On 08/08/23 15:44, Daniela Tafani via Aisa.circuli wrote:
> Will Building LLMs Become the New Revenue Driver for Academic Publishing?
> By Avi Staiman<https://scholarlykitchen.sspnet.org/author/avistaiman/>
>
1. Scholarly Kitchen, quale oste, ci dice che il vino - cioè gli
articoli scientifici in mano agli editori - è buono. Già questa premessa
è discutibile:
https://btfp.sp.unipi.it/it/2016/10/ex-oriente-lux/
https://retractionwatch.com/
https://www.frontiersin.org/articles/10.3389/fnhum.2018.00037/full
Finché la valutazione della ricerca sarà basata sul publish or perish e
sulla bibliometria, la qualità dei testi quali dati non è affatto
garantita.
Lo nota, per l'Italia, anche il CUN:
https://www.cun.it/uploads/7665/ASN_20.04.23_finale.pdf?v=
2. E se i criteri di valutazione della ricerca non cambiano, i SALAMI,
nella loro funzione di plagiarism machines, peggioreranno ulteriormente
la qualità dei testi quali dati.
3. Ciò, naturalmente, non esclude che gli editori commerciali possano
fare ancora più soldi con i SALAMI, rebus sic stantibus: in fondo gli
autori sono già abituati a lavorare gratis per loro e le istituzioni a
ricomprare da loro servizi di analisi dei dati - di dati che esse
forniscono gratis, o addirittura dietro pagamento nella pubblicazione OA
coperta da accordi trasformativi - a caro prezzo.
Non stupisce che gli osti, nella loro cucina detta curiosamente
"scholarly" stiano pregustando il guadagno.
4. Infine: i SALAMI rendono ancora più chiaro perché la licenza della
scienza aperta dovrebbe essere la CC-by-sa e non la CC-by
(
https://btfp.sp.unipi.it/it/2020/06/universita_liberale/).
Buonanotte,
MCP