[Pacifistat] Qualche idea per l'assemblea contro la xenofobi…

Delete this message

Reply to this message
Author: fabio rapiti
Date:  
To: pacifistat
Subject: [Pacifistat] Qualche idea per l'assemblea contro la xenofobia di mercoledì 12
Buon pomeriggio a tutte/i,

sono contento che torniamo, dopo parecchio tempo, ad incontrarci in
assemblea mercoledì pomeriggio. Mi auguro che non sia solo una piccola
fiammata di indignazione in cui sfogarsi dell’impotenza di queste settimane
ma l’inizio di un impegno costante. Una rete permanente che informa, forma,
promuove consapevolezza ed iniziative. Dobbiamo prepararci bene per
l’assemblea e per il dopo che decideremo insieme. Direi che l’impegno è
duplice: i) prima informarci e formarci meglio collettivamente dedicando un
po’ del nostro tempo a capire e ad approfondire i diversi aspetti della
questione; ii) poi rivolgerci all’esterno, dentro e fuori l’Istituto, per
contribuire, anche con le nostre competenze, a costruire una cultura e
iniziative che riescano ad opporsi in modo efficace all’egemonia culturale
dei razzisti.

Credo sarebbe utile che ognuno di noi, in base alla propria sensibilità,
interessi, competenze iniziasse ad approfondire uno dei tanti risvolti
della questione (e, se possibile, si preparasse un intervento/contributo
per mercoledì). Temi che, eventualmente, andrebbero poi approfonditi,
eventualmente in piccoli gruppi, sfruttando i tanti materiali disponibili e
poi, collettivamente, incontrando le diverse persone ed associazioni
impegnate e qualificate disponibili (Mimmo Lucano, ecc.). Io provo a
riassumere alcuni temi in ordine sparso, che in parte erano usciti anche
nella discussione estiva nelle risposte alla iniziale mail di Franco:

1. Perché siamo arrivati fino a qui? Europa, crisi, disuguaglianza,
disorientamento sociale, rancore, xenofobia

2. L’immigrazione nelle statistiche: realtà, percezione e propaganda

3. Migranti economici: un approfondimento sul rapporto Europa e Africa
negli ultimi 30 anni (ruolo della Francia nell’area francofona, dei
programmi del FMI, ecc.)

4. L’accoglienza (e l’integrazione) fallita: 25 anni di sperperi e
corruzione. C’è qualcosa da salvare?

5. Quale spazio per politiche di immigrazione legale (Decreto flussi,
canali umanitari, ecc.)?

6. Comunicazione, framing e linguaggio: come sottrarsi all’egemonia
culturale/linguistica dei razzisti e costruire un nuovo senso comune, un
modo alternativo di vedere l’immigrato (vedi Lakoff)?

7. Buone pratiche e storytelling: come raccontare Riace e le altre
esperienze positive di integrazione? Come comunicare i tanti aspetti
positivi di una società multietnica e multiculturale?

8. Immigrazione, caporalato e sfruttamento in agricoltura (e non solo).
Come sostenere i lavoratori migranti (e gli italiani) a essere protagonisti
della fine dello sfruttamento e dello schiavismo?

9. Cosa prevede il recentissimo decreto Salvini?

L’idea è che dobbiamo tornare ad essere protagonisti, imparare a parlare di
nuovo con le persone, anche individualmente, non basta partecipare alle
manifestazioni. Dobbiamo imparare ad avere modalità di intervento efficace
sui social; dobbiamo essere in grado di convincere le persone a noi vicine
o chi incontriamo sugli autobus; nostro cugino, nostra nonna, qualche
amico/a che si sono fatto convincere dalla propaganda e capire perché si
sono fatti convincere. Dobbiamo costruirci un kit, una cassetta degli
attrezzi, per partecipare a questa battaglia delle idee di medio periodo.

Tra i libri/documenti recenti sicuramente utili ricordo:

-      Alla deriva. I migranti, le rotte del Mar Mediterraneo, le Ong: il
naufragio della politica, che nega i diritti per fabbricare il consenso. di
Duccio Facchini, 2018, appena uscito per Altreconomia.


-      #antifa il dizionario per fare a pezzi parola per parola la
narrazione fascista di S. Catone, 2018.


-    “L’epoca del rancore, nuove destre e nuovi razzismi” numero
monografico de Il granello di sabbia” mensile di Attac Italia, giugno 2018.
https://www.italia.attac.org/index.php/granello-di-sabbia/10749-anticipazioni-del-prossimo-numero-del-granello-di-sabbia


Ciao

Fabio