Author: Centro doc. Movimenti Date: To: Campagnaresistenza Subject: [Campagnaresistenza] Fwd: relazione
Ciao a tutte/i,
lo scorso week end ci sono stati utili incontri a Napoli.
Paola e io (Alfredo), abbiamo ripreso e approfondito le questioni con i
compagni ex-CIC. Si constatano difficoltà rispetto alla diffusione della
proposta, fra movimenti e organismi oggi, sovente (ma non in modo
irreversibile), egemonizzati dall'illusione para-istituzionale. E cioè dai
margini di tolleranza da parte della giunta De Magistris.
E' sempre questione di battaglia politica, non si può rinunciare a
ricostruire un autentico terreno di classe.
Tanto più se si vuole innestare la tematica dei rivoluzionari prigionieri,
quelli ormai storici in Italia (da 28/34 anni). Cio' su cui vorrebbero
agire di piu' i compagni ex-CIC. Una tematica tale, come altre ardue
(41bis ed ergastolo ostativo), diventerà praticabile a partire da primi
livelli di aggregazione e maturazione proletaria. Come quelli che,
appunto, si ricerca con la nostra campagna. La potenzialità esiste vista la
capillarità e intensità della repressione: le lotte sono obbligate a
maturare se vogliono avanzare! E i risvolti politici e ideologici sono
insiti nei caratteri di questo scontro di classe sempre più violento.
Dare priorità a questo terreno, di massa, non esclude ovviamente una
solidarietà militante e pubblica ai rivoluzionari prigionieri, come
sostenuta dal SRI e da altri organismi, da molti anni.
Abbiamo poi avviato il dibattito con un nuovo gruppo costituitosi a Napoli
- il Laboratorio Comunista Casamatta - di cui conosciamo alcuni compagni/e
da lungo tempo. L'interesse è stato reciproco, sull'onda di un
ravvicinamento maturato nella loro recente evoluzione. Evoluzione che
infatti trova riscontro nella loro volontà d'integrare il confronto in
corso tramite la mailing list.
La loro è una realtà effettiva, di aggregazione nell'ambito delle lotte in
corso, e con una determinazione politica più ampia, di prospettiva (per
questo rimandiamo semplicemente al loro sito). Si sono iscritti in mailing
list e parteciperanno alla prossima riunione nazionale.
Ne è scaturita anche una proposta operativa: convocare assemblee di
movimento, sui temi della campagna, in febbraio, nelle città dove sia
possibile, come un passo, una verifica costruttiva, prima della riunione
nazionale da tenere a marzo.
Iniziativa che a Napoli viene sentita come possibile e utile, rispetto alle
lotte e repressione in corso. E cosi ci sembra pure in Sardegna. Altrove
proseguono iniziative e incontri. E' possibile fare della riunione
nazionale un buon momento di sintesi, da cui rilanciare il tutto in modo
più organico e consistente.
Insomma, nonostante le difficoltà fin'ora incontrate, c'è di che avanzare.
Tentiamoci !