L'associazione SempreVerde – ProNatura Latina per DOMENICA 12 luglio 
2015 vi propone una bellissima e semplice escursione ai piedi dei Monti 
Ernici:
*DOMENICA 12 LUGLIO 2015 ESCURSIONE - UN TUFFO NEL VALLONE LACERNO 
(Monti Ernici)*
Partenza: Campoli Appennino 650m. s.l.m.
Tempo di salita circa 2 ore
Tempo di ritorno 2 ore circa
Escursione in un ambiente spettacolare, semplice, non faticosa con 
continui e divertenti guadi del torrente, all’ombra per quasi tutto il 
percorso.
*APPUNTAMENTI DOMENICA 12 luglio 2015:*
Latina: ore 8:00 parcheggio in Via Pio VI, angolo Via Cattaneo (ex 
autolinee)
PARTENZA: ORE 8:15
per eventuali altri appuntamenti contattare le persone di riferimento
*CONTATTI:*
Roberto 3467559147 magalumaca@??? 
<
mailto:magalumaca@inventati.org>
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_E’ richiesta la comunicazione della partecipazione (lasciando un 
recapito telefonico) in modo da poter essere avvisati per eventuali 
cambiamenti di programma dell’ultim’ora._
La base del sentiero sarà raggiunta con auto proprie. Non sono richieste 
quote di partecipazione anche se dai non soci è fortemente gradito 
l'iscrizione all'associazione (EUR 10) o un piccolo contributo.
All’inizio dell’escursione sarà richiesta a tutti i partecipanti la 
sottoscrizione di una “*Dichiarazione liberatoria nei confronti 
dell’Associazione Sempreverde*”.
*L'ESCURSIONE (da Trekking.it – vedi allegato):*
Il vallone del Lacerno è una profonda incisione valliva scavata 
dall'acqua negli ultimi due milioni di anni della storia del pianeta 
Terra. L'erosione fluviale e gli intensi fenomeni tettonici hanno 
generato un canyon di grande suggestione che, proseguendo verso le 
sorgenti della val San Pietro, diventa sempre più angusto fino a 
diventare una spettacolare gola di roccia larga non più di qualche 
metro. Raggiunto il Cuccetto dell'Inferno, una spettacolare cascata è 
illuminata da risicati sprazzi di cielo.
Per raggiungere l'inizio dell'itinerario si esce sul lato orientale 
dall'abitato di Campoli scendendo sulla strada principale fin quando un 
bivio invita a dirigersi, sulla sinistra, in direzione di Pescosolido. 
Percorse alcune altre centinaia di metri si imbocca a destra la strada 
che sale a Querceto, una frazione che fronteggia Campoli alle pendici 
del monte Serrone. Con alcune svolte la sterrata prende a salire e, 
superate le ultime case, prosegue in direzione di San Michele. Raggiunto 
un tornante (sono visibili resti di manufatti in pietra e vetro), si 
parcheggia. Di qui si diparte il sentiero: una traccia che taglia a 
mezza costa il versante fino al letto del torrente, dal quale si risale 
lungo il greto, percorrendo ora il lato destro, ora il sinistro 
dell'angusto fondovalle. In periodi particolarmente piovosi o in 
primavera, in presenza di molta acqua è necessario guadare il corso fino 
a quando il percorso, ormai chiuso tra pareti ripide e anguste, 
raggiunge l'incantevole cascata del "Cuccetto dell'Inferno". Il ritorno 
si effettua sullo stesso percorso.
"/Trekking è camminare per conoscere, vivere e leggere l’Ambiente 
intorno a noi, rispettarlo, vivere in armonia con esso, lavorando quindi 
anche per far crescere una mentalità nuova, che porti ad un maggiore 
equilibrio tra l’Uomo e la Natura/"
*AVVERTENZE E INDICAZIONI*
Tratto da “Monti Lepini – 29 itinerari per escursioni e trekking” – APT 
Azienda di Promozione Turistica della Provincia di Latina
/I sentieri/
I tempi di percorrenza, di andata e ritorno, sono calcolati per 
un’escursionista con un sufficiente grado di allenamento e non tengono 
conto delle eventuali soste che si possono compiere lungo il percorso. 
