-------- Messaggio Inoltrato --------
Oggetto:     INVITO A SOSTENERE LA CAMPAGNA "ERO STRANIERO-L'UMANITA' CHE 
FA BENE"
Data:     Sat, 16 Sep 2017 08:49:48 +0200
Mittente:     coordinamento nazionale no triv <coordinamentonotriv@???>
A:     referendum-notriv-list@???, 
notriv-list@???, territoriperilno@???
*COORDINAMENTO NAZIONALE NO TRIV*
*CONNESSIONE TRA POLITICHE ENERGETICHE E MIGRAZIONI*
*E SOSTEGNO ALLA CAMPAGNA "ERO STRANIERO-L'UMANITA' CHE FA BENE"*
Carissim* Tutt*,
dopo i tragici eventi di questa estate, centinaia di morti e dispersi 
nel Canale di Sicilia, che hanno portato a 30.000 il bilancio dei 
migranti che hanno perso la vita nel tentativo di raggiungere l'Italia, 
ci siamo lungamente interrogati sulla necessità di dimostrare e motivare 
la stretta interconnessione tra i temi cari a noi tutti (democrazia 
energetica, conversione ecologica del sistema produttivo, rispetto del 
diritto di autodeterminazione dei territori e delle comunità, ecc.) e 
l'inviolabilità dei diritti della persona, tra cuiil diritto di ogni 
individuo di poter circolare e vivere ovunque desideri.
Entro il 2050 le politiche di sfruttamento su cui si fonda la 
sopravvivenza del nostro sistema economico porterà sull'orlo del 
precipizio tra i 200 ed 250 milioni di bambini, donne ed uomini che 
saranno costretti ad emigrare a causa degli effetti dei cambiamenti 
climatici.
La connessione, non diretta ma certa, tra sfruttamento umano ed 
ambientale, cambiamenti climatici e migrazioni non può più essere 
ignorata e deve essere affrontata alla radice e nelle sue conseguenze.
Non è più prorogabile una radicale conversione ecologica del sistema 
energetico e produttivo e non si possono ignorare, appunto, le 
conseguenze dell’attuale sistema economico: i quasi 9 milioni di morti 
per fame, denutrizione e guerre, l’impoverimento di molti milioni di 
persone che annulla le loro aspettative di vita e viola i diritti 
inalienabili dell'Uomo. Queste persone non possono che cercare di 
migrare con un’unica motivazione: sopravvivere e sfuggire ad atroci 
sofferenze.
La distinzione tra profughi di guerra, ambientali e migranti economici 
non solo non ha senso, ma nasconde una voluta mistificazione delle cause 
reali che hanno portato all’attuale dramma globale.
Nulla di nuovo -si potrebbe dire- soprattutto per chi si è battuto in 
questi anni contro la petrolizzazione e per dar voce alle comunità 
locali ed ai territori, se a rendere ancor più pesante la situazione 
negli ultimi frangenti non fossero emersi tutti i tratti egoistici, 
razzisti e xenofobi delle politiche dell'Unione Europea e dei singoli 
governi nazionali.
Quello italiano non è stato da meno rispetto agli altri: la guerra 
mediatica condotta contro le Ong, il giro di vite dato alle procedure di 
soccorso in mare ai migranti in pericolo di vita, la loro consegna nelle 
mani dei mercanti di vita e di morte libici, l'appalto del lavoro sporco 
alle milizie, il sostegno indiretto al mantenimento di campi di 
detenzione e lager che sfuggono al controllo degli organismi 
internazionali, sono elementi costitutivi di una politica miope ed 
ispirata alla più cruda delle ragion di Stato che, in realtà, nasconde 
la difesa degli interessi di pochi.
A tutto questo fa da sponda, con drammatica coerenza, la 
criminalizzazione dei migranti e dei poveri e d il totale vuoto delle 
politiche di accoglienza.
Ciò a cui stiamo assistendo è la sistematica violazione del diritto di 
emigrare ed alla mobilità, sanciti e riconosciuti dalla *Dichiarazione 
Universale delle Nazioni Unite del 1948, dalla**Convenzione 
internazionale sulla protezione dei diritti dei lavoratori migranti e 
dei membri delle loro famiglie*, da tutta la giurisprudenza del *Diritto 
d’Asilo*, della Tutela Internazionale dei Diritti Umani e, infine, dalle 
due Convenzioni dell’Organizzazione Internazionale del Lavoro.
