[RSF] La tormenta, la sentinella e la sindrome della vendett…

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Author: comune-info
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To: forumroma
Subject: [RSF] La tormenta, la sentinella e la sindrome della vendetta


LA TORMENTA, LA SENTINELLA E LA SINDROME DELLA VENDETTA
<http://comune-info.net/2015/04/la-tormenta-la-sentinella/>

Le zapatiste e gli zapatisti vedono e sentono che sta arrivando una
tormenta, qualcosa di terribile, di ancor più distruttivo di quel che
stiamo vivendo. L'idra del capitalismo sembra aver rigenerato le sue
molteplici teste. Ma sono zapatisti, appunto, e, tra le molte altre
cose - tante che nei dizionari non esistono termini per definirle -
questo vuol dire che pensano di potersi sbagliare. Anche perché
vedono persone che sanno molte cose dire, a volte a parole e sempre
con i comportamenti, che non sta accadendo niente, che non c'è nulla
di pericoloso da segnalare. Come se lo Stato fosse sempre lo stesso,
con le funzioni di venti, quaranta, cento anni fa - perciò si ricorre
alle stesse forme di lotta: cortei, reali e virtuali, riunioni,
elezioni. La riflessione dell'Ezln, che s'interroga a fondo sulla
funzione di sentinella, segnala invece una catastrofe in arrivo.
Possono sbagliare, certo. Così vogliono domandare ad altri, di altri
calendari e di geografie diverse, che cosa vedono loro. E vogliono
farlo in una riunione di pensieri grande, molto grande, mondiale. Un
semenzaio di idee, analisi, critiche su come sta andando il sistema.
Non si terrà in un solo luogo e in un solo momento ma comincia in un
posto, un caracol. Perché gli zapatisti usano il caracol per
richiamare la collettività
ARTICOLO DI SUBCOMANDANTE GALEANO
<http://comune-info.net/2015/04/la-tormenta-la-sentinella/>

STRAGI, GUERRI E ORRORI PRIVATI HANNO UN SESSO
<http://comune-info.net/2015/04/la-violenza-ha-un-sesso/>

La violenza, in tutte le forme che conosciamo, è stata praticata
finora dal sesso maschile, sia pure con l'aiuto e la complicità delle
donne. Non possiamo cambiare il mondo senza questa consapevolezza
ARTICOLO DI <http://comune-info.net/2015/04/la-violenza-ha-un-sesso/>
LEA MELANDRI <http://comune-info.net/2015/04/la-violenza-ha-un-sesso/>

FARE COME GLI ALBERI
<http://comune-info.net/2015/04/decrescita-fare-come-gli-alberi/>

La crisi è stata il risultato della crescita. La crescita è la
malattia, la crisi il sintomo, la decrescita non è la medicina,
piuttosto è la salute. La medicina siamo noi, e le nostre scelte
quotidiane di produzione e di acquisto. L'unica crescita che posssiamo
imitare è quella degli alberi, anche gli alberi crescono ma molto
lentamente, prendendo l'energia dal sole, le foglie secche diventano
concime, i rami crescono quanto le radici, consumano poca energia e
poca materia. Gli alberi sono viventi e al tempo stesso habitat per
migliaia di altri viventi
ARTICOLO DI MARCO GERONIMI STOLL
<http://comune-info.net/2015/04/decrescita-fare-come-gli-alberi/>

UN ORIZZONTE DI SENSO
<http://comune-info.net/2015/03/orizzonte-di-senso-decrescita/>
SERGE LATOUCHE

LE FAQ DELLA DECRESCITA
<http://comune-info.net/2012/06/la-faq-della-decrescita/>

VIENI A VEDERE LA PERIFERIA TERREMOTATA
<http://comune-info.net/2015/04/vieni-a-vedere-la-periferia-terremotata/>

"Vieni nella periferia de L'Aquila terremotata” mi dice C. e ci
vado. “Di notte ci stanno i lampioni accesi. Ci passi e senti le
ante degli armadi che sbattono per il vento”. Qui siamo lontani da
tutto. Lontani dalle risate dei lombrichi che sghignazzavano per i
guadagni che il terremoto gli avrebbe portato. Lontani dal Caimano che
disorientava il mondo portando il G8 tra le macerie e mischiando le
casette antisismiche o quasisismiche o pseudosismiche alle passeggiate
dei presidenti tra le macerie ... Poi la sera vado a trovare un po' di
compagni (una volta si diceva così) in un posto che si chiama Piazza
d'Arti. Subito dopo le scosse si sono mossi con un bus per portare
libri tra gli sfollati. Poi hanno conquistati uno spazio dove fare
teatro e anche mostre di arte contemporanea... "
ARTICOLO DI ASCANIO CELESTINI
<http://comune-info.net/2015/04/vieni-a-vedere-la-periferia-terremotata/>

