Antonio Mazzeo27 minuti faCHIUDERE IMMEDIATAMENTE IL CENTRO-LAGER PER MINORI STRANIERI NON ACCOMPAGNATI NELLA PALESTRA DI GRAVITELLI A MESSINA
 Dopo l'allagamento di stamani di una parte della palestra di Gravitelli
 utilizzata in violazione alle leggi nazionali e regionali e al senso 
etico dal Comune di Messina per "ospitare" una cinquantina di minori 
stranieri non accompagnati scampati alle guerre del continente africano e
 ai naufragi el Mediterraneo (alcuni, ancora, di età compresa tra i 13 e
 i 15 anni), la chiusura immediata di questo centro-lager è un atto 
ancora più doveroso e necessario. 
 Nei giorni scorsi le ispezioni di
 professionisti e studiosi delle problematiche relative alle migrazioni,
 attivisti dei diritti umani, giornalisti, operatrici di Borderline 
Sicilia (associazione premio nazionale "Alex Langer 2014"), la deputata 
regionale del M5S Valentina Zafarana, il consigliere circoscrizionale 
Santino Bonfiglio, ecc. avevano evidenziato inaudite violazioni 
normative e gravisisme anomalie e criticità. La pioggia torrenziale di 
oggi ha messo ulteriormente a nudo l'insostenibilità e 
l'irresponsabilità della scelta degli amministratori messinesi che 
adesso hanno il dovere d'intervenire per restituire dignità e assicurare
 il rispetto dei diritti umani a minori a chi il mondo intero ha negato 
sino ad oggi dignità e diritti.
 L'assenza di legittimi tutori dei 
minori al PalaGravitelli, la presenza di personale "volontario" (massimo
 2 operatori per turni sino a 12 ore provenienti dal Centro Ahmed, altra
 struttura assai lontana dai requisiti e dagli standard imposti dalla 
legge regionale per le strutture di prima accoglienza), di cui, tra 
l'altro, si sconosce il rapporto formale esistente con il Comune di 
Messina ecc, sono ulteriori elementi che rendono assai scandalosa 
l'esistenza del Centro-Palagravitelli. 
 C'è poi il capitolo 
vergognoso relativo all'imposizione del prelievo delle impronte digitali
 ai minori ospitati al Centro Ahmed e a Gravitelli. Quello delle 
impronte digitali è una questione dolorosa e controversa anche in ambito
 Ue, duramente stigmatizzata da giuristi, dalle reti di sostegno ai 
migranti, ONG e associazioni antirazziste. In questi mesi, richiedenti 
asilo e rifugiati hanno messo in pratica in Italia azioni di 
disobbedienza civle contro queste pratiche fasciopoliziesche e 
sicuritarie; per i minori, privati di qualsivoglia sostegno giuridico e 
psicologico, è invece del tutto impossibile potersi esimere da esse. 
Sappiamo purtroppo, che questa pratica a Messina è all'ordine del 
giorno, realizzata anche in assenza dei tutori (o senza la nomina stessa
 dei tutori), e a volte i minori sono stati "accompagnati" in Questura 
pure da operatori-"volontari". L'ennesima vergogna di una città che non 
ha mai voluto misurarsi seriamente con la falsa emergenza sbarchi e che 
ha consentito a partire dalle sue principali istituzioni (Prefettura, 
Questura, Università, ente locale) l'esistenza da più di due anni di 
lager per rifugiati come la Tendopoli dell'Annunziata e la (ex) caserma 
di Bisconte; del Centro Ahmed (ex Ipab) dove sono stipati oltre 200 
minori e, dal 3 settembre 2015, perfino di una gelida palestra comunale 
(Gravitelli) dove sino a venerdì 9 ottobre c'erano perfino bambini di 10
 anni di età.