Il dislivello è quello assoluto ovvero tiene conto di tutti i 
sali-scendi sia per per l‘andata che per il ritorno e non è la semplice 
differenza tra la quota di arrivo e quella di partenza.
/Il periodo/
Per apprezzare meglio i paesaggi di questi monti (Monti Lepini), si 
consiglia di percorrere i sentieri nel periodo primaverile e autunnale. 
D’estate, a causa delle basse quote in cui si snodano i sentieri e della 
forte insolazione, è preferibile evitare escursioni sul Versante Sud, 
mentre d’inverno si suggerisce di farle in presenza di neve, che rende 
più suggestivo l’ambiente montano. Percorrendo gli itinerari nei periodi 
sconsigliati si rischia di non apprezzare a pieno le bellezze naturali 
di questi luoghi. Si raccomanda vivamente di astenersi dal proseguire in 
caso di avverse condizioni atmosferiche soprattutto per quei sentieri 
ove l’orientamento risulta problematico.
/L’equipaggiamento/
Un sentiero può attraversare numerosi ambienti e ovviamente la natura 
del terreno è estremamente variabile, così è sicuramente necessario un 
buon paio di scarponi; anzi meglio due, uno per l’inverno e adatto per 
la marcia sulla neve e uno per le altre stagioni, oltre a due paia di 
calzettoni adatti. Per quanto riguarda l’abbigliamento è bene essere 
attrezzati secondo la stagione: è indispensabile avere nello zaino un 
indumento idoneo per ripararsi in caso di pioggia e una giacca a vento 
da indossare nell’eventualità di trovarsi in presenza di forte vento in 
quota. Un berretto per il sole e un copricapo di lana per il freddo 
insieme a un paio di guanti sono sicuramente utili. Si consiglia di non 
mettere troppe cose nello zaino, per evitare di rendere la marcia troppo 
faticosa.
/L’alimentazione/
Portare sempre almeno un litro d’acqua e alimenti con un buon grado di 
digeribilità e soprattutto ricchi di carboidrati (in particolare 
farinacei e frutta) che danno un apporto calorico notevole. In caso di 
forte sudorazione si può ricorrere a integratori di vitamine e sali 
minerali ma è bene non affidarsi solo a questi mezzi e dare sempre la 
precedenza a prodotti naturali come la frutta fresca e secca. Non 
bisogna eccedere nei cibi poiché in montagna occorre essere sempre in 
buona forma fisica. Evitare gli alcolici o almeno assumere moderatamente 
verso la fine dell’escursione. Per i sentieri più impegnativi è 
consigliabile fare piccoli spuntini ogni due ore circa e non un unico 
pasto a metà della giornata.
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/Attrezzatura/
Alcuni strumenti, come la bussola, l’altimetro e la carta topografica, 
sono senz’altro molto utili soprattutto per coloro che iniziano a fare 
escursioni in montagna. Altri sono consigliabili come un binocolo di 
modeste dimensioni e una macchina fotografica con obiettivo standard e 
un grandangolo. Anche un coltello milleusi può essere utile.
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/La natura/
Con brevi deviazioni si possono raggiungere le grotte che si trovano a 
poca distanza dai sentieri, ma si raccomanda particolare attenzione 
nell’avvicinarsi, data la loro pericolosità; è meglio quindi non 
avventurarsi all’interno se non in presenza di esperti speleologi. E’ 
assolutamente vietato raccogliere piante soprattutto se protette 
(agrifoglio, orchidee, ecc..), molestare gli animali o gettare rifiuti: 
conservateli invece nello zaino e portateli a valle. I luoghi che si 
raggiungono attraverso questi sentieri sono il più delle volte selvaggi, 
la natura è ancora incontaminata e i paesaggi sono tra i più belli e 
interessanti del Lazio. Abbiamo il dovere di mantenerli così come li 
troviamo e, pertanto
/Quando percorri un sentiero fai in modo che chi viene dopo di te non si 
accorga del tuo passaggio./
/Inoltre gli animali sono intorno a noi, ma non si fanno vedere, e le 
piante non fuggono via ma se percorri un sentiero in silenzio e con 
molta attenzione puoi vedere cio’ che gli altri non vedono./