LA TUNISIA È UN'ECCEZIONE?
<http://comune-info.net/2015/04/la-tunisia-e-uneccezione/>

La grande mobilitazione mediatica delle potenze occidentali per
difendere la “differenza” tunisina dal caos e dai regimi
autoritari dei paesi vicini è una pericolosa illusione. Serve
soprattutto a far credere che la trincea contro l'avanzata jihadista
si estende da Parigi a Tunisi. Quel che hanno a cuore i governi
europei e i loro alleati non è la democrazia ma la stabilità di un
governo condiviso tra destra laica e destra islamista. Un governo che,
in nome della sacra lotta al terrorismo, sia pronto a giustificare le
limitazioni dei diritti civili, un uso spregiudicato del tema
“sicurezza” per trattare da crimini anche gli scioperi e le
proteste sociali, e perfino la tortura, come non si è mai smesso di
fare. Tutto il contrario di quello che la gente, e i giovani in
particolare, avevano chiesto a gran voce tre anni fa, cioè del solo
vero antidoto al fanatismo e al terrore
ARTICOLO DI SANTIAGO ALBA RICO
<http://comune-info.net/2015/04/la-tunisia-e-uneccezione/>

L'ECATOMBE DELLA GUERRA AL TERRORE
<http://comune-info.net/2015/04/lecatombe-della-guerra-al-terrore/>

Almeno un milione e trecentomila morti, dieci volte in più di quel
che ci raccontano i media, i leader politici, gli esperti militari e
perfino le principali organizzazioni non governative. Nel mese di
marzo, tre gruppi di scienziati impegnati nel disarmo nucleare e
contro la guerra hanno reso pubblico un rapporto sulle conseguenze
dirette e indirette della strategia lanciata da George Bush nel 2001.
Il primo nome in codice di quella strategia era Enduring Freedom,
Libertà Duratura. Due anni dopo, con l'invasione dell'Iraq, fu invece
elaborato il concetto di “guerra preventiva” per combattere il
terrorismo e chiunque fosse ritenuto una minaccia per gli Stati Uniti.
Il bilancio stimato dagli scienziati pacifisti è quello di una vera
ecatombe, le cifre che ci vengono raccontate sono clamorosamente
sottostimate, cioè false. E non si tratta di una svista
ARTICOLO DI GIULIO BATTISTON
<http://comune-info.net/2015/04/lecatombe-della-guerra-al-terrore/>

PER LA MORTE DEGLI ULIVI
<http://comune-info.net/2015/04/per-la-morte-degli-ulivi-nel-salento/>

Lo stridio delle motoseghe accese per massacrare gli ulivi del Salento
dimostra che è ora di interrogarsi sulla manifestazione della
fragilità della terra. È tempo di superare l'industrializzazione
dell'agricoltura. Il rapporto fra l'uomo e la terra è sradicato
dall'avanzata delle grandi monocolture di piante commerciali, ma anche
dei pozzi petroliferi e delle miniere, delle fabbriche, dall'avanzata
del cemento dei quartieri e delle rotaie delle ferrovie sempre più
veloci, del catrame delle strade e autostrade e delle discariche di
rifiuti. Tuttavia, esiste una un'agricoltura con cui riportare i
lavoratori alla terra, non come passeggera passione, ma come
necessità per “nutrire il pianeta” nel rispetto degli equilibri
ecologici e dell'uso razionale delle acque, compatibile col clima e
con le caratteristiche del suolo, con le leggi della natura. Perché,
in fin dei conti, come scriveva il biologo Barry Commoner, “Nature
knows best”, la natura sa le cose meglio di noi
ARTICOLO DI GIORGIO NEBBIA <http://comune-info.net/2015/04/vecchiumi/>

VECCHIUMI <http://comune-info.net/2015/04/vecchiumi/>

Viviamo un tempo in cui i vecchi sono stimati e valorizzati solo se
fanno i giovani, lavorano fino a ottant'anni, fanno jogging, non
oziano e si fanno il lifting. In realtà abbiamo tutti bisogno di
rallentare e di silenzio
ARTICOLO DI <http://comune-info.net/2015/04/vecchiumi/>
ENRICO EULI <http://comune-info.net/2015/04/vecchiumi/>

