamento e l'organizzazione degli organismi operai e
popolari, far confluire ogni iniziativa in corso e ogni lotta
particolare nella lotta per costituire il governo d'emergenza che serve
a porre un freno agli effetti più disastrosi della crisi: il Governo di
Blocco Popolare [14]. Esso spianerà la strada verso il socialismo e
instraderà il nostro paese su un binario di indipendenza, pace,
prosperità, in cui guerre, precarietà, devastazione ambientale e altri
mali che affliggono l'umanità saranno collocati nei musei
dell'antichità.

L'instaurazione del socialismo in un paese imperialista e per di più
sede del Papato qual è l'Italia, anche solo un deciso salto di livello
della rivoluzione socialista come la costituzione del Governo di Blocco
Popolare spezzerebbe la spirale distruttiva di guerre, epidemie,
devastazione ambientale, miseria, abbrutimento in cui il dominio della
borghesia imperialista trascina le masse popolari del mondo intero ed è
anche l'aiuto principale che noi comunisti italiani possiamo dare alla
rivoluzione negli altri paesi e a tutti i popoli che lottano per
liberarsi dall'oppressione del governo di Washington e dei sionisti.

Rafforzare, allargare ed elevare il livello della resistenza che le
masse popolari spontaneamente già oppongono agli effetti della seconda
crisi generale del capitalismo!

Cacciare il governo Meloni, continuatore delle politiche dei governi
delle Larghe Intese - agente italianissimo degli imperialisti USA-NATO,
sionisti e UE - sostenuto dal Vaticano, dalle Organizzazioni Criminali e
dalle Associazioni Padronali e sostituirlo con il Governo di Blocco
Popolare!

Contro la sfiducia, la rassegnazione e il disfattismo, eleviamo il
dibattito franco e aperto nel MCCO italiano sugli insegnamenti della
prima ondata mondiale delle rivoluzioni proletarie!

Vincere è possibile e dipende da noi: facciamo dell'Italia un nuovo
paese socialista!

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Per mettersi in contatto con il Centro del (n)PCI senza essere
individuati e messi sotto controllo dalle Forze dell'Ordine borghese,
una via consiste nell'usare TOR [vedere
https://www.nuovopci.it/contatti/infocont.html [2]], aprire una casella
email con TOR e inviare da essa a una delle caselle del Partito i
messaggi criptati con PGP e con la chiave pubblica del Partito [vedere
https://www.nuovopci.it/contatti/infocont.html [2]].



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[8] https://nuovopci.it/voce/voce67/duelineepci.html
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[10] https://nuovopci.it/dfa/avvnav08.html
[11]
https://nuovopci.it/scritti/RS/RS_08_11.1990/RS_08_02_Marx_e_la_crisi_per_sovrapproduzione_di_capitale.html
[12]
https://nuovopci.it/scritti/mpnpci/01_03_imperialismo_ultima.html#1.3.3._La_controrivoluzione_preventiva
[13] https://nuovopci.it/scritti/sei_app/seiapmao.html
[14] https://nuovopci.it/dfa/avvnav07.html