Anita Sonego, consigliera del comune di Milano e presidente della 
Commissione PO al comune stesso ha presentato al Consiglio comunale una 
mozione per il riconoscimento dello stato di Palestina che è stata 
approvata. un passo avanti che si è realizzato dopo sei mesi di mediazioni.
annamaria
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*_MILANO CONSIGLIO COMUNALE DEL 17 SETTEMBRE 2015_*
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*_INTERVENTO DELLA CONSIGLIERA ANITA SONEGO_*
*_CAPOGRUPPO SINISTRA PER PISAPIA – FEDERAZIONE DELLA SINISTRA_*
*_PRESENTAZIONE DELLA MOZIONE SUL RICONOSCIMENTO DELLO STATO DI PALESTINA_*
Signor Presidente, so che i poteri del Consiglio Comunale sono limitati 
e non riguardano la politica estera del nostro paese.
Ma questo consiglio, che rappresenta la “capitale economica e morale 
dell’Italia” è consapevole di potere e dovere chiedere che il Parlamento 
italiano si allinei a quanto deciso il 17 dicembre dello scorso anno dal 
Parlamento Europeo.
In quella data, infatti, fu votato, a grandissima maggioranza (489 voti 
a favore e 88 contro) il riconoscimento dello stato della Palestina.
E’ da oltre 45 anni che i territori palestinesi sono sotto l’occupazione 
israeliana. In quei territori continuano a sorgere quelli che vengono 
chiamati “insediamenti” (ora che sono _colonie_ a tutti gli effetti), 
insediamenti dicevo _illegali_.
Come è illegale il muro in cemento armato alto 8 metri di oltre 700 
chilometri, lungo più di tre volte del famigerato e tanto vituperato 
“_muro_ di Berlino” e capostipite di tanti muri che stanno sorgendo, 
purtroppo anche in questi giorni, in vari paesi del nostro continente.
Nonostante di tanto in tanto si levino critiche contro questa 
costruzione che separa villaggi, terre coltivate, ed isola le popolazioni.
Nonostante che il Papa, nel suo viaggio in quei luoghi abbia sostato, in 
meditazione, davanti a quella barriera che lo sovrastava, proprio pochi 
giorni fa si è dato avvio ad un nuovo muro nella valle del Cremisan 
distruggendo i famosi oliveti e vigneti della locale popolazione 
cristiana che si troverà separata dal convento dei salesiani che 
storicamente è un loro punto di riferimento.
Ma è superfluo ricordare ora l’embargo sulla striscia di Gaza che ha 
preceduto e seguito l’attacco militare del 2014 che oltre alla 
devastante distruzione ha causato più di 2000 morti.
In questi giorni in cui molti si chiedono il perché di quanto sta 
avvenendo in Medio Oriente, voglio ricordare che la situazione della 
Palestina è una delle cause di quella che un tempo si chiamava 
“instabilità” del Medio Oriente che ora è diventato luogo di guerra che 
sta provocando l’inumano esodo di persone verso l’Europa.
Ricordo le numerosissime risoluzioni ONU, in particolare la 242 e la 338 
che da _sempre_ non vengono rispettare né fatte rispettare (si possono 
facilmente leggere sui siti web).
Il 22 novembre 1967 il Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite 
approvava _all’unanimità_, tra l’atro, il ritiro delle truppe israeliane 
dai territori occupati nel recente conflitto.
Il 21/22 ottobre 1973 (risoluzione 338) il Consiglio di Sicurezza 
ribadisce che deve essere attuata la risoluzione 242 (stiamo ancora 
aspettando!).
Mi chiedo, come molti, perché queste risoluzioni non siano mai state 
applicate né imposte (ricordo che il mancato rispetto di una risoluzione 
ONU avvallò la I° guerra del Golfo).
Non auspico che per rispettare la risoluzione 242 sia da mettere in atto 
né una guerra come quella contro l’Iraq né alcun atto di violenza o di 
forza.
Credo invece che sia moralmente oltre che politicamente doveroso mettere 
in atto ogni azione utile al rispetto del diritto internazionale 
continuamente violato.
Un piccolo gesto è stato compiuto oltre che dal Parlamento Europeo da 
139 paesi dopo che il 29 novembre 2012 lo Stato di Palestina è stato 
ammesso quale membro osservatore alle Nazioni Unite ed è dal 5 agosto 
che, davanti al Palazzo di Vetro, tra le altre, è stato innalzata la 
bandiera palestinese.
E’ ben piccola cosa, quindi ciò che questa mozione chiede: un atto 
simbolico, non violento, un atto che indica la via per la realizzazione 
della legalità e della giustizia internazionale ancora disattese.
Non solo chiede, signor Presidente, ma _impegna_ il Sindaco e la Giunta 
affinché il Parlamento italiano venga a conoscenza dell’auspicio di 
questo consiglio comunale.
Noi auspichiamo che il governo italiano riconosca lo Stato di Palestina.
Niente di ideologico, niente di rivoluzionario!
Un atto che in un mondo “civile” non dovrebbe essere nemmeno necessario.
Aldilà delle diverse appartenenze politiche questo consiglio comunale 
riconosce il diritto internazionale che i popoli possano avere i propri 
stati.
E’ tutto qui. E noi crediamo che il popolo palestinese questo diritto lo 
debba avere.