ASILO NEGATO: "DIA PROVA DELLA SUA OMOSESSUALITÀ"
<http://comune-info.net/2015/02/asilo-nel-bosco/>

L'Associazione studi giuridici per l'immigrazione parla di criteri di
valutazione sulle domande di asilo spesso inadeguati, così come i
colloqui dove scarsa è l'attenzione alle vicende dei singoli. C'è
stato perfino il caso di alcuni migranti omosessuali provenienti da
paesi dove l'omosessualità è considerato reato e punito con pene
detentive alte, a cui è stata chiesta la “prova”
dell'orientamento sessuale
LA NOTIZIA COMPLETA <http://comune-info.net/2015/02/asilo-nel-bosco/>

LASCIAMOCI GUIDARE DAI RITMI DEI BAMBINI
<http://comune-info.net/2015/04/lasciamoci-guidare-dai-ritmi-dei-bambini/>

"Cari ragazzi e cari genitori, vI auguriamo di trascorrere questo
periodo di vacanze pasquali ritrovando il vero significato di Pasqua,
al di là e nel rispetto di ogni convincimento religioso. In questi
giorni è la Natura stessa a essere in Festa: spuntano promettenti
gemme e germogli sui rami e sugli arbusti ... un sole sempre più
tiepido e brillante ispira sogni e pensieri vitali ... Lasciamoci
contagiare dalla prorompente bellezza e dalle promesse della Natura
... Lasciamoci guidare dai ritmi dettati da loro: i bambini ...
Abbiamo scelto di limitare al massimo i compiti ... condividete il
più possibile tanto tempo insieme, ridete, fatevi tanti scherzi,
cucinate, apparecchiate e lavate i piatti tutti insieme. Se potete
andate a fare qualche passeggiata nei prati, nei boschi ... Un
incarico solo per tutti voi ragazzi: durante questi giorni vi
capiterà di andare a fare qualche spesa, provate a cercare il luogo
in cui sono prodotti gli oggetti o i vestiti o i giocattoli (Made
in….) dopo che lo avrete fatto, con grande gentilezza, chiedete al
commesso o alla commessa se conosce le condizioni di lavoro di chi li
ha prodotti. I nostri giocattoli sono prodotti da persone felici? ...
"
LA LETTERA COMPLETA DI UNA MAESTRA E UN MAESTRO AGLI ALUNNI E AI LORO
GENITORI
<http://comune-info.net/2015/04/lasciamoci-guidare-dai-ritmi-dei-bambini/>

BIBLIOTECHE NELLE SCUOLE. LA RIVOLUZIONE PARTE DA UN CARRETTO
<http://comune-info.net/2015/04/biblioteche-nelle-scuole-basta-un-carretto/>

Hanno riempito un carretto di storie, le loro preferite, e poi sono
usciti dalle aule. Sono andati per le strade, accompagnati dalle
maestre, tirando tutti insieme il carretto. Un corteo di amanti della
lettura, un'onda travolgente di bambini e bambine che con tamburelli e
altri strumenti hanno rallegrato piazze e vicoli. Hanno
“contagiato” le strade, portato la cultura alla gente, sono
andanti incontro a chi legge ma anche a chi non è avvezzo ad un
libro. Cosa altro potevano fare per dimostrare l'importanza delle
biblioteche scolastiche?
ARTICOLO DI
<http://comune-info.net/2015/04/biblioteche-nelle-scuole-basta-un-carretto/>
ALEX CORLAZZOLI
<http://comune-info.net/2015/04/biblioteche-nelle-scuole-basta-un-carretto/>

FARE UNA SCUOLA E UNA SOCIETÀ DIVERSE
<http://comune-info.net/2015/04/fare-una-scuola-e-una-societa-diverse/>

«La scuola attraversa un momento molto critico... Manca un discorso
politico, ma anche culturale, di ampio respiro che veda al centro ogni
bambino o ragazzo - scrive il collettivo La Scuola ci riguarda tutti,
composto da insegnanti, educatori, genitori, studenti - Una scuola
delle “eccellenze” (che brutto modo di chiamare dei bambini) o una
scuola dove ognuno possa ritrovare la possibilità di un riscatto e
quindi un progetto di vita a sua misura? Una scuola che coltivi il
pensiero critico o quello omologante?... Tuttavia, dobbiamo avere la
consapevolezza che qualsiasi cambiamento importante cammina a passi
lenti ed è un cammino che non ha mai fine. Dobbiamo sentire che il
nostro agire, anche nella quotidianità, anche nel nostro piccolo
spazio di vita, può fare la differenza. Dobbiamo vivere con
creatività cercando e ricercando, dobbiamo conoscere anche “la
virtù della disobbedienza”, sapendo che la nostra ricerca non parte
da zero... Scrive Eduardo Galeano: “Che ci sia dato di esseri degni
della disperata speranza. Di avere il coraggio della solitudine e il
valore di azzardarci a stare insieme, perché a nulla serve un dente
fuori dalla bocca, o un dito senza la mano. Di ribellarci agli ordini,
ogni volta che ci viene impartito un ordine che umilia la nostra
coscienza o viola il nostro senso comune..."»
ARTICOLO COMPLETO
<http://comune-info.net/2015/04/fare-una-scuola-e-una-societa-diverse/>