Eppure la maggior parte delle forze politiche, il sistema 
informativo-mediatico ed una parte consistente dell'opinione pubblica 
(gravemente influenzata e condizionata dai media), asseconda ed alimenta 
una preoccupante spirale razzista che dà sfogo ai peggiori istinti di 
odio, violenza e sopraffazione.
A chi getta benzina sul fuoco o celebra i successi per la temporanea 
drastica diminuzione degli sbarchi di migranti sulle coste italiane, 
abbiamo il dovere di rispondere facendo una grande operazione di verità, 
di informazione sulle cause, indicando le possibili soluzioni.
La soluzione principale attiene l’avvio di una radicale conversione 
energetica dell’economia, oggi concretamente fattibile se solo ci fosse 
la volontà politica, per arrivare, nel qui ed ora, al superamento della 
legge Bossi-Fini e alla costruzione di un vero sistema di integrazione.
Nel nostro Paese le politiche di accoglienza e di integrazione sono 
state gestite sempre in termini emergenziali e mai nell'ottica di una 
seria programmazione.
Mai come ora è necessario creare una stretta connessione tra le lotte e 
le proposte che, da punti di vista diversi, non possono che convergere 
in un’unica direzione. Dobbiamo agire concretamente, bene e subito, per 
riportare al centro del dibattito il merito delle questioni, in primis 
quelle umanitarie e che attengono ai diritti della persona, per 
sottrarle al cinismo di una campagna elettorale iniziata prematuramente 
e che rischia di sfuggire di mano. In un periodo di grave crisi 
economica creare un “capro espiatorio“ su cui dirigere il malcontento 
premia sicuramente dal punto di vista elettorale ma può condurre in 
quelle direzioni che credevamo per sempre archiviate dopo la Seconda 
Guerra Mondiale .
Il superamento della Bossi-Fini e l’avvio di un nuovo sistema di 
accoglienza e di integrazione: investe direttamente punti di cui 
intendiamo occuparci ed è su questi punti che chiediamo a Tutt* Voi 
-simpatizzanti/militanti/attivisti e comitati/associazioni- di 
convergere, sostenendo, ciascuno secondo le sue possibilità e 
disponibilità, la campagna "ERO STRANIERO-L'UMANITA' CHE FA BENE", 
lanciata da Radicali Italiani, Arci, Acli e da numerose altre realtà 
associative e realtà del volontariato.
E' possibile consultare la documentazione della campagna cliccando qui:
http://www.radicali.it/campagne/immigrazione/#download <#download>
*Tra i punti salienti della proposta di legge di iniziativa popolare per 
cui ci battiamo ricordiamo:*
 1.
    Permesso di soggiorno temporaneo per la ricerca di occupazione e
    attività d’intermediazione tra datori di lavoro italiani e
    lavoratori stranieri non comunitari;
 2.
    Reintroduzione del sistema dello sponsor (sistema a chiamata diretta);
 3.
    Regolarizzazione su base individuale degli stranieri “radicati”;
 4.
    Nuovi standard per riconoscere le qualifiche professionali degli
    immigrati;
 5.
    Misure per l'inclusione attraverso il lavoro dei richiedenti asilo;
 6.
    Riconoscimento del godimento dei diritti previdenziali e di
    sicurezza sociale maturati;
 7.
    Uguaglianza nelle prestazioni di sicurezza sociale;
 8.
    Garanzie per un reale diritto alla salute dei cittadini stranieri;
 9.
    Effettiva partecipazione dei soggiornanti alla vita democratica;
10.
    Abolizione del reato di clandestinità.
*Vi invitiamo a far pervenire, NUMEROSE, le Vostre adesioni entro il 30 
settembre prossimo
*
*al seguente indirizzo: coordinamentonotriv@??? 
<
mailto:coordinamentonotriv@gmail.com> oppure rispondendo alla presente 
mail.*
Decideremo assieme, in una seconda fase, come renderle pubbliche.
Grazie a Tutt* dell'attenzione.
Abbraccio circolare.
Roma, 16 settembre 2017
Coordinamento Nazionale No Triv