On 2018-01-12 17:08, ignifugo wrote:
> Ed a me è venuto in mente che i due concetti per ora adottati per
> allungare la vita agli "elettrodomestici" sono fondamentalmente due:
>
> _openhardware
> https://en.wikipedia.org/wiki/List_of_open-source_hardware_projects
> _design modulare https://en.wikipedia.org/wiki/Modular_design
>
> I sue insiemi posso anche non coincidere sempre, per esempio: il
> fairphone NON è open hardware
> https://forum.fairphone.com/t/is-the-fp2s-hardware-really-open/20209/4
>
> Il mio problema è che non mi è venuta in mente nessuna applicazione di
> successo da consigliarle :(
Forse perché non è vero l'assunto da cui parti.
Un oggetto open source non è intrinsecamente più longevo, e un design
modulare è intrinsecamente più complesso, costoso e meno affidabile.
E poi:
Lavatrice X: costruita con cuscinetti buoni e sovradimensionati,
collettore del motore grosso e solido, plastiche resistenti ed
elettronica a 5V ben resinata e con regolatori lineari. Costa 1200 Euro
e dura 20 anni.
Lavatrici Y[]: ogni componente è al limite della decenza. Costo 300
Euro, durata 5 anni.
Solo che la Y[2] e la Y[3] hanno inverter, elettronica a basso consumo e
regolatori a commutazione. Il progresso le fa consumare meno.
E pensiamo alla fine che fanno i 1200 euro della A: verranno spesi per
comprare beni che a loro volta hanno un costo ambientale. Quindi alla
fine il costo dell'oggetto è un indicatore molto affidabile del suo
impatto.
Per l'ambiente conviene la Y.
Io personalmente prendo cose le più economiche possibili e poi ne
prolungo la vita con vari sotterfugi. L'obiettivo è di pimpare la Y in
modo che serva come la X. Non queste cose da hipster che dici tu.