DISOBBEDIENZE. È TEMPO DI CIRCOLARE
<http://comune-info.net/2015/04/disobbedienze-e-tempo-di-circolare/>

Non sarà né facile né veloce il recupero di un paese, il Messico,
dove è impossibile distinguere tra il mondo dei criminali e quello
delle istituzioni e dove la società è in evidente decomposizione. Si
tratta di una delle forme attuali dell'idra capitalista, anche se
questo nome è impronunciabile per le classi politiche. Eppure non
siamo senza speranza: i “risvegli” cominciati nel 1994 con il
levantamiento in Chiapas ci indicano un cammino e possiamo perfino
recuperare una utile categoria formulata trenta anni fa, quella della
circolazione delle lotte popolari. Come testimoniano le magliette dei
ragazzi che aderiscono alla Sexta di Tijuana e San Diego - con la
scritta Ayotzinapa, Ferguson, Palestina - quella circolazione si
allaccia naturalmente con il tessuto elettronico della lotta. Harry
Cleaver lo aveva segnalato presentando il primo libro in lingua
inglese sugli zapatisti già nel secolo scorso
ARTICOLO DI GUSTAVO ESTEVA
<http://comune-info.net/2015/04/disobbedienze-e-tempo-di-circolare/>

STORIA MILLENARIA DEL SEME DI PISTACCHIO
<http://comune-info.net/2015/04/storia-millenaria-del-seme-di-pistacchio/>

La regina di Saba ne aveva una piantagione riservata soltanto a lei e
ai suoi cortigiani, Nabucodonosor II, re dei Caldei, li faceva
coltivare nei giardini pensili di Babilonia. In Grecia sono arrivati
con Alessandro Magno. In Spagna e Italia con Tiberio. Gli alberi di
pistacchio hanno radici profonde, nobili e millenarie nella storia
delle antiche civiltà. Tra i semi oggi considerati di maggior pregio,
quelli raccolti alle falde dell'Etna. Terre aride, segnate dalla
siccità e da una storia, più recente, di massacri, economia
coloniale e interessi britannici. Per certi versi simile a quella
della Palestina, dove il pistacchio, amato da tempo immemorabile,
cresce quasi senz'acqua ma regala un gusto straordinario a moltissimi
dolci e si trova anche nel suq del più povero dei villaggi
ARTICOLO DI PATRIZIA CECCONI
<http://comune-info.net/2015/04/storia-millenaria-del-seme-di-pistacchio/>

I LADRI DELL'ACQUA CHE NESSUNO VUOLE VEDERE
<http://comune-info.net/2015/04/ladri-acqua-nessuno-vuole-vedere/>

Come una marea silenziosa, il water grabbing si diffonde sul pianeta.
L'accaparramento di acqua è ovunque, in quanto si riferisce alla
grande varietà di fenomeni caratterizzati dalla rimozione di acqua
come bene comune liberamente disponibile a tutti, e l'alienazione del
suo controllo a beneficio di un soggetto privato o pubblico con uno
scopo speculativo: dalla sottrazione di risorse idriche per
l'irrigazione insostenibile di colture da esportazione alla
privatizzazione di servizi di distribuzione e gestione delle acque,
dalla contaminazione dei bacini per progetti di estrazione mineraria
alla costruzione di dighe grandi e piccole, passando per il fracking.
Il water grabbing minaccia la sopravvivenza di comunità ed ecosistemi
ARTICOLO DI
<http://comune-info.net/2015/04/ladri-acqua-nessuno-vuole-vedere/>
LUCA RAINERI
<http://comune-info.net/2015/04/ladri-acqua-nessuno-vuole-vedere/>

SIAMO IL POPOLO DEGLI ALLUVIONATI
<http://comune-info.net/2015/04/popolo-degli-alluvionati/>