Anita Sonego
La mozione è stata trasformata in ordine del giorno e approvata dal 
Consiglio Comunale
Milano, 17 settembre 2015
_ORDINE DEL GIORNO_
Il Consiglio Comunale di Milano,
*preso atto*
delle risoluzioni del Consiglio di sicurezza dell'ONU, in particolare le 
risoluzioni n. 242 e n. 338;
**
*ritenuto urgente che*
·la comunità internazionale adotti nuove iniziative per contribuire al 
rispetto del diritto internazionale e delle pertinenti risoluzioni delle 
Nazioni Unite;
·tutti i popoli del Medio Oriente abbiano diritto alla pace e alla 
sicurezza e che ciò possa essere garantito a lungo termine solo 
attraverso una pace giusta e duratura basata su:
1.il rispetto del diritto internazionale e la piena e completa 
applicazione delle risoluzioni 242 e 338 del Consiglio di Sicurezza 
delle Nazioni Unite;
*visto che*
·il 17 dicembre 2014 il Parlamento Europeo a grandissima maggioranza 
(489 sì, 88 no) ha riconosciuto lo stato della Palestina;
·ad oggi ben 139 Paesi, fra cui molti europei (Svezia, Francia, Regno 
Unito, Irlanda, Spagna e Portogallo),hanno votato la medesima 
risoluzione secondo quanto previsto dalle risoluzioni delle Nazioni 
Unite, con Gerusalemme est quale sua capitale;
·lo Stato di Palestina è stato già ammesso alle Nazione Unite il 29 
novembre 2012 in qualità di membro osservatore;
*_auspicando che il Governo Italiano riconosca lo stato di Palestina_*
*INVITA*
**
**
*Il Sindaco e la giunta affinché *di questo auspicio ne sia a conoscenza 
il Parlamento Italiano che è chiamato ad esprimersi in merito ed a 
promuovere iniziative concrete di sensibilizzazione e di informazione 
presso la cittadinanza a sostegno dei diritti del popolo palestinese e 
per la risoluzione equa del conflitto in atto.
*Presenti 33 consiglieri*
*24 favorevoli*
*9 contrari: Forza Italia, Fratelli d’Italia, Partito Radicale e Ruggero 
Gabbai (PD)*
*Non ha partecipato al voto la Lega Nord.*
Di seguito il testo presentato lo scorso 12 febbraio.
Le parti scritte in rosso sono state soppresse dopo un accordo con il 
Partito Democratico e SEL al fine di raggiungere lo scopo di 
approvazione finale che invita il Sindaco ela Giunta verso ilParlamento 
Italiano
                     Milano, 12 febbraio 2015
_ORDINE DEL GIORNO_
Il Consiglio Comunale di Milano,
*considerato che*
·l'occupazione militare israeliana dei territori palestinesi è in atto 
da oltre 45 anni;
·l'espandersi continuo degli insediamenti colonici illegali nei 
territori occupati di Cisgiordania e Gerusalemme est, insieme alla 
costruzione del muro di annessione e alla distruzione di case e 
all'espulsione di palestinesi, nonché il protrarsi dell'embargo sulla 
Striscia di Gaza, che ha preceduto e seguito l'attacco militare 
dell'estate 2014 con oltre duemila vittime, compromettono di fatto 
qualsiasi sforzo per l'attuazione del processo di pace;
**
*preso atto*
delle risoluzioni del Consiglio di sicurezza dell'ONU, in particolare le 
risoluzioni n. 242 e n. 338;
**
*considerato inoltre*
·l'estremo deterioramento della situazione in Medio Oriente, e in 
particolare la continua violazione da parte del governo israeliano della 
Convenzione di Ginevra;
·il diritto dei palestinesi ad uno Stato sovrano, sicuro e democratico;
**
*ritenuto urgente che*
·la comunità internazionale adotti nuove iniziative per contribuire al 
rispetto del diritto internazionale e delle pertinenti risoluzioni delle 
Nazioni Unite;
·tutti i popoli del Medio Oriente abbiano diritto alla pace e alla 
sicurezza e che ciò possa essere garantito a lungo termine solo 
attraverso una pace giusta e duratura basata su:
2.il rispetto del diritto internazionale e la piena e completa 
applicazione delle risoluzioni 242 e 338 del Consiglio di Sicurezza 
delle Nazioni Unite;
3.il ritiro delle forze di occupazione e lo smantellamento degli 
insediamenti;
4.il riconoscimento del diritto al rientro dei rifugiati in applicazione 
della risoluzione 194 delle Nazioni Unite e la liberazione dei 
prigionieri politici palestinesi;
*visto che*
·il 17 dicembre 2014 il Parlamento Europeo a grandissima maggioranza 
(489 sì, 88 no) ha riconosciuto lo stato della Palestina;
·ad oggi ben 139 Paesi, fra cui molti europei (Svezia, Francia, Regno 
Unito, Irlanda, Spagna e Portogallo),hanno votato la medesima 
risoluzione secondo quanto previsto dalle risoluzioni delle Nazioni 
Unite, con Gerusalemme est quale sua capitale;
·lo Stato di Palestina è stato già ammesso alle Nazione Unite il 29 
novembre 2012 in qualità di membro osservatore;
*_auspicando che il Governo Italiano riconosca lo stato di Palestina_*
*INVITA*
**
**
*Il Sindaco e la giunta affinché *di questo auspicio ne sia a conoscenza 
il Parlamento Italiano che è chiamato ad esprimersi in merito ed a 
promuovere iniziative concrete di sensibilizzazione e di informazione 
presso la cittadinanza a sostegno dei diritti del popolo palestinese e 
per la risoluzione equa del conflitto in atto.
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