[NuovoLab] articolo di Marco Preve sulla Sinistra

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Author: Antonio Bruno
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Subject: [NuovoLab] articolo di Marco Preve sulla Sinistra
G8 e cemento. I dubbi su Sel e Rete a Sinistra

E’ interessante il tentativo di una parte della sinistra (e non solo) genovese (e non solo) di trovare un’alternativa alla candidatura per la Regione della burlandiana Raffaella Paita.
Da osservatore, affinché non ricadano nel vizio di fondo, aldilà di eventuali irregolarità nelle primarie, della candidatura Cofferati (non sapeva una mazza della Liguria e si è accorto dell’esistenza di Burlando a quattro mesi dalle elezioni) mi permetto di sottolineare due criticità sulle quali se alcuni degli anti Paita non faranno prima chiarezza e poi un mea culpa, difficilmente riusciranno a rendersi credibili.

E’ anche un problema di credibilità.

G8 Diaz. Nel maggio del 2013 un gruppo di deputati di Sel tra cui Stefano Quaranta firma un’interrogazione al ministro Alfano per chiedere quali sanzioni siano state prese nei confronti di funzionari e agenti condannati per le violenze e le falsificazioni della scuola Diaz. Penso sia un tema molto genovese e molto sentito da buona parte degli elettori di Sel.
Dopo quasi due anni i deputati di Sel non hanno ancora ricevuto una risposta.
Si capisce perché Alfano lo faccia ma è una figura da peracottari quella di un gruppo di politici di sinistra che se ne sta a farsi pigliare per i fondelli, che non attua una qualche forma di protesta per chiedere conto della pagina più vergognosa della polizia italiana.
Che serietà o efficaciahanno dimostrato?
Sono pure riusciti a presentare un’altra interrogazione alla quale nessuno risponderà.
Per non parlare delle vocine che si sono timidamente levate a sinistra quando Gianni Degennaro venne nominato presidente Finmeccanica.
Nel frattempo, a Roma, il capogruppo Migliore è andato nel Pd e a Genova l’assessore regionale Matteo Rossi è andato nel cda della Pro Recco del miliardario Gabriele Volpi.
Mi auguro scelgano meglio il loro candidato.

Cemento. I barricaderi anti Paita quando parlano scaldano i cuori.
Ma se dalle parole si scende ai fatti i cuori si raffreddano. Oggi son tutti lì a puntare l’indice contro lo scempio del territorio e della morale che si è perpetrato nell’era Burlando.
Ma molti di loro dove stavano? Cosa hanno fatto quando da consiglieri, assessori o sindaci, quando veniva votato e approvato un Piano casa più berlusconiano di quello di Berlusconi.
Oppure quando veniva approvato l’outlet di Brugnato in una zona precedentemente allagata?
Sì va bene hanno votato contro ma qualcuno ha mai visto uno straccio di iniziativa forte, cattiva, incisiva?
E chi da sindaco come Pastorino a Bogliasco ha fatto costruire una sfilza di palazzine nei pressi di un torrente?
E oggi tutti a urlare che bisogna cambiare direzione sulle politiche del territorio e che l’emergenza idrogeologica ha la priorità. Potrei andare avanti ma mi fermo per non annoiare.
Ecco, tutti possono aver commesso degli errori, ma per convincere molti elettori che in questi anni non vivevano su Marte, ci vorrebbe un minimo di autocritica e una promessa che non sia quella di giurare sulla tomba di Berlinguer (son buoni tutti, se glielo chiedete anche Minasso), ma ad esempio dire: Nel mio comune puc opzione zero.