Il 2014 è stato l'anno più caldo da quando sono iniziate le
misurazioni scientifiche globali. Lo ha ammesso anche la Nasa. Il
Mediterraneo è tra le aree più calde del pianeta, conseguenza ovvia
la tropicalizzazione del clima. Maltempo e malpaese alleati provocano
a ogni cambio di stagione vittime e danni enormi. In attesa dell'unica
“grande opera” che servirebbe all'Italia - un piano organico e
dettagliato per bacini fluviali di messa in sicurezza degli argini,
dei dirupi e delle coste - le popolazioni colpite dai ricorrenti
disastri ambientali, riunite in svariati comitati e associazioni, non
si sono scoraggiate e hanno avuto la forza di mettersi assieme e dare
vita a una Rete nazionale delle comunità dei fiumi denominata: "Mai
più bombe d'acqua e disastri ambientali nelle arre a rischio
idrogeologico". Sono i plurialluvionati del fiume Magra a Spezia e
Massa Carrara, del Calore in Irpinia, del fiume Secchia nel modenese,
delle Terre Joniche, dell'Isola d'Elba, di Genova, della Sardegna,
della Sicilia, dell'Emilia Romagna, del Veneto ...
ARTICOLO DI PAOLO CACCIARI
<http://comune-info.net/2015/04/popolo-degli-alluvionati/>

QUARANT'ANNI DI DESAPARICION IN ARGENTINA
<http://comune-info.net/2015/04/quarantanni-di-desaparicion-in-argentina/>

Il 24 marzo 1976 un colpo di stato militare instaurava la dittatura in
Argentina. Nel corso dei sette anni successivi 40.000 persone vennero
fatte sparire dalla giunta militare e migliaia di altre scelsero
l'esilio per fuggire la morte. Decine di migliaia di morti, tanto
allora nelle prigioni argentine quanto oggi sui barconi che partono
dalla Libia, non possono essere considerati una tragica fatalità.
Bisogna sapere e potere individuare le responsabilità politiche di
questi genocidi e chiedere, a tutti gli attori sociali coinvolti,
l'assunzione di responsabilità concrete per mettere fine a questa
mattanza e lavorare ad una riabilitazione di tutti quegli uomini,
donne e bambini che hanno subito traumi a volte irreparabili
ARTICOLO E RADIOTRASMISSIONE TERRANAVE
<http://comune-info.net/2015/04/quarantanni-di-desaparicion-in-argentina/>

RIFIUTARE L'INVASIONE DEI CARTELLONI PUBBLICITARI
<http://comune-info.net/2015/04/rifiuto-dellinvasione-dei-cartelloni-pubblicitari/>

Tra una villa palladiana e l'altra, tra un pendio coltivato a vite e
il castello piemontese, tra l'acropoli e la spiaggia siciliana. A
deturpare il paesaggio in modo tanto disordinato quanto invadente non
ci sono solo costruzioni abusive ma anche centinaia di migliaia di
cartelli pubblicitari disseminati lungo tutte le strade. Le banchine
delle vie panoramiche sono ridotte a supporto per tralicci in metallo
di ogni forma e dimensione. Siamo letteralmente bombardati da colori
scelti a caso, lettere cubitali fosforescenti, immagini ammiccanti e
display kitsch a luci intermittenti. Se poi siamo in campagna
elettorale ci scrutano tanti bei faccioni dai pali dei lampioni...
ARTICOLO DI
<http://comune-info.net/2015/04/rifiuto-dellinvasione-dei-cartelloni-pubblicitari/>
DOMENICO FINIGUERRA
<http://comune-info.net/2015/04/rifiuto-dellinvasione-dei-cartelloni-pubblicitari/>

SMETTIAMOLA DI CORRERE
<http://comune-info.net/2015/03/il-nostro-festival-della-lentezza/>

Presto. È ciò che ci insegnano fin da piccoli. Bisogna fare presto.
Correre. Muoversi. Accelerare. Il mondo non aspetta, non ha tempo.
Cresciamo accumulando ritardi, mentre un senso di colpa latente ci
avvolge con una patina quasi impercettibile. La tecnologia, se usata
male, non aiuta. Semmai accelera l'affanno, perché moltiplica la
nostra connessione con un presente ininterrotto che non ammette,
appunto, ritardi... Ecco perché nasce il festival delle lentezza
ARTICOLO DI
<http://comune-info.net/2015/03/il-nostro-festival-della-lentezza/>
MARCO BOSCHINI
<http://comune-info.net/2015/03/il-nostro-festival-della-lentezza/>

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