Verso il corteo del 28/11: rafforzare l’autodifesa, contro la violenza
  maschile e contro la violenza dello stato patriarcale
Posted on 2015/11/23 
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https://dakobaneanoi.noblogs.org/post/2015/11/23/verso-il-corteo-del-2811-rafforzare-lautodifesa-contro-la-violenza-maschile-e-contro-la-violenza-dello-stato-patriarcale/> 
In vista del *corteo che si terrà a Milano sabato 28 novembre 
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https://dakobaneanoi.noblogs.org/post/2015/11/19/2811-tutte-a-milano-contro-la-violenza-maschile-e-al-fianco-delle-donne-kurde/>, 
contro la violenza maschile e al fianco delle donne kurde in lotta*, 
iniziamo la pubblicazione di una serie di articoli sulle violenze contro 
le donne kurde e sulla loro resistenza determinata contro il ginocidio 
all’interno del genocidio.
Segnaliamo, innanzitutto, che il gruppo “Esedullah Tim 
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http://www.todayszaman.com/national_news-analysis-a-mystery-team-in-the-southeast-esedullah_404799.html>” 
– che si pensa sia una cellula di ISIS all’interno delle forze di 
polizia turche, come avevamo già avuto modo di segnalare 
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https://dakobaneanoi.noblogs.org/post/2015/10/20/stragi-suicidi-e-morti-sospette-le-scie-di-sangue-in-turchia/> 
– sembra prendere di mira in modo particolare donne e bambine/i 
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http://www.retekurdistan.it/2015/11/donne-bersaglio-dei-proiettili-a-nusaybin/> 
durante i coprifuoco.
Secondo il report di IHD 
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http://www.uikionlus.com/ihd-617-ragazzini-uccisi-in-turchia-negli-ultimi-11-mesi/> 
(Associazione dei diritti umani), dall’inizio di quest’anno in Turchia 
ci sono state 3861 violazioni dei diritti dei ragazzini. 617 ragazzini/e 
hanno perso la vita durante lo stesso periodo, di cui 51 per le violenze 
dello stato turco. A questi vanno aggiunti gli oltre 6.000 bambini/e 
attualmente incarcerati nelle carceri turche.
Il Congresso delle donne libere (KJA) 
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http://jinha.com.tr/en/ALL-NEWS/content/view/36737>, ha manifestato a 
Nusaybin contro il coprifuoco (e manifesterà di nuovo il 25 novembre 
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http://jinha.com.tr/en/ALL-NEWS/content/view/36661>), denunciando 
l’assassinio di Selamet Yeşilmen 
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http://www.uikionlus.com/la-polizia-uccide-una-donna-e-ferisce-i-suoi-figli-a-nusaybin/> 
– donna incinta e madre di cinque figli, ferita a morte mentre andava 
nel giardino di casa – e di Nurhan Kaplan – colpita da un cecchino.
Come riporta JINHA, /Le donne sono state il bersaglio dei proiettili 
durante il coprifuoco a Nusaybin. […] Durante il coprifuoco Selamet 
Yeşilmen, Fatma Gulak, Halime Güner e Şirin Bilgin sono state uccise/.
A Nusaybin sta rischiando la vita anche Müzeyyen Kızıl 
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http://jinha.com.tr/en/ALL-NEWS/content/view/36847>, madre di cinque 
figli alla quale le forze speciali hanno sparato mentre era seduta sulla 
soglia di casa; Asiye Yalçın 
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http://jinha.com.tr/en/ALL-NEWS/content/view/36859> di Yüksekova è 
un’altra delle vittime della violenza femminicida dello stato turco.
A questo aggiungiamo le ragazze e donne yezide ancora prigioniere di 
ISIS, nonché la fossa comune di donne 
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http://www.uikionlus.com/scoperta-una-fossa-comune-di-circa-80-donne-a-shengal/> 
scoperta dopo la liberazione di Shengal (Sinjar) e il fatto che la 
Turchia continui gli attacchi contro il cantone di Kobane 
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http://anfenglish.com/kurdistan/ypg-attacks-by-the-turkish-army-and-isis-groups-continue>, 
mentre i suoi alleati fondamentalisti continuano ad attaccare Girê Spî 
(Tel Abyad), dove ieri c’è stato anche un attentato 
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http://uk.reuters.com/article/2015/11/22/uk-mideast-crisis-syria-blast-idUKKBN0TB0NG20151122?rpc=401> 
che ha fatto tre vittime e una ventina di feriti.
770x500cc-sengal-21-11-15-ypj-komutani-dersim-sengali-manset 
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http://dakobaneanoi.noblogs.org/files/2015/11/770x500cc-sengal-21-11-15-ypj-komutani-dersim-sengali-manset.jpg> 
Dersîm Şengalî <
http://jinha.com.tr/en/ALL-NEWS/content/view/36717>, 
comandante delle YPJ-Shengal, dopo la liberazione di Shengal ha 
dichiarato /L’anno scorso siamo scappate/i dalle bande di Daesh, ma ora 
che abbiamo reso più forte la nostra autodifesa, sono loro che scappano 
da noi/. Ha poi sottolineato che /Le YJA-Star, YPJ and YPJ-Shengal 
mostrano come le donne dovrebbero vivere il 25 novembre, dando forza 
alla lotta/.
Il Movimento delle donne kurde (TJKE) in Europa 
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http://www.uikionlus.com/il-sistema-di-auto-difesa-delle-donne-e-fondamentale-per-affrontare-la-violenza-patriarcale/> 
in vista del 25 novembre ribadisce che /L’autodifesa è la garanzia della 
nostra libertà/.
Non abbiamo dubbi!
