Ciao tutti/e, sto lavorando all’ immagine per HM 0x17 e vorrei mostrarvi 
una versione beta del mio disegno di modo che possiamo discuterla prima 
che la finalizzi:
https://zerbino.esiliati.org/#XORVBUwHn2DD8Jn8HjjfVQ,hhony4d9k0j65-e0DUy20A,Electric%20toad_hackmeeting%200x17_beta_72dpi.jpg
È un rospo che al chiarore di una luna captcha si specchia scoprendosi 
elettronico.
Al di la delle letture più o meno manifeste (penso all’aspetto 
narcisistico di ogni innovazione tecnologica descritta da Mc Luhan e 
alla formazione dell’io nella Fase dello specchio in Lacan: 
l’identificazione come luogo di una causalità psichica nella quale il 
soggetto si oggettifica) vorrei con questo disegno ricordare Syd Mead, 
scomparso lo scorso inverno. Mead è stato il più influente artista 
visivo dell’immaginario cyberpunk e fantascientifico, avendo realizzato 
scenografie e concept art di svariati film, il più impattante dei quali 
è probabilmente Blade Runner, tratto dal libro capolavoro di Philip Dick 
“Do androids dream of electric sheep?”. Come forse sapete la versione 
hollywoodiana di questa storia si discosta parecchio da quella del 
libro, fondamentalmente perché il protagonista di Dick poco si adatta al 
modello del super macho in stile americano interpretato da Harrison 
Ford. Alla fine del libro il protagonista di Dick trova un rospo 
elettronico scambiandolo per un rospo vero e sarà poi la sua compagna a 
fargli notare l’errore. Proprio a causa delle differenze tra il 
personaggio di Dick e quello interpretato da Harryson Ford la scena di 
questo sbaglio è completamente assente nel film; per questo Syd Mead non 
fu mai chiamato a rappresentare, nel suo lavoro di scenografo supremo, 
quest’oggetto fantastico che è apunto il rospo elettronico.
L’immagine che vi propongo dunque non è solo l’omaggio all’opera di Mead 
in quanto genio scomparso, ma anche un memoriale sugli aspetti politici 
impliciti di ogni rappresentazione.
Queste discrepanze tra l’opera letteraria e la sua versione Hollywodiana 
di cui il rospo elettronico che ho disegnato vuole essere un simbolo non 
sono solo piccole sfumature in due versioni analoghe di una stessa 
trama. Notare queste differenze esplica i meccanismi e le finalità del 
modello di propaganda firmato stelle e strisce che impone comportamenti, 
stereotipi, desideri... Se ancora avete dubbi vi consiglio questo breve 
video sulla rappresentazione del romanticismo predatorio alla Harrison 
Ford :
https://www.youtube.com/watch?v=wWoP8VpbpYI
Che ne pensate?
Mi servirà ancora qualche giorno per mettere a punto il mio lavoro, che 
ho realizzato in bianco e nero, senza sfumature di modo che sia facile 
da riprodurre anche con stampe a basso costo o mediante  serigrafia con 
l’impiego di un solo telaio. Una volta finito caricherei la versione 
finale in alta risoluzione su quest’archivio di poster esenti da diritti 
d’autore per una libera condivisione e rielaborazione:  
https://stealthisposter.org/
Fino ad allora però vorrei  chiedervi di prendere in gestione il lavoro 
grafico per intero, curando oltre che il disegno anche l’impaginato e la 
scelta dei font dei manifesti nei loro vari formati, adesivi, magliette 
eccetera. A proposito, l'immagine può essere letta anche ruotata di 180° 
, così stampata ad esempio su un adesivo è chi lo attacca a determinare 
il senso di lettura ;)
Quali sono i formati principali e le informazioni basilari che serve 
inserire nella grafica del poster?
Grazie dell’attenzione.
Un caro saluto,
Alex Hogre