ricevo da Ilaria Miglianti, Consigliera di Parità della provincia di 
Lucca e volentieri inoltro
annamaria
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*COMUNICATO STAMPA 21 SETTEMBRE 2015, ***
*UFFICIO DELLA CONSIGLIERA REGIONALE DI PARITA’***
*262728SETTEMBRE2015 *
*MILANO #EXPO2015*
* LA CONSIGLIERA REGIONALE DI PARITÀ, MARIA ANNA FANELLI, PARTECIPERÀ ED 
INTERVERRÀ ALLA *
*CONFERENZAMONDIALEDELLEDONNE***
*PECHINOVENT’ANNIDOPO*
*LACARTADELLEDONNEDELMONDO PalazzoLombardia*
*pressoPiazzadiLombardia,1*
*LAVORO ECONOMIA DIRITTI FUTURO*
*È PREVISTA ANCHE LA PARTECIPAZIONE DELLA CONSIGLIERA NAZIONALE DI 
PARITÀ FRANCA CIPRIANI. *
**
*L’eventodureràtreinteregiornate: 262728settembre2015,e segue gli 
StatiGeneralidelledonnechesi sono svoltiaRomail5 dicembre2014edin 
Basilicata, per iniziativa dell’Ufficio della Consigliera Regionale di 
Parità il 4 luglio 2015 a Matera con una grande partecipazione di 
Istituzioni e Donne lucane, Stati Generali delle Donne che si sono 
svolti anche in tutte le altre regioni d’Italia. *
*Si allega il Programma dell’ Evento di carattere Mondiale nell’ambito 
del quale Maria Anna Fanelli, Consigliera Regionale di Parità della 
Basilicata e Franca Cipriani, Consigliera Nazionale di Parità, 
interverranno in prima giornata, presente e partecipe un gruppo 
spontaneo di donne lucane.***
*Per come comunica Isa Maggi ideatrice e promotrice degli Stati Generali 
delle Donne e dell’ Evento di Milano “Le donne rappresentano la metà del 
potenziale talento di base di un paese. La competitività di una nazione, 
a lungo termine, dipende in modo significativo da come la nazione educa 
e valorizza le sue donne". Questo è quanto sottolineato 
dal Word Economic Forum, che nell'ultimo Global Gender GapReport, 
fornisce la dimensione della disparità basata sul genere in tutto il 
mondo. Il quadro dell'Italia che emerge, è ancora molto critico. 
Certamente molti passi sono stati realizzati, specie in merito alla 
rappresentanza politica, ma ancora molto è da fare”*
*
*
*“La Conferenza di Milano porterà la voce delle donne a trattare le 
istanze di interesse alla** "Conferenza Mondiale delle donne, Pechino 
vent'anni dopo", **a Milano presso il Palazzo di Lombardia, il**26, 27 e 
28 settembre*”, *e* *si articolerà in un assemblea plenaria, in tavole 
rotonde relative ai temi della: **COMUNICAZIONE - LAVORO E 
SOSTENIBILITA’- LAVORO E DISABILITA’- IMPRESE START UP - DEMOCRAZIA 
PARITARIA/DONNE E POLITICA-FRAGILITA’ ECONOMICA E SOCIALE/STILI DI VITA 
- SPORT - GIOVANI DONNE E CONFRONTI FRA GENERAZIONI - DONNE, TERRITORIO 
E LEADERSHIP - INNOVAZIONE/NUOVE TECNOLOGIE E FORMAZIONE - EDUCAZIONE - 
PROCESSI DI INTEGRAZIONE FAMIGLIE MIGRANTI - CAMBIAMENTI – POTERE - 
CREATIVITA’**, non mancheranno laboratori e mostre quali “La trama delle 
donne”, presso Expo Ropero, che raccoglie anche manufatti di donne 
lucane rappresentativi della religiosità e quindi della Madonna di 
Viggiano Protettrice delle Genti Lucane, dei Territori più prestigiosi 
della Basilicata quali Matera 2019, Maratea, le Dolomiti lucane, il 
Sirino e il Pollino, Policoro, le Acque della Basilicata… e dei prodotti 
tipici della Basilicata quali il Pane di Matera, la Fragola Candonga di 
Policoro, le Mele della Val D’Agri… le tavole rotonde, i laboratori e le 
mostre della Conferenza Mondiale delle Donne, si svolgeranno in 
parallelo sui temi già citati, secondo gruppi di lavoro già costruiti.***
*La Conferenza Mondiale delle Donne di Milano costituisce: “un luogo di 
incontro, di confronto, di discussione per scrivere insieme la Carta 
delle Donne del Mondo da consegnare a Ban Ki-moon e al G20.” Alla quale 
senz’altro il gruppo di Donne partecipanti ed in via di costituzione 
dalla Basilicata darà un significativo apporto.***
*“Ogni donna è depositaria di pratiche, conoscenze, tradizioni legate al 
cibo,che è il tema di Expo 2015. Ma Expo 2015 non è solo cibo- si 
sottolinea nella mission dell'evento- Intendiamo declinare il cibo 
intorno al tema del lavoro, della cultura, delle identità territoriali, 
della biodiversità e della tutela e cura della Terra. Diamo spazio alle 
donne di tutto il mondo per riflettere su cosa è successo nei vent'anni 
che ci separano da Pechino 1995, per delineare proposte, per disegnare 
prospettive di cambiamento vero e soprattutto costruire politiche per 
ridare il lavoro alle donne, nell'economia della crisi".***
*L’iniziativa comporta anche dalle ore 14,00 alle 15,00 la Cerimonia di 
Premiazione “Donne che ce l’hanno fatta”.*
*“Ecco gli obiettivi dell'iniziativa:*
*1.**Sensibilizzare gruppi, enti nazionali e sovranazionali e pubbliche 
amministrazioni nelle politiche di gendermainstreaming, 
nell'incoraggiare, supportare e accompagnare attivamente la ricerca di 
soluzioni per risolvere il problema della disoccupazione 
femminile, favorire l'integrazione delle donne, dare valore a nuove 
politiche aziendali favorevoli ad una innovativa organizzazione tra il 
tempo per il lavoro e il tempo per le famiglie.*
*2.**Costruire politiche efficaci di contrasto alla violenza maschile 
sulle donne: la violenza
perpetrata alle donne ha la stessa matrice della violenza verso la Madre 
Terra.*
*3.**Riflettere e contrastare i matrimoni precoci*
*4.**Stimolare approcci innovativi nell'organizzazione del lavoro 
aziendale compatibili con le responsabilità familiari al fine di tentare 
di raggiungere il tasso di occupazione previsto dagli obiettivi dell'Ue 
per il 2020.*
*5.**Favorire e incoraggiare la presenza di donne in posizioni di 
leadership, un elemento chiave per la performance e il business in ogni 
Paese.*
*6.**Costruire una nuova economia al femminile è il tema fondamentale, 
immaginare un nuovo modello di sviluppo sostenibile centrato sui 
principi e i valori. Ridare dignità al lavoro delle contadine e 
costruire piccole economie locali fondate su una agricoltura di 
sussistenza e famigliare che rispetti la Terra e la biodiversità*
*7.**Aumentare e sostenere la presenza femminile in tutte le sfere della 
società e dell'economia, che a sua volta è motore trainante della 
crescita e dello sviluppo.*
*8.**Raggiungere posizioni top senza cambiare l'identità dell'essere 
donna: siamo all'inizio di una profonda rivoluzione culturale. Un 
passaggio fondamentale che stiamo svolgendo con le giovani donne, in un 
percorso comune di riflessione e di passaggio generazionale.